28 Novembre 2012

La SBK più forte della MotoGP, ma non vale

Nei test di Jerez Eugene Laverty con l'Aprilia RSV4 SBK è andato 7 decimi più forte di Nicky Hayden con la Ducati MotoGP. La SBK davanti alla MotoGP è una novità eccitante ma prima che gli ultras delle derivate dalla serie entrino a gamba tesa vi spieghiamo perchè il confronto non fa testo. I dati: […]

Nei test di Jerez Eugene Laverty con l'Aprilia RSV4 SBK è andato 7 decimi più forte di Nicky Hayden con la Ducati MotoGP. La SBK davanti alla MotoGP è una novità eccitante ma prima che gli ultras delle derivate dalla serie entrino a gamba tesa vi spieghiamo perchè il confronto non fa testo.

I dati: in condizioni ideali (sole, aria 12°C) anche Tom Sykes con la Kawasaki ZX-10R è stato più veloce della Desmosedici. Laverty ha girato fortissimo, 1'40”185, ad un soffio al record della pista MotoGP realizzato da Dani Pedrosa in 1'39”713 con la Honda 800, nel 2010. Sykes non è stato da meno, 1'40”4, secondo quando dichiarato dal team che non ha utilizzato il trasponder.  Il confronto non vale. Ecco perchè.

1.Evidenza più ovvia: Laverty era al terzo giorno di collaudi, Hayden al primo.

2.Laverty ha fatto il tempone con la gomma Pirelli ultrasoft, quella che si utilizza in Superpole e che resiste al massimo due-tre giri. Hayden ha girato con le Bridgestone medie e hard, provando un telaio evoluzione. La temperatura rigida, 12°C nell'ora più calda, non ha certo aiutato Nicky: le coperture giapponesi hanno problemi ad andare in temperatura anche in condizioni di asfalto ben più caldo.

3.Il crono di Laverty semmai andrebbe paragonato al 1'38”139 stabilito da Jorge Lorenzo nella qualifica MotoGP edizione 2008, cioè quattro stagioni fa, anzi quasi cinque, visto che Jerez si corre in primavera.   In quella stagione anche nella top class c'erano le gomme da qualifica e la differenza in questo caso è di oltre due secondi, quindi “normale” considerando la lunghezza di Jerez (4.428 metri) e le sue caratteristiche medio-veloci.

4.Su piste come Jerez, con rettilinei brevi e curve di medio raggio, la differenza tra SBK e top class è storicamente molto ridotta. A fine anni '90 a Donington il primato di Troy Corser con la Ducati è stato per diverse stagioni il record assoluto, meglio delle 500 di allora che pure erano razzi neanche paragonabili, come prestazioni assolute, alle derivate di serie.

5.La RSV4 è più o meno simile alla ART che corre in CRT: per tutto il 2012 le prestazioni dei due piloti più veloci con la ART, cioè Pol Espargaro e Randy De Puniet, non sono state troppo distanti da quelle dei ducatisti.

6.Laverty aveva bisogno di stupire con effetti speciali per varie ragioni: A-Dimostrare di poter diventare degno erede di Biaggi; B-Rimettere a cuccia il neoacquisto Guintoli che il primo giorno era stato più veloce di lui; C-Ristabilire la gerarchia con il satellite Michel Fabrizio che nella fase finale della giornata era balzato al comando della classifica. Laverty era quindi motivatissimo. Hayden, unico pilota Ducati che al momento può occuparsi dello sviluppo, essendo fuori gioco sia Dovizioso che Spies, aveva ben altri obbiettivi.

7. L'Aprilia RSV4 è la regina della SBK, avendo conquistato sia il Mondiale piloti con Max Biaggi che il Costruttori. La Ducati D16, al memento, è un progetto in crisi: non per nulla l'Audi sta cambiando radicalmente impostazione tecnica. Se fossero state in pista Honda HRC e Yamaha, le MotoGP più competitive, difficilmente Laverty sarebbe stato davanti…

 

Lascia un commento