7 Aprile 2013

La Michelin vuole tornare in MotoGP e Superbike

La Michelin ha cambiato idea sul monogomma e vorrebbe tornare nei Mondiali da cui  è fuori da parecchio tempo: MotoGP, Superbike e magari anche F1. “Si, adesso saremmo interessati a diventare il fornitore unico dei campionati di punta del motorsport” ammette il numero delle corse Nicolas Goubert. “Ma solo a condizione che si possa sviluppare […]

La Michelin ha cambiato idea sul monogomma e vorrebbe tornare nei Mondiali da cui  è fuori da parecchio tempo: MotoGP, Superbike e magari anche F1.

Si, adesso saremmo interessati a diventare il fornitore unico dei campionati di punta del motorsport” ammette il numero delle corse Nicolas Goubert.Ma solo a condizione che si possa sviluppare continuamente il nostro prodotto. Perchè noi corriamo per dare ai nostri clienti stradali gomme sempre migliori e sicure.

E' quanto già avviene,  perchè sia Bridgestone in MotoGP che la Pirelli in Superbike realizzano con frequenza nuovi prodotti: un certo sviluppo, seppure più limitato per tenere a badi i costi, c'è anche in regime di monofornitore.Nel 2012 in Superbike la Pirelli ha messo a disposizione delle squadre circa 40 soluzioni diverse e  in ogni round ce ne sono 4-5 disponibili, senza alcuna differenza di trattamento tra il primo e l'ultimo pilota in griglia. La fornitura completa – 13 round e test invernali – costa 55 mila €.

La Michelin che accetta l'idea del fornitore unico è una rivoluzione copernicana. Nel 2002 i francesi si opposero con forza all'istituzione del monogomma in Superbike, il primo dei Mondiali ad aver cancellato la competizione tra gommisti che condizionava troppo il risultato.  La Michelin invece sostenava che senza il supporto diretto delle aziende di pneumatici le Case di moto non avrebbero più avuto interesse a partecipare. Secondo i francesi  la Superbike sarebbe crollata, invece il monogomma ha aumentato equilibrio e spettacolo. Tanto che qualche anno fa anche la MotoGP e perfino la F1 hanno imboccato la stessa strada.

La Michelin ha perso la scommessa e si è ritrovata fuori da tutto lo sport che conta. Una situazione insostenibile per un gigante industriale che ha fatto la storia delle corse. Nel Motomondiale i francesi  hanno gareggiato  dal 1973 al 2008, l'ultima stagione di libera concorrenza,  conquistando 360 vittorie e il monopolio nella classe regina. Nella Superbike sono rimasti dalla prima edizione del 1988 fino al 2002, vincendo 11 Mondiali. F1: Michelin è stata presente dal 1977 al 1984 e poi nel periodo 2001-2006 totalizzando 102 vittorie.

A questo punto rientrare sarà un affare complicato perchè il terreno è presidiato dai concorrenti: l'accordo Bridgestone-MotoGP scade a fine 2015, quello tra Pirelli-Superbike l'anno dopo. Ma adesso che i due Mondiali sono nelle mani dello stesso promoter qualche spiraglio c'è, perchè la Dorna potrebbe trovare conveniente coinvolgere tutti i colossi interessati, Michelin inclusa, spartendo le aree di influenza. Un po' come avviene adesso nel Motomondiale, dove Dunlop si è ricavata un'enclave in Moto2 e Moto3.

Per il momento la Michelin punta forte su quello che resta, cioè i campionati nazionali e l'Endurance. Si tratta di competizioni che non hanno la stessa visibilità dei Mondiali ma comunque importanti per lo sviluppo del prodotto racing e, di riflesso, anche stradale. Nel 2014 l'obbiettivo principale è il campionato italiano, dove i francesi sono sbarcati con una struttura degna di un  Mondiale (dieci tecnici, tre team e sei piloti) per battere la Pirelli campione in carica.

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