27 Luglio 2013

Kevin Schwantz, la leggenda: caccia al podio della 8 ore di Suzuka

A 49 anni, 18 dall’ultima gara con la GP500, Kevin Schwantz torna in pista a Suzuka (Giappone) nella gara di durata più prestigiosa, veloce e combattuta dell’intera stagione: la 8 ore. La partenza domenica alle 11:30 locali, le 4:30 in Italia.L’unico successo italiano di Valentino Rossi nel 2001 sulla Honda VTR in coppia con Colin […]

A 49 anni, 18 dall’ultima gara con la GP500, Kevin Schwantz torna in pista a Suzuka (Giappone) nella gara di durata più prestigiosa, veloce e combattuta dell’intera stagione: la 8 ore. La partenza domenica alle 11:30 locali, le 4:30 in Italia.L’unico successo italiano di Valentino Rossi nel 2001 sulla Honda VTR in coppia con Colin Edwards.

Schwantz partirà dalla sesta posizione sullo schieramento stile Le Mans, con le moto in fila indiana al muretto dei box sorrette da un meccanico e i piloti pronti a scattare come centometristi dall’altra parte della pista. Correrà con la Suzuki GSX-R (ovviamente ufficiale) schierata dal team di Yukio Kagayama (39 anni) che è anche pilota insieme alla vecchia gloria Superbike Noriyuki Haga (38). Un tris di vecchietti terribili, che conoscono Suzuka come le loro tasche e in una gara minacciata dalla pioggia, quindi aperta a mille colpi di scena, potrebbero perfino puntare all’impresa clamorosa.

Kevin Schwantz, 49 anni, durante le qualifiche con la Suzuki GSX-R

Il campione del Mondo 1993 è stato uno dei piloti più spettacolari e amati. Il suo stile di guida particolare, i sorpassi impossibili, i mille incidenti e le numerose fratture ne hanno fatto un’intramontabile icòna del Motomondiale. Per problemi ai polsi annunciò il ritiro alla vigilia del GP del Mugello ’95, ad appena 30 anni.
Schwantz in qualifica è andato molto più forte di quanto fosse lecito aspettarsi da un pilota fermo da 18 anni. Okay, ha una scuola di guida veloce e la moto non gli manca, ma controllare i 230 cavalli di una Superbike è un affare un tantino diverso… Nella prima sessione di giovedi ha percorso pochi giri prima di incappare in una innocua scivolata in una delle curve più lente. Il giorno dopo è sceso fino a 2’10”907, in linea coi suoi compagni di squadra più giovani e in piena attività: Kagayama 2’08”351, Haga 2’08”438 con terrificante caduta e distruzione della moto.

Lo schieramento è stato determinato da una sessione di 40 minuti invece della Superpole cancellata per maltempo. Si è comunque girato su pista asciutta con miglior tempo di Katsuyaki Nakasuga con la Yamaha YZF-R1 che da fine 2011 è uscita dal Mondiale Superbike ma vola ancora, almeno in configurazione Endurance, cioè con maggiori vincoli regolamentari a livello di preparazione motore. Nakasuga, secondo in MotoGP nel novembre scorso a Valencia in sostituzione di Ben Spies, è affiancato dagli australiani Broc Parkes (ex vice iridato Supersprt) e Joshua Waters.

Michael van der Mark, 20 anni, è campione europeo Stock: corre con la Honda nel Mondiale Supersport

Dalla seconda casella scatterà la Suzuki Yoshimura velocissima con Takuya Tsuda, che è anche tester del prototipo che dovrebbe debuttare in MotoGP 2015: compagni di squadra Nobuatsu Aoki e Josh Brookes.
La Honda, imbattuta da tre anni, ha piazzato gli equipaggi di punta in terza e quarta posizione. Scoprendo il talento del ventenne olandese Michael van der Mark che al debutto a Suzuka e ai primi passi con la CBR1000RR (provata solo due volte nei test pre gara…) è stato autore di un fantastico 2’07”260. Adesso impegnato in Supersport, il campione europeo Stock 600 in carica ha girato più forte dei piloti Honda Superbike, Leon Haslam 2’07”260 e Jonathan Rea, 2’07”302.

La 8 ore di Suzuka è l’evento motociclistico più importante in Giappone, più del GP della MotoGP che si corre a Motegi. Schwantz è stato scelto dagli organizzatori come testimonial.

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