11 Marzo 2013

Carlo Bartalini, il ritorno: "Ve lo dico io chi ha vinto in tv"

Concludiamo la seriosa discussione sulla nuova era tv della Superbike con questa intervista semiseria a Carlo Bartalini, che un po' di anni fa è stata la “voce dai box” di La7. Dunque uno che moto e tv le conosce bene. L'abbiamo scovato nel cuore di Siena, ancora ebbro d'orgoglio per il palio dominato a luglio […]

Concludiamo la seriosa discussione sulla nuova era tv della Superbike con questa intervista semiseria a Carlo Bartalini, che un po' di anni fa è stata la “voce dai box” di La7. Dunque uno che moto e tv le conosce bene. L'abbiamo scovato nel cuore di Siena, ancora ebbro d'orgoglio per il palio dominato a luglio scorso dalla sua Onda (la contrada, non la moto!). Tra belle moto, belle donne e bei bicchieri di Gallo Nero. Che, come direbbe Max Biaggi, non è un volatile.

Carlo, viste le tue abitudini probabilmente sei l'unico spettatore tv in Italia a cui non ha dato noia il fuso di Phillip Island…

“Siamo ancora in pieno inverno e Phillip island è stata l'unico sprazzo di sole per noi appassionati di moto che, fregandocene di fusi orari, fusi di testa e menate varie, ci siamo schierati decisi a goderci lo spettacolo della SBK. Il piatto era ghiotto perchè la vera novità 2013 è il passaggio alle reti Mediaset dopo anni di matrimonio con La7, di cui son stato protagonista in piccolo anch' io come voce dai box e commentatore della Supersport insieme al buon Di Pillo prima dell’avvento di Vignando e vari ex piloti al suo fianco”.

Beh, dicci: che ne pensi del debutto Mediaset?

“Sono rimasto due notti intere attaccato alla TV superconvinto da uno spiegamento di forze in campo che finalmente rende giustizia al campionato motociclistico più combattuto ed avvincente che esista. Mediaset non ha tradito: promo, pubblicità, servizi giornalieri su tutti i tg di proprietà, il tutto per far sapere che la SBK esiste e non solo quando a vincerla è un italiano o una moto italiana. Oltre ad pool di giornalisti al seguito intenzionati a rimediare a quanto per anni avevano trascurato, lo staff dirigenziale ha voluto giocarsi subito un gran bel jolly schierando il Campione del Mondo in carica e neo ritirato Max Biaggi in cabina commento. Un valore aggiunto strabiliante, sicuramente invidiato da tutti in questo ruolo. Non bastassero titoli e curriculum uno che conosce tutto di tutti e di tutto quello di cui andrà a parlare, altro motivo per stare belli dritti sulla poltrona”.

Meda ti ha convinto?

“Si perché a farci saltare sul divano ci voleva lui, Guido Meda, ex nemico giurato della SBK e poco propenso a tessere le doti del Max nazionale, ma intelligente e onesto da affrontare il Mondiale SBK nel suo ruolo naturale al microfono, dividendosi con la MotoGp alla bisogna. Insieme a loro un altro che ne sa molto, parla bene ed è spiritoso abbastanza da poter tenere a freno eventuali alterchi tra i due, Giulio Rangheri, una garanzia. Ad arricchire il tutto l’ottimo e sempre attento Alberto Porta a fare opinione e servizi e due inviati ai box quali Luca Budel e Alessio Conti nuovi all’ambiente come le camice dei team. Cosa chiedere di più, niente, solo il semaforo verde”.

Ecco, partiti!

“Meda ha tenuto alto il confronto usando le sue carte che vanno sempre bene e dimostrando che in fondo si può divertire anche qua, di sicuro le virgole nere in SBK si vedono, le sportellate ci sono, i sorpassi non si contano e soprattutto non sapendo chi tifare, tifa per tutti e questo ci piace. Ma il buon Guido non sarebbe niente senza Max Biaggi al suo fianco e la prima dimostrazione di maturità si è avuta subito in griglia quando Fabrizio parlando delle traiettorie risponde a Meda che le ha imparate da quello là al suo fianco, un cerino che si spenge presto per fortuna, Max conta fino a tre e fa capire che è lì per tutt’altro e si comporta da professionista stagionato. Basta uno scatenate l’inferno e si parte senza indugi, occhi alla tele e orecchie aperte..”

Si, orecchie aperte. Anche tu temevi che Biaggi la facesse fuori dal vaso?

“Molti temevano chissà cosa, qualcuno addirittura poteva pensare di trovarsi ad ascoltare un Biaggi impacciato, magari timido o forse anche abbottonato e invece Max ha spaccato e di brutto, è stato veramente bravo anche al microfono. Vuoi la carica del momento, vuoi il conoscere moto, piloti, circuiti oh ragazzi non ne ha padellata una! Addirittura riuscire a prevedere sorpassi indicando la curva dove sarebbero successi! Meraviglioso! Questa è esperienza e se ci aggiungi una buona proprietà di parola e quella simpatia che comunque Max ha dentro di sè direi che si merita il gradino più alto del podio della cabina commento e non potrà che migliorare, ormai è lui che ha le redini della situazione in mano, sarà per i gradi o quanto dimostrato sul campo ma non ce n'è per nessuno, la sua battuta sugli uccelli intesi come volatili ha portato la SBK su Striscia la Notizia. Mica bao bao micio micio.”

Mica facile commentare avendo fianco uno che quattro mesi prima dava paga a tutti in pista. Figurati al microfono…

“Meda e Rangheri dopo 5 giri han capito che c’era solo da imparare o da stare zitti e siccome sono intelligenti ed esperti hanno lasciato giustamente campo al Campione e ne è uscita una gran bella telecronaca, arricchita dai box da pochi interventi mirati dei due spaesati inviati che sinceramente vedrei meglio in Formula 1. Lì avrebbero trovato più ombra, meno sconosciuti da intervistare e soprattutto 4 ruote.”

Però, dai, anche Budel e Conti se la sono cavata.

“Si, certo. E non era facile ottenere un risultato come questo alla prima considerando gli orari, le due manche e visto che una gara l’ha vinta uno che si chiama Silvano e l’altra uno che si chiama Eugenio. Era roba veramente dura da far digerire al grande pubblico……Bravi, continuate così”.

Carlo, vuoi dirmi che ti sei perso il ritorno di Di Pillo su Eurosport?

“Per dovere di cronaca e per la passione che ho dentro che mi porta a nutrirmi di moto ad ogni occasione mi son riguardato il tutto anche su Eurosport dove, penalizzati dal non essere sul posto e quindi costretti ad una nottataccia, ho trovato al commento Giò Di Pillo, Federico Toti e il disturbatore Ringo. Di Pillo ha riesumato il suo stile che però va in contrasto con il pacifico aretino di Toti ma si sopportano, per ora. Ringo si manifestava per commentare giustamente le grazie che ogni tanto venivano inquadrate. Insomma si possono ascoltare ma la concorrenza è troppo pesante e soprattutto è sul campo schierata da far paura, sarà dura tenere il passo a suon di bmwmotorraditaliagoldbet ripetuti ogni giro. Però son simpatici”.

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