17 Settembre 2012

L'analisi delle gomme per Portimao: cinque posteriori diverse!

La Pirelli ha deciso di aumentare il range di soluzioni previste per il prossimo round del Mondiale Superbike a Portimao. Nel pacchetto ci saranno tre soluzioni per l'anteriore e ben cinque soluzioni posteriori, di cui un “gommone”, cioè con battistrada da 200 mm. Ecco la situazione in dettaglio, con precedenti e curiosità tecniche. A- Il […]

La Pirelli ha deciso di aumentare il range di soluzioni previste per il prossimo round del Mondiale Superbike a Portimao.

Nel pacchetto ci saranno tre soluzioni per l'anteriore e ben cinque soluzioni posteriori, di cui un “gommone”, cioè con battistrada da 200 mm. Ecco la situazione in dettaglio, con precedenti e curiosità tecniche.

A- Il tipo più soffice sarà la R874, il gommone evoluzione che è già stato utilizzato da diversi piloti a Brno. Con questa gomma Biaggi ebbe notevoli problemi di chattering dovendo accontentarsi di due modesti piazzamenti (sesto e quarto) sul tracciato dove invece contava di dominare. La Pirelli specifica che la R874 è identica come mescola, struttura e dimensione alla P1126 con cui Biaggi ha sbancato a Misano e Phillip Island, l'unica differenza è l'assenza della fascia centrale rinforzata che serve solo su piste ultraveloci per evitare il blistering (distacco di pezzi di battistrada). A Portimao c'è solo un rettilineo e nel misto la moto è costantemente inclinata, quindi la doppia mescola non serve.

B-sigla R548 Ha le stessa carcassa, struttura e mescola della R874 ma ha dimensione standard, cioè battistrada da 180mm. Essendo più stretta e leggera rispetto al gommone, dovrebbe offrire vantaggio in maneggevolezza.

C-sigla P1060 E' una SC1, la sigla che Pirelli usa nel catalogo commerciale per individuare soluzioni medie. Si tratta di una gomma molto conosciuta da piloti e team in quanto disponibile da metà 2011: Checa-Ducati con questa soluzione vinsero sei gare. Ma in Germania la stessa copertura ha messo le ali a Biaggi  rivelatandosi invece troppo soffice per le Bmw. Anche la Kawasaki, che con Sykes sul tracciato tedesco l'ha usata solo in gara2, ha avuto problemi di perdita d'aderenza alla distanza. Il risultato del round tedesco ha dimostrato che, anche con la stessa identica gomma, gli equilibri cambiano in un baleno. Determinanti sono le condizioni meteo, la temperatura dell'asfalto, l'abilità di team e piloti ad adeguare assetti e regolazioni elettroniche alle caratteristiche del pneumatico.

D-sigla R302 E' la gomma con la quale Melandri ha sbancato il Moscow Raceway prendendo in contropiede Biaggi. Al Nurburgring la stessa gomma invece si è rivelata troppo dura per permettere alla Bmw di tenere testa all'Aprilia partita con la P1060.

E- sigla N1157 E' una gomma di tipologia SC2, cioè molto dura. Quest'anno è andata per la maggiore a Imola. La Pirelli l'ha inserita nel range di Portimao temendo basse temperature: il tracciato è affacciato sull'Atlantico e i cambiamenti di clima sono repentini. Quest'anno la gara è anticipata rispetto al passato, quindi dovrebbe fare più caldo del solito. Ma una giornata coperta, ventila e fredda non è da escludere, così il gommista vuole andare sul sicuro. Ricordiamo che, contrariamente a quanto si pensi, le gomme molto dure vanno bene con il freddo perchè non accusano il “tearing”, cioè l'eccessiva usura e riscaldamento che danneggia le soft quando l'asfalto non raggiunge una data temperatura. Mancano grip la gomma tende a scivolare e a non garantire la trazione necessaria.

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