24 Ottobre 2014

L'ultima idea di Melandri: con Aprilia in Superbike e MotoGP

Che coraggio, Marco Melandri: per una RSV4 per puntare al Mondiale Superbike 2015 sarebbe stato disponibile a correre anche 4-5 wild card in MotoGP. Quasi tutte le domeniche in pista, saltando da un campionato all'altro, per non rinunciare a giocarsi la prossima stagione da protagonista.  A noi appassionati l'idea piace un casino, peccato che  a […]

Che coraggio, Marco Melandri: per una RSV4 per puntare al Mondiale Superbike 2015 sarebbe stato disponibile a correre anche 4-5 wild card in MotoGP. Quasi tutte le domeniche in pista, saltando da un campionato all'altro, per non rinunciare a giocarsi la prossima stagione da protagonista.  A noi appassionati l'idea piace un casino, peccato che  a Noale non ne vogliano sapere: hanno deciso che Melandri debba correre  in MotoGP, e così sia.

WILD CARD – Nei giorni scorsi Melandri ha parlato del suo proposito con Fausto Gresini che gestirà con la sua struttura l'attività Aprilia MotoGP. Per contratto Dorna dovranno esserci due ART in pista, ma era facile risolvere: accanto ad Alvaro Bautista poteva esserci Michele Pirro, ex tester Ducati che si è offerto ed è ancora libero. L'ex campione europeo ha già corso con Gresini in Moto2 e MotoGP, inoltre le sue capacità di collaudatore avrebbero fatto comodo anche in previsione 2016. Melandri poteva impegnarsi  per 4-5 wild card con una terza moto, sempre coi colori di Gresini ma gestita tecnicamente in prima persona dal reparto corse interno. Tre moto ufficiali in alcuni GP: la Ducati lo fa da anni.

TITOLARE SBK – A Melandri era stato detto che Aprilia avrebbe lasciato la Superbike, ma non è vero.  Il team Red Devils cha già ottenuto la disponibilità di due moto. Marco sarebbe stata la ciliegina ma se non arriva la squadra romana ha già pronto il piano B: ci sono trattative aperte con Leon Haslam, Leon Camier e il 27enne spagnolo Jordi Torres che arriverebbe dalla Moto2 con la spinta Dorna. Affidare Melandri ad un team satellite era l'ultimo dei problemi: c'era l'alternativa  Giulio Bardi, che in Qatar chiuderà con EBR, e anche Alstare in rotta con Bimota ha sondato il terreno.

TEMPI STRETTI – Per adeguarsi al nuovo regolamento 2015 Aprilia dovrà adottare pistoni e bielle di serie. Lo sviluppo è partito da mesi e i risultati al banco sembrano molto confortanti. Anche mettendo in conto un leggero gap di potenza rispetto alla versione attuale, Melandri poteva  disporre comunque del potenziale per tenere testa a Kawasaki, Ducati e Honda: in questo finale sta dominando (4 vittorie nelle ultime 6 gare) spesso infliggendo distacchi pesantissimi a tutti. Ma per Aprilia tutto ciò sembra non contare niente.  Da mesi il futuro di Marco è nelle mani di Romano Albesiano, plenipotenziario delle corse Gruppo Piaggio e il tempo per decidere è scaduto:  la MotoGP comincerà la preparazione a Valencia all'indomani dell'ultimo round (9 novembre), la Superbike andrà in pista il 17-18 novembre ad Aragon e la settimana successiva a Jerez, sempre in Spagna. La Dorna ha diffuso giovedi la lista iscritti MotoGP e la casella Aprilia è ancora in bianco: l'annuncio di Melandri potrebbe essere questione di ore. Ma poi?

SPALLE AL MURO – Da fuori è impossibile conoscere le ragioni di tanta ostinazione ma risulta difficile comprendere perchè Aprilia voglia dirottare Melandri a tutti i costi in MotoGP mentre il pilota ripete da mesi che non gli va di correre per decimo posto. L'annuncio rischia di demotivarlo ancora prima di accendere il motore ART. E trattasi, tra l'altro, di un campione fragilissimo dal punto di vista mentale. Speriamo di sbagliare ma pare il prologo di un disastro annunciato. Aprilia, oltre al pilota, scontenterà un bel pò di gente: 1. la Dorna, che perde un top rider sullo schieramento SBK che in questo periodo  non trabocca di personaggi; 2. Mediaset, per lo stesso motivo; 3. Gli appassionati, perchè Melandri impegnato in due categorie avrebbe acceso entusiasmi, mentre  sapere che andrà in MotoGP a fare da tappezzeria è deprimente. 4. Sylvain Guintoli: nella finalissima SBK del prossimo week end in Qatar  sarà quasi impossibile recuperare 12 punti sul battistrada Tom Sykes.  L'annuncio MotoGP sarà un colpo basso al morale di Marco: c'è rischio che perda smalto o che scenda in pista talmente incazzato da diventare incontrollabile. Com'è successo (non a caso…) in tre delle ultime quattro manche.

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4 commenti

  1. Member_49375 ha detto:

    ma ci sono possibilità che Melandri rescinda il contratto 2015 con Aprilia se la prospettiva dovesse essere quella della sola Motogp?

  2. Member_49375 ha detto:

    Su qualsiasi moto Superbike…il prossimo anno non ci saranno più le Evo e anche i team privati, se con buona struttura e buon pilota, potranno dire la propria. Un anno in Superbike in una situazione sfavorevole del genere vuol dire comunque poter raggiungere dei podi e magari arrivare a vincere una gara. Aspettando un 2016 da ufficiale, da protagonista, in cui tornare alla caccia del Mondiale con Yamaha (o con Ducati…). Un anno in Motogp con una Art vuol dire rischiare di non arrivare mai in una posizione interessante. Marco è venuto via dalla Motogp, nonostante fosse nel team “amico” di Gresini, perché non poteva puntare al podio. E che fa torna in Motogp per andare su una moto inferiore alla Honda satellite (e senza prospettive di crescita nell’anno 2015), tra l’altro, per colpa degli eventi, senza aver potuto ancora togliersi la soddisfazione di diventare Campione SBK??
    I soldi di fronte a certe cose contano poco, soprattutto per chi ne ha già in saccoccia… Marco l’ha dimostrato a fine 2008 rescindendo il milionario contratto Ducati 2009 senza chiedere un euro di buonuscita…

  3. ducaplett ha detto:

    Mi pare chiaro che Melandri non lo tengono in considerazione venga preso in giro,basta guardare quanto tempo ci ha messo per farsi ascoltare con le indicazioni alla moto,se l’avessero fatto prima chissà,probabile ora fosse vicinissimo ad essere iridato e senza bisogno di un’ennesimo gioco di squadra.