26 Agosto 2012

"Laverty fai passare Max": nessuno scandalo.

Ultimo giro del round russo della Superbike. Max Biaggi arranca in quarta posizione, Marco Melandri è là davanti, comodo secondo. Tra i due rivali per il Mondiale c'è Eugene Laverty, lo scudiero di Max. Al 24° passaggio, su 25, il nordirlandese transita sul traguardo con 1”6 di margine sul compagno di squadra. Ha le gomme […]

Ultimo giro del round russo della Superbike. Max Biaggi arranca in quarta posizione, Marco Melandri è là davanti, comodo secondo. Tra i due rivali per il Mondiale c'è Eugene Laverty, lo scudiero di Max. Al 24° passaggio, su 25, il nordirlandese transita sul traguardo con 1”6 di margine sul compagno di squadra. Ha le gomme finite, Max di più. Laverty perde vistosamente terreno, nell'ultimo rettilineo si sposta e lascia sfilare Biaggi. Il caposquadra ha salvato 4 punti, che potrebbero diventare importanti. Per la seconda volta consecutiva Laverty ha visto sfumare il podio che era convinto di aver conquistato. A Silverstone stava salendo le scalette quando i commissari avevano cambiato la classifica, retrocendolo al quarto. “Forse ho parcheggiato l'Aprilia nel posto dei disabili, è stata rimossa con la forza” ironizzò su twitter.

L'Aprilia non lo ammetterà mai e i protagonisti non parleranno neanche sotto tortura. Ma è evidente che sia stato di un sorpasso deciso a tavolo. Il gioco di squadra non fa piacere a nessuno: né a chi lo ordina (tantopiù se, come a Mosca, sei in chiara difficoltà tecnica), né a chi deve ubbidire per contratto (Laverty sarà con Noale pure nel 2013…), tantomeno chi se ne avvantaggia (Max).
Gli appassionati sono insorti. “E' un vergogna” hanno postato in tanti sui social network. Invece non è una vergogna, perchè queste sono le corse.

Nelle moto, a differenza delle auto, non c'è alcun articolo del regolamento che vieti ad una squadra di disporre dal box cambiamenti di posizioni. Inutile fare i moralisti: io credo che l'Aprilia non poteva fare diversamente.

E' facile che la Russia abbia deciso il Mondiale a favore di Melandri, ma se così non fosse? In Germania o Portimao Biaggi può tornare sotto e i 4 punti diventare decisivi. Scommetto che tanti di quelli che hanno gridato al misfatto sarebbero i primi a tornare su Facebook per scrivere “Quelli dell'Aprilia sono dei pirla”.

Il precedente c'è già, ancora fresco e sanguinante. Ad Imola 2009 Michel Fabrizio vinse gara due davanti a Noriyuki Haga privando il caposquadra, finito dietro, di 5 punti che nella gara finale di Portimao avrebbero potuto cambiare la storia. Haga arrivò con 391 punti, Spies 388. Con 5 punti il giapponese si sarebbe potuto accontentare di finire almeno una manche dietro Ben Spies. Invece arrivò all'appuntamento con la necessità di non perdere il confronto diretto. Gli tremarono le gambe, finì preda degli incubi, incupito dalle polemiche che per due settimane squassarono la squadra. Cadde, e ciao ciao Mondiale.

Fu Davide Tardozzi a decidere di non ribaltare la classifica e qualche dirigente Ducati, per l'ira, non guardò neanche la fine della corsa, tornando a casa schiumando bile. Tardozzi fu incensato per la sportività, per aver lasciato vincere il giovane italiano, per aver rispettato i valori della pista.

Tre anni dopo, se lo incontrate nel paddock, provate a chiedergli se lo rifarebbe. Prendo posizione: per me l'Aprilia ha fatto quello che doveva.

Voi come la pensate?

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