9 Giugno 2013

Doppia gara? E' ora di cambiare

In giornate come questa è difficile raccontare la Superbike. Cominciamo dal Marco Melandri al settimo cielo dopo la strepitosa vittoria per sette millesimi nella gara più bella dell'anno o dal Marco Melandri in lacrime per colpa della gomma difettosa che ha affondato la Bmw in una corsa monologo di Eugene Laverty? Dal 1988 è successo […]

In giornate come questa è difficile raccontare la Superbike. Cominciamo dal Marco Melandri al settimo cielo dopo la strepitosa vittoria per sette millesimi nella gara più bella dell'anno o dal Marco Melandri in lacrime per colpa della gomma difettosa che ha affondato la Bmw in una corsa monologo di Eugene Laverty?

Dal 1988 è successo spesso che la rivincita ribalti completamente il primo verdetto di giornata. Chi ha perso torna a ruggire e quello che prima sorrideva abbracciato alle miss si ritrova con un pugno di mosche.Tutta colpa delle due manche se stasera non abbiamo né un vincitore né uno sconfitto. Sembra una banalità, invece è  il sale di ogni sfida sportiva che si rispetti. Trionfi esaltanti e rovesci clamorosi fanno sognare, discutere, soffrire. Sentimenti di cui il pubblico si nutre e che fanno del semplice risultato sportivo qualcosa che ti resta dentro. Suscitando emozione, coinvolgimento, trasporto. Grandi vittorie o grandi sconfitte, è così che lo sport diventa mito.

Invece, con le due manche, la Superbike  resta nel limbo. Come in Portogallo: Melandri e Laverty hanno vinto una gara a testa, e poco importa se nell'altra abbiano pianto. Guintoli ha preso paga due volte ma è quello che alla fine ci ha guadagnato. Contenti tutti.
Agli appassionati duri e puri guai a toccargli le due manche, neanche fossero scritte nelle Tavole della Legge. Dicono che due gare siano l'anima del campionato, che la gara secca sia roba per quei fighetti della MotoGP. Che con due manche ci si diverta di più. Si, e allora perchè non farne tre? Sai che bello: tre partenze, tre vincitori, magari diversi, tre classifiche. Figo, no?

No, non è figo. Se in Portogallo ci fosse stata una sola gara, domattina nei bar, con la Gazzetta in mano, la gente avrebbe commentato la rimonta Mondiale di Melandri. Invece vai a spiegare al grande pubblico che si, Marco ha vinto, ma a conti fatti ci ha rimesso. Perdendo terreno in campionato. E' una storia troppo complicata per sfondare. Sui giornali e anche in TV.

E allora che si fa? Semplice, dal prossimo anno si corre una gara sola.  Magari con il pit stop obbligatorio, come succederà comunque la prima volta che si mette a piovere, e in Portogallo ci siamo andati vicini. Tra l'altro costa pure meno. In una Superbike che sta spaccando il capello in due per trovare la via di risparmiare qualche euro, non si capisce perchè non si parli di ridurre i costi correndo esattamente la metà della gare.

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6 commenti

  1. gusma81 ha detto:

    Sottoscrivo ogni riga di quello che ha scritto Pito28.
    Una cosa è poi chiudo. Io non sono un esperto come voi di motomondiale o superbike, mi piace seguirle ma non sono un grandissimo esperto. Ognuno puo’ reputare piu’ interessante seguire l’una o l’altra ed il problema economico è sotto gli occhi di tutti. Ma solo per curiosità. La Dorna citata è la stessa Dorna che che per avere in MotoGP piu’ piloti ha fatto questo scempio di avere praticamente due classi nella stessa categoria? Trovare 24 piloti di cui la metà praticamente non gareggiano e vanno al passo della Moto2 è spettacolo? Avere praticamente 3 Team che gareggiano è interessante? io ritengo la formula della MotoGP (tralasciando Moto 2 e 3) assolutamente uno schifo se si puo’ passare il termine. Forse i costi dovrebbero essere stra-abbattutti in motoGP (cosa che dovrebbe avvenire). Avere 3 Piloti che lottano per il mondiale, 4/5 che possono ambire al podio e 12/14 che girano giusto per girare è spettacolo? Inoltre i costi fissi di gestione per 1 o 2 manche non penso che cambino in maniera cosi radicale se non di un 10% ma forse nemmeno.

  2. AlfonsoGaluba ha detto:

    Mi spica Sig. Gozzi ma non sono favorevole. La DORNA ha distrutto il motomondiale proprio nella logica di far capire il lunedì all’ ”uomo che di moto capisce poco” chi è il pilota più forte. Le faccio un esempio, perchè quando piove e si ferma una gara la prima parte di gara non conta a nulla? Io ricordo una vittoria del mitico Marcellino Lucchi con l’Aprila per sommatoria di tempi, perchè adesso non si fà più la sommatoria sminuendo i GP a semplici pagliacciate televisive? Lei si chiede nel suo articolo, perchè non fare una gara, perchè due? Perchè la storia del WSBK è sempre stata così, è l’essenza di questa competizione, un pilota che fà male gara 1 può rifarsi nella seconda. Il wsbk è questo due gara, a me già piange il cuore quando hanno levato la Superpole con giro secco, vi prego non levateci anche le due gara, fermiamo la DORNA noi che amiamo veramente il motociclismo sportivvo.

    • Paolo Gozzi ha detto:

      @Giorgio: la Honda CBR-RR di Rea e Haslam ha la stessa elettronica utilizzata sulla MotoGP di Marquez e Pedrosa. Solo i risultati, finora, sono diversi.

      • Paolo Gozzi ha detto:

        @Pito28: Non sbagli, Honda e Kawasaki adottano il ride by ware grazie ad una speciale deroga regolamentare introdotta ad inizio 2011. Nell’epoca del preedente gestore il regolamento tecnico è sempre stato oggetto di trattative e accordi: tu concedi una cosa a lui, poi ne dai un’altra a me. La filosofia era: tutti i Costruttori devono essere messi in grado di ben figurare. Infatti da questo punto di vista ha funzionato. Solo che, anno dopo anno, le moto sono diventate sempre meno “Superbike”. E’ una situazione che finora ha fatto il gioco di tutti. La Dorna ha deciso che è necessario cambiare strada e ha spinto verso un regolamento molto diverso. Per altro ancora da scrivere…

  3. gusma81 ha detto:

    Articolo senza senso. La SBK è spettacolare per le due manches è sempre stata cosi.
    Allora perchè tenere 3 classi nel motomondiale? A qualcuno interessa veramente veramente la Moto 3? Credo che 7 su 10 seguano il motomondiale solo per la Moto Gp. In realtà serve a far nascere nuovi talenti.
    Il discorso della SBK su due manches si potrebbe riportare su tutti gli sport. Perchè nel basket fare la serie al meglio delle 7 e non delle 3? Sembrava un’idea fallimentare ed invece molte persone che magari seguono il basket in maniera saltuaria si sono appassionate vedendo serie come Roma-Cantu’ o Varese-Siena.

    Tornando alle moto io potrei obiettare perchè il primo prenda 25 punti ed il secondo 20. Le regole sono queste e se Melandri è stato sfortunato nella seconda mi spiace ma è la regola del Gioco. Alzamora ha vinto un mondiale senza aver vinto nemmeno una gara e Melandri (sempre lui) si è classificato 5 volte primo se non erro. A fine dell’anno chi è stato il vero vincitore? Io dico Alzamora…

    • Paolo Gozzi ha detto:

      Il bello é che il pit stop c’é giá: lo vedrai la prima volta che partono con l’asciutto e si mette a piovere, o viceversa. Gli organizzatori, opportunamente, hanno fissato un tempo fisso e uguale per tutti di entrata-pit stop-uscita proprio per non creare differenze tra team piccoli e grandi in modo che la gara si decida in pista e non ai box. Con la regola attuale nel Mondiale 2012, particolarmente condizionato dal meteo, il pit stop lo avremmo visto in almeno 7-8 gare su 26…