21 Settembre 2017

GP Elettriche nel Motomondiale? Bello, ma sarà difficile che funzioni

La Dorna lancia un campionato elettrico (monomarca...) da disputarsi in concomitanza con alcune gare europee della MotoGP. Ma quanti punti di domanda...

I segnale che qualcosa si stava muovendo fù il test di Gregorio Lavilla a Laguna Sera con la Lightning LS-218, alla vigilia del week end del Mondiale Superbike (nella foto d’apertura).

ANTIPASTO – Gregorio Lavilla, ex pilota di livello iridato, è il direttore sportivo del campionato e in quella circostanza provò la supersportiva elettrica più potente del pianeta. Non era una prova così per fare: Dorna ha intenzione di lanciare nel 2019 un campionato elettrico da disputare come contorno ad alcune prove europee della MotoGP. Addirittura già la prossima stagione ci potrebbe essere un’antipasto-show con esibizione  di vecchi campioni come Max Biaggi, Mick Doohan, Wayne Gardern e altri. L’idea è interessante, perché  il grande pubblico avrebbe l’opportunità di vedere a che punto è questo tipo di tecnologia applicata a maxi moto di alte prestazioni. Ma ci sono molti punti interrogativi.

ESPERIENZA – Conosco molto bene il settore. Nel 2010 ho collaborato con il team Betti che in quella stagione conquistò il titolo Mondiale E-Power, campionato allora gestito (con enfasi, ma senza risultati…) dalla Federmoto Internazionale. Successivamente ho seguito molto da vicino il progetto E-XXX, della fiorentina Aecivitas. Su questa moto ha gareggiato in una gara di velocità in salita anche Denis Sacchetti, team manager di Go-Eleven in Superbike.

QUANTO VANNO? –  Pur con tutti i limiti determinati dal peso e dall’ingombro della batteria, già adesso vanno fortissimo. La Mugen, branca tecnologica Honda, al Tourist Trophy vanta una media record di 191,961 km/H (con partenza fa fermo…) e Bruce Anstey è sceso più volte sotto il muro dei 19 minuti. Dunque sui 60,6 chilometri (velocissimi…) dell’Isola di Man la Mugen paga alle Superbike appena due minuti. Con batterie più leggere (arriveranno in pochi anni) sarebbe già adesso possibile costruire una moto elettrica capace di sfidare una MotoGP. Investendo moltissimo, ovviamente.

CRITICITA’ – E allora perché le elettriche non dovrebbero piacere? Semplice: le E-MotoGP  sono un mondo a parte rispetto alle GP tradizionali. Non è vero che non fanno rumore, ma ovviamente non è paragonabile al rombo di una MotoGP. Il pubblico della F1 si è indignato perché con il passaggio all’ibrido è diminuito (di poco…) il casino: avete idea di che accoglienza possa avere un gruppo di piloti lanciato  tra le colline del Mugello nel …silenzio generale? Per una serie di motivi per così dire “culturali” è impossibile che le moto elettriche piaceranno al pubblico della MotoGP. Per altro il campionato Dorna sarà un monomarca, quindi non certo una palestra di sfoggio tecnologico. Gli appassionati storcono il naso per il motore unico Moto2, immaginate il gradimento di un monomarca.elettrico.

FORMULA E – La Dorna, che ovviamente pensa al profitto e non certo allo sport e allo sviluppo tecnologico, ha pensato di mettere mano al settore invogliata dal successo della Formula E. Che, partita tra lo scetticismo generale,  in appena tre edizioni è riuscita a coinvolgere quasi tutti i costruttori top di auto al Mondo, eccetto (per adesso) il gruppo Fiat. Ma  evidentemente in Dorna conoscono poco la Formula E. L’intuizione di Alejandro Agag, il promoter, è stata costruire un habitat ad hoc per le monoposto elettriche. Che corrono in centro città e hanno un pubblico lontano mille miglia da quello degli appassionati di auto. Agag non ha pensato neanche in istante di portare le Formula E a Monza o a Silverstone. Dove, per prestazioni e velocità, avrebbero fatto ridere a paragone di una Formula 1. Il pubblico delle corse normali non accetterà le moto elettriche, come il pubblico delle corse auto non ha accettato la Formula E. Che invece piace (molto) a gente diversa, che ama le novità, il motorismo sostenibile, il silenzio, l’innovazione. Un pubblico un pò nerd e molto chic. Andarci, per credere.

INVESTIMENTI – Ecco il rischio che corre Dorna: fare la cosa giusta nel posto sbagliato. C’è anche un altro problema: chi metterà i soldi per dare vita a questo nuovo campionato moto elettrico? Già, perché la Formula E è fantastica, ma il secondo anno Agag ci ha rimesso 60 milioni, e il terzo poco meno….

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1 commento

  1. frabo ha detto:

    In bocca al lupo Tony !!!!