12 Aprile 2013

Chaz Davies, l'ultima grana di Marco Melandri?

Il peggiore avversario è quello che ti trovi a fianco nel tuo stesso box. La storia delle corse, a due a quattro ruote, trabocca di roventi sfide in famiglia. Adesso che Max Biaggi si è tolto di mezzo, Marco Melandri potrebbe avere campo libero. E invece si ritrova tra i piedi un’altra gatta da pelare. […]

Il peggiore avversario è quello che ti trovi a fianco nel tuo stesso box. La storia delle corse, a due a quattro ruote, trabocca di roventi sfide in famiglia.
Adesso che Max Biaggi si è tolto di mezzo, Marco Melandri potrebbe avere campo libero. E invece si ritrova tra i piedi un’altra gatta da pelare. Meno carismatica e famosa, per questo non meno insidiosa. Perchè perdere da Biaggi ci stava, prendere paga da Chaz Davies, ultimo arrivato alla corte Bmw, non sarebbe sopportabile.

Il caposquadra Marco Melandri, 30 anni

Eppure il rischio c’è. Il nuovo rivale ha 26 anni, ha dominato la Supersport 2011, la serie cadetta delle derivate dalla serie. E’ alla  seconda stagione in una serie top, la prima da pilota ufficiale a tutti gli effetti dopo l’apprendistato in Aprilia satellite (con una vittoria…) della passata stagione. Davies non ha l’esperienza di Marco, né lo stesso ascendente su una squadra che prima dell’arrrivo del pilota italiano navigava a centro gruppo, nonostante investimenti di decine di milioni. Con Melandri i tedeschi hanno vinto sei gare sfiorando il bersaglio iridato. Se fosse successo gli avrebbero dedicato una statua davanti al Bmw Welt, il mastodontico museo-show room aziendale nel quartiere olimpico di Monaco.

Lo sfidante: Chaz Davies, britannico di 26 anni

Taciturno e altissimo (187 centimetri) Davies era stato preso per imparare come si fa. Invece, zitto zitto, sta già incalzando il caposquadra. In Australia era partito con il freno a mano tirato ma qui in Spagna ha cambiato ritmo lasciandosi dietro per la prima volta la Bmw gemella.
E’ stato il segno premonitore di una grande rivalità? Le premesse ci sono. I tecnici che ci lavorano a fianco riferiscono che Davies cresce ogni volta che va in pista e ha la sensibilità  del campionissimo. Interpellato al riguardo Melandri ha buttato là una risposta che è tutto un programma: “Se si mette in mezzo sarà un avversario come gli altri”. Tradotto: non avrò riguardi.
Avere due piloti veloci  nel box è quasi sempre un vantaggio. Ma è molto probabile che in Bmw quest’anno siano destinati a sudare freddo durante le gare. Come in Red Bull e Mercedes in F1, ma  senza radio a bordo. Che la battaglia abbia inizio.

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