26 Marzo 2015

La gommina extrasoft mischia le carte, Marquez se ne frega

Intendiamoci, fare le carte alla MotoGP dopo 45 minuti è come indovinare chi vince il campionato nel riscaldamento della prima partita. Ma se vedi Marc Maquez accarezzare il record di Losail e ripartire davanti,  un'idea te la fai. Il Piccolo Cannibale è sempre là, come se il tempo si fosse fermato a due anni fa, […]

Intendiamoci, fare le carte alla MotoGP dopo 45 minuti è come indovinare chi vince il campionato nel riscaldamento della prima partita. Ma se vedi Marc Maquez accarezzare il record di Losail e ripartire davanti,  un'idea te la fai. Il Piccolo Cannibale è sempre là, come se il tempo si fosse fermato a due anni fa, incurante della rivoluzione scatenata dalla gomma extrasoffice a disposizione dei piloti “open”. Che ha mischiato le carte in classifica dando una bella spinta ai pacchetti pilota-moto di seconda schiera. La debuttante Suzuki è addirittura terza in scia alle Honda, nonostante il visto gap in rettilineo, mentre il “cinghialino” Danilo Petrucci ha acciuffato il sesto tempo: la Ducati di due generazioni fa è andata meglio, sul giro secco, dell'attesissima GP15 di Andrea Dovizioso settimo e Andrea Iannone solo decimo. Valentino Rossi apre la ventesima avventura con un nono posto, lontano dalle due Honda e pure dal compagno Jorge Lorenzo.

Andrea Dovizioso 28 anni

HONDA UNO-DUE – Per far cadere le braccia a chi spera che Marquez scopra qualche punto debole basta questo dato: gli sono bastati appena cinque giri per scendere sotto il suo miglior giro nel vittorioso show nel deserto di dodici mesi, in volata su Valentino. Con 1'55”281 ha accarezzato il primato ufficiale di Stoner 2008, 1'55”175, avvicinando il personale ottenuto nelle due giornate di collaudo,  1'55”091. Sembrava che la Ducati GP15 avesse il potenziale per far vacillare le certezze Honda, ma è ancora presto. Desmo-Dovi aveva chiuso i test col miglior tempo, 1'54”907, ma al pronti-via è mancato un secondo. Significa che la Honda ha un potenziale tale che basta accenderla per volare mentre la GP15 non ha ancora prestazioni stabili, il potenziale c'è ma serve tempo per tirarlo fuori. Era anche la prima volta che i piloti Ducati lavorano con due moto identiche. Lavori in corso, non dimenticate che FP1 era appena la sesta giornata di pista dall'esordio il mese scorso nelle prove di Sepang (Malesia).

VALE DIESEL – In teoria il nono posto inziale non preoccupa, in Qatar 2014 Rossi scattò decimo e riuscì a rendere la vita difficilissima a MM93 fin sotto la bandiera a scacchi. Conta il passo, okay. Però bisognerà stare attenti alla qualifica perchè ci sono almeno sette-otto piloti che con la gomma extrasoft esclusiva degli “Open” e dei ducatisti possono catapultarsi nella top ten dello schieramento. Partire oltre la terza-quarta fila significherebbe pregiudicare il GP e con l'attuale situazione gomme ci vorrà l'occhio della lince per evitare imboscate. “Sono qui da vent'anni, ormai faccio l'Università” ha sorriso Vale. Ma gli esami non finiscono mai.

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