28 Marzo 2015

DesmoDovi e la Ducati da impazzire, GP15 pole al debutto!

In quest'epoca motociclistica piena di computer, bit, sensori è ancora tempo di miracoli.  La Ducati mette a segno un'impresa incredibile, fa debuttare la GP15 e centra una pole strepitosa con Andrea Dovizioso. Che non è uno specialista del giro tutto-o-niente, ne ha conquistati solo tre in carriera MotoGP, l'ultimo l'ottobre scorso a Motegi, con la […]

DesmoDovi in pole nel GP Qatar

In quest'epoca motociclistica piena di computer, bit, sensori è ancora tempo di miracoli.  La Ducati mette a segno un'impresa incredibile, fa debuttare la GP15 e centra una pole strepitosa con Andrea Dovizioso. Che non è uno specialista del giro tutto-o-niente, ne ha conquistati solo tre in carriera MotoGP, l'ultimo l'ottobre scorso a Motegi, con la vecchia GP14. Significa che la novità di Borgo Pangale è un vero missile,  si era già intuito a metà mese nell'ultimo scorso dei test invernali. E adesso arriva la clamorosa conferma.

Marc Marquez terzo tempo dietro Dani Pedrosa e la Ducati

CHE STORIA!– La GP15 è stata battezzata meno di un mese fa in Malesia e la pole è arrivata l'ottavo giorno di pista, più o meno 1500 chilometri di sviluppo. E' un record di precocità che credo non abbia precedenti nel motociclismo recente. “Credono tutti  che stiamo usando la gomma tenera ma non è vero, quando conterà vedranno il nostro potenziale” aveva buttato là Dovizioso una sera di dieci giorni fa, a fine test. E' stato di parola, non era un bluff.  La Rossa al debutto davanti alla invicibile armata Honda con Dani Pedrosa per una volta davanti a Sua Maestà Marc Marquez: chi l'avrebbe detto. Non è stato un fulmine a ciel sereno, visto che è andata fortissimo anche la GP15 gemella di Andrea Iannone che partirà in seconda fila col quarto tempo.

Vale Rossi in terza fila, serve la rimontona

E ADESSO? – Comincia il difficile: anche la precedente GP14 aveva spesso stupito in qualifica, salvo tornare nei ranghi sulla distanza di gara. Ma questa GP15 è fatta di ben altra pasta. “Chiude le curve, si guida bene” disse Dovi dopo i primi giri in Malesia. Quindi la prospettiva si amplia, la Rossa non parte più per fare pochi giri sparati, ma per provare a completare il capolavoro. Certo, sarà durissima tenere testa alla Honda, specialmente ad un Marc Marquez punzecchiato anche dal duello interno con un Dani Pedrosa ben più in palla del solito. Stasera la Ducati che sbanca il Qatar ha il sapore di un dolcissimo sogno. Dovizioso e Iannone, non svegliateci!

E VALENTINO? – Rossi partirà in terza fila con l'ottavo tempo, meglio di anno scorso quando qui scattò decimo recuperando in un baleno tanto da ingaggiare un furioso duello con Marquez durato fino alla bandiera a scacchi. Stavolta sarà più dura. Serviranno una partenza fulminante, non perdere tempo dietro a Jorge Lorenzo che negli ultimi tempi sta girando più forte di lui, anche sul passo, poi avventarsi sul poker di testa (due Honda, duce Ducati) sperando che – ovviamente – nel frattempo non si siano messe a distanza di sicurezza. Il problema è che VR46 non guida ancora la Yamaha M1 che vorrebbe lui. Serve uno dei soliti miracoli nel warm up, il colpo di bacchetta magica che fa svoltare il GP. La Rossa e Rossi ai ferri corti con le Honda:  sarebbe il massimo.

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