9 Aprile 2013

Fabrizio corre coi marò e mette la Superbike in imbarazzo

“Vi aspettiamo a casa”. Domenica ad Aragon (Spagna) i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone correranno nel Mondiale Superbike sulla carena dell’Aprilia RSV4 di Michel Fabrizio, pilota romano andato a podio nell’apertura in Australia e terzo in classifica a soli 16 punti dalla vetta. Il team Red Devils prende posizione nella delicata vicenda che da […]

“Vi aspettiamo a casa”. Domenica ad Aragon (Spagna) i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone correranno nel Mondiale Superbike sulla carena dell’Aprilia RSV4 di Michel Fabrizio, pilota romano andato a podio nell’apertura in Australia e terzo in classifica a soli 16 punti dalla vetta.

Il team Red Devils prende posizione nella delicata vicenda che da oltre un anno oppone i governi d’Italia ed India. Emulando  la Ferrari che nelle prove del GP di Greater Noida, lo scorso ottobre, aveva apposto sopra il numero di gara lo stemma della Marina Militare, sempre per richiamare l’attenzione sulla vicenda dei militari italiani accusati dell’uccisione di due pescatori scambiati per pirati.

 

La Ferrari ha corso il GP India 2012 con stemma della Marina Militare posto sul musetto, sopra il numero di gara.

Il governo indiano non aveva nascosto irritazione. “Utilizzare eventi sportivi per promuovere cause che non sono di natura sportiva significa non essere coerenti con lo spirito sportivo” aveva commentato il ministro degli esteri indiano.  Bernie Ecclestone, boss della F1, era intervenuto per dire che lo sport non dovrebbe avere a che fare con questioni politiche. La Ferrari aveva lasciato il piccolo stemma sulle macchine per l’intero week end.

Ecco come sarà l’Aprilia di Michel Fabrizio domenica ad Aragon (Spagna)

Sull’Aprilia di Fabrizio il messaggio sarà molto più diretto. “Non vuole essere una mancanza di rispetto per un grande Paese democratico qual è l’India ma una testimonianza d’affetto per i due militari e le loro famiglie” ha precisato  il team Red Devils nel comunicato ufficiale. Tutto chiaro.

La presa di posizione però rischia di creare imbarazzi in una Superbike che sta intrecciando interessi sempre più corposi con l’India. A fine stagione (17 novembre) il Mondiale sbarcherà per la prima volta in quel Paese, correndo sullo stesso tracciato alle porte di Nuova Delhi che ospita la F1. Un evento che interessa moltissimo alla Dorna anche in previsione  MotoGP. Inoltre una squadra indiana (con base in Gran Bretagna), la Mahi Racing Team, è al comando della Supersport e lo stesso sponsor Mahi campeggia da questa stagione sulle Kawasaki ufficiali di Tom Sykes e Loris Baz.

Ma è l’Aprilia ad essere nella posizione più scomoda: il Gruppo Piaggio ha un centro di produzione a Baramati e in India è molto presente.  Red Devils è una squadra privata,  paga per avere la RSV4 e sulla carena può mettere quello che vuole. Non c’è alcuna condivisione nelle strategie commerciali e d’immagine con Aprilia, ma vallo a spiegare agli indiani.

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3 commenti

  1. AzzurroDiSci ha detto:

    non ci vedo nulla di male , un messaggio di solidarietà a dei connazionali in difficoltà. Se per ogni cosa dobbiamo temere la reazione indiana oppure vederci un risvolto politico allora siamo proprio senza speranza.

  2. pinosiena ha detto:

    Mi sembra una bella iniziativa nel segno del rispetto verso i connazionali. Bravo Fabrizio.

  3. Mala12 ha detto:

    Come si può intuire ho sbagliato cognome … il tutto è riferito a Fabrizio !!