26 Maggio 2013

La Mv Agusta torna sul podio Mondiale nel giorno del memorial Castiglioni

Chiamale, se vuoi, emozioni. La Mv Agusta, gloriosa marca italiana vincitrice di 75 titoli iridati, torna a ruggire 37 anni dopo l’ultimo successo ottenuto con Giacomo Agostini al Nurburgring. Roberto Rolfo, 33 anni, ha conquistato il terzo posto nel round Supersport di Donington proprio mentre a Schiranna, Varese, un folto gruppo di appassionati del marchio […]

Chiamale, se vuoi, emozioni. La Mv Agusta, gloriosa marca italiana vincitrice di 75 titoli iridati, torna a ruggire 37 anni dopo l’ultimo successo ottenuto con Giacomo Agostini al Nurburgring. Roberto Rolfo, 33 anni, ha conquistato il terzo posto nel round Supersport di Donington proprio mentre a Schiranna, Varese, un folto gruppo di appassionati del marchio ricordavano il presidente Claudio Castiglioni scomparso prematuramente a 64 anni il 17 agosto 2011.

Roberto Rolfo, 33 anni, ha riportato la Mv Agusta sul podio Mondiale

La sgasata di gruppo che doveva ricordare l’uomo che dopo anni di oblio ha rilanciato il mito ha salutato anche l’impresa sportiva. Era dall’agosto 1976 con Giacomo Agostini al Nurburgring che la Mv Agusta non volava così alto. Una coincidenza da far accapponare la pelle.

Il risultato di Donington, del resto, ha del miracoloso. Per le premesse e le circostanze. La Mv Agusta si è faticosamente risollevata proprio nel momento di maggior crisi del mercato delle ipersportive e il ritorno alle corse è stato un passo obbligatorio per un marchio che ha costruito un’autentica leggenda sulle piste di tutto il mondo, anche se parecchi decenni fa.
Giovanni Castiglioni, figlio di Claudio, ha badato più al sodo  che ai lustrini. Ha affidato la gestione delle corse ad una struttura esterna, ma estremamente qualificata, e ha investito tutte le risorse (limitate…) nello sviluppo della F3, la bellissima tre cilindri che il Presidente aveva voluto per rilanciare la produzione. Il sogno era tornare in pista. E vincere.

<<Partiamo da zero, ma vedrete che la nostra F3 vi stupirà perchè come tecnologia siamo vent’anni avanti ai giapponesi>> aveva confidato qualche mese fa il progettista Massimo Bordi. Mica uno qualunque: Bordi è  il padre della Ducati bicilindrica che, in varie versioni e con continui  affinamenti, ha dominato per oltre due decenni la scena Superbike.
Il partner di Mv Agusta è il team ParkinGo che ha sede vicino all’azienda e nel 2011, sempre in Supersport, aveva ripreso in mano le YZF-R6 che la Yamaha aveva chiuso in un magazzino tornando a farle volare con un talento fino a quel momento disconosciuto, il britannico Chaz Davies. Che dominando il Mondiale si è guadagnato la promozione in Superbike: adesso è compagno di squadra di Marco Melandri e ha già vinto tre volte.

Le premesse dunque erano buone: c’erano la moto, la squadra, capacità e tanta ambizione. Ma nessuno si aspettava che la Mv potesse scalare il podio dopo appena cinque gare di Mondiale, senza aver neanche girato durante l’inverno.  Ad un terzo del cammino 2013 la vittoria, a questo punto,  diventa una lecita aspirazione. Un bellissimo sogno di mezza estate.
Circostanze, dicevamo. Si, perchè Rolfo in prova era andato maluccio ritrovandosi a scattare dalla sesta fila. Da là in mezzo di solito è impossibile cavare le gambe nella mischia Supersport, le medie cilindrate delle derivate dalla serie. Invece Rolfo ha scavalcato gli avversari come birilli: all’interno, in staccata, passando dovunque. Fino al grido liberatorio atteso da 37 anni.

Roberto Rolfo lanciatissimo sulla pista inglese (Alex Photo)

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1 commento

  1. AlfonsoGaluba ha detto:

    In realtà Badovini e Scassa nel 2006 riportarono già la MV ad un podio (pure con delle vittorie) in una competizione di rango mondiale: la Superstock 1000 FIM Cup.