26 Agosto 2012

La Russia è già un affare, tra due-tre anni la Superbike sarà un top event

L'impatto con il Moscow Raceway e la particolare realtà russa era stato difficile ma la prima volta della Superbike (e dell'intero motorismo Mondiale) sarà ricordata come un grande successo. La sorpresa più bella è stata constatare che le corse in Russia non sono un giochino da milionari ma uno sport che appassiona anche la gente […]

L'impatto con il Moscow Raceway e la particolare realtà russa era stato difficile ma la prima volta della Superbike (e dell'intero motorismo Mondiale) sarà ricordata come un grande successo.

La sorpresa più bella è stata constatare che le corse in Russia non sono un giochino da milionari ma uno sport che appassiona anche la gente normale. Fin dal primo mattino parecchia gente  si è messa pazientemente in fila ai metal detector che filtrano accuratamente gli ingressi sulle tribune del tracciato a cento chilometri dal centro della Capitale. I parcheggi allestiti ai bordi dell'impianto sono stracolmi.

Gli organizzati hanno comunicato 32500 presenze, mica poche se consideriamo che le moto, come mezzo di trasport e divertimento,  in Russia non sono così diffuse: ce ne sono appena 30 mila, su una popolazione di 143 milioni di abitanti. Gremitissime le lounge sopra i box affittate da sponsor per ospiti di riguardo, ma su questo non c'erano dubbi: i 2500 pacchetti vip erano andati a ruba in prevendita.

La Russia è stata sicuramente un grosso affare per la Infront, il promotore del Mondiale, e per qualche team. L'Aprilia ha trovato un grosso sponsor locale, la General Invest, società di intermediazione finanziaria che si occupa di favorire investimenti italiani nel gigante dell'Est. La sponsorizzazione è solo per questo evento, ma c'è la possibilità che venga estesa alla prossima stagione. La stessa General Invest si è legata anche alla Ducati Red Devils, il team satellite che fa correre Niccolò Canepa.

L'Eni, main sponsor del Mondiale, ha organizzato una conferenza stampa per parlare dei rapporti commerciali che intrattiene con grandi società russe, come la Gazprom, gigante petrolifero tra l'altro impegnato in maniera massiccia come finanziatore di squadre professionistiche di calcio.

La priorità della Infront era sbarcare al più presto in Russia, anticipando F.1 e MotoGP, per  mettere i team del Mondiale in contatto con finanziatori russi. Sembra che il progetto stia andando bene: pensate che colpo sarebbe per i team Superbike riuscire ad agganciare pezzi grossi come la Gazprom, o la concorrente Lukoil. O qualcuna delle miriade di società che stanno facendo affari d'oro in una delle poche economie del Mondo che non soffre la recessione che invece affligge quelle più mature.

La Russia è un affare al quale il motorismo non potrà rinunciare.  Con una bella cornice di pubblico diventa il massimo. Lo storico sbarco della Superbike è passato da sogno a realtà in appena quindici mesi, quindi era immaginabile che qualche zona d'ombra nella macchina organizzativa ci fosse. Alberghi lontanissimi, collegamenti internet ballerini e vari problemi logistici si risolveranno con il tempo. E coi soldi, ovviamente.

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