26 Aprile 2015

La ca….ta di Marc Marquez e gli altri mignoli celebri

Due ca..te in sei giorni, mica male come media per uno che si sta giocando il terzo titolo di fila in MotoGP. Marc Marquez non ne azzecca più una. In Argentina è andato addosso a Valentino Rossi, buttando al vento almeno il secondo posto di una gara condizionata in partenza dall'errata scelta di gomma. Nel […]

Marc Marquez, 22 anni, col prof. Mir che lo ha operato al mignolo sinistro

Due ca..te in sei giorni, mica male come media per uno che si sta giocando il terzo titolo di fila in MotoGP. Marc Marquez non ne azzecca più una. In Argentina è andato addosso a Valentino Rossi, buttando al vento almeno il secondo posto di una gara condizionata in partenza dall'errata scelta di gomma. Nel week end di pausa si è lussato il mignolo della mano sinistra allenandosi sulla sua pista privata col dirt track, la (veloce) specialità fuoristrada di cui è maestro e nella quale ha affinato il pazzesco stile di guida. MM93 è stato operato a Barcellona e alla vigilia di Jerez (3 maggio) la Honda trema. Marc è già a -30 punti da Valentino Rossi e -24 dalla Ducati di Andrea Dovizioso, un'altra battuta a vuoto potrebbe costare il Mondiale. Mancava solo il dolore per rendere epica questa strepitosa stagione. La storia della moto è ricca di mignoli celebri. Quelli di Max Biaggi e Troy Bayliss, per esempio.

Marquez, 22 anni, va forte anche nel dirt track. Ma può essere pericoloso…

MM93 CORRERA'– Se la lesione è unicamente quella dichiarata dalla Honda, cioè la lussazione del mignolo sinistro, Marquez tra una settimana a Jerez correrà sicuramente. In sala operatoria gli hanno applicato una placca in titanio, ma è una misura per salvaguardare la capacità di estensione delle due falangi. Quindi  intervento di natura più estetica che funzionale a detta di medici da corsa che abbiamo interpellato e ovviamente non hanno evidenza della reale situazione  di Marc. La mano sinistra è quella della frizione, che i piloti usano solo in partenza, generalmente facendo leva con anulare e medio. Anche la zona di maggior stress di forza della mano sul manubrio è quella del palmo, lontano – presumibilmente – dalla parte infortunata. Protezioni al dito, guanto speciale e antidolorifici dovrebbero essere sufficienti.  Max Biaggi al Mugello 1999 arrivò secondo in volata col mignolo sinistro distrutto.

Max Biaggi, 43 anni: la mano sinistra porta i segni dell'incidente '99

IL PRECEDENTE DI MAX – Quell'anno Biaggi correva con la Yamaha 500. Nel GP di Francia al Castellet cadde martoriandosi le mani. Si rialzò con una profonda ferita alla destra, sull'altra aveva le due dita centrali lussate e il mignolo consumato dall'abrasione ad alta velocità sull'asfalto. La sera stessa venne operato a Tolone, gli inserirono nel mignolo un chiodo fissato con un filo d'acciaio esterno. Una lesione dunque ben più grave di quella di Marquez.  Il vantaggio di Biaggi era che la gara successiva, il Mugello, fosse distante dieci giorni. Il venerdi mattina, un'ora prima delle prove, il dottor Claudio Costa direttamente in circuito rimosse il chiodo e il filo d'acciaio. Furono necessari tre tentativi, senza anestesia. Biaggi si qualificò col nono tempo, la domenica partì a razzo e fu lotta furibonda con lo spagnolo Alex Criville, pupillo Honda. Stringendo i denti il Corsaro se la giocò in volata, persa per appena 283 millesimi. Una gara da eroe. Il mignolino di Max non ha mai più riacquistato la normale estensione. Ma pure col dito un po' storto ha continuato a correre e vincere.

Troy Bayliss, 46 anni: nel 2007 torna a vincere col mignolo sinistro amputato

IL PRECEDENTE DI TROY –2007, GP Gran Bretagna a Donington. Troy Bayliss era il Re della Superbike ma fu un inizio di stagione complicato per la Ducati. La Honda premeva con James Toseland e quella domenica l'idea di Troy era mortificare l'avversario sulla sua pista di casa. Partì come un missile e in pochi giri aveva preso un vantaggio enorme. Esagerando. Alla curva Coppice, una delle più veloci, Bayliss perse il controllo restando con la mano incastrata sotto la moto. Tolse il guanto inondato di sangue e vide il mignolo destro penzolante. Entrando in infermeria urlò ai medici di tagliarlo via, voleva essere suturato per la rivincita di due ore dopo. “Subito dopo caddi per terra svenuto, il dito  era un problema da niente rispetto a tutto il resto” ha rivelato di recente il mitico australiano. “Mi ricordo bene la scena” racconta Massimo Corbascio, medico brindisino da 44 anni angelo custode dei piloti. “Bayliss aveva subìto una gravissima lesione ad un testicolo, venne portato subito in rianimazione e si riprese solo due settimane dopo. Fosse stato per il dito, non ci sarebbe stato problema, qualche punto e via. Non è una cosa normale, ma Bayliss non era un paziente normale.” Neanche Marquez. Vedrete che correrà. E proverà a vincere.

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