4 Agosto 2012

"Ben Spies? Non l'ho scelto io!"

Come Jorge Lorenzo non può impedire alla Yamaha di rimettergli accanto Valentino Rossi (e tutta la sua corte…) neanche Marco Melandri può mettere il veto su Ben Spies. Alla zoccolo duro degli appassionati Superbike, cioè quel piccolo manipolo che si scambia facezie sui social network, piace favoleggiare di un Mondiale di cavalieri coraggiosi tutti amici […]

Come Jorge Lorenzo non può impedire alla Yamaha di rimettergli accanto Valentino Rossi (e tutta la sua corte…) neanche Marco Melandri può mettere il veto su Ben Spies.

Alla zoccolo duro degli appassionati Superbike, cioè quel piccolo manipolo che si scambia facezie sui social network, piace favoleggiare di un Mondiale di cavalieri coraggiosi tutti amici tra di loro, piloti senza macchia che dopo essersi presi a carenate tutto il giorno la sera si ritrovano nel pub a bere birre e raccontare imprese. Ma mica è così.

Si è discettato di un Melandri senza paura, felicissimo di accogliere nel suo box un pilota veloce e determinato come Spies. Ovviamente non è così e Marco l'ha fatto notare alla prima occasione, senza star neanche a pesare troppo le parole.

“Io avevo consigliato di prendere un pilota abile nella messa a punto, che fosse in grado di aiutarmi nello sviluppo della S1000RR” ha detto Melandri giovedi scorso a Silverstone. “Non so se Ben ne sia capace, dovreste chiederlo a chi ha lavorato con lui in Yamaha nel 2009.”

Si dà il caso che Spies allora avesse al fianco, tra gli altri, anche Silvano Galbusera e Michele Gadda che dalla stagione scorsa sono rispettivamente capomeccanico ed elettronico dello stesso Melandri. Gente fidatissima che il ravennate ha trovato in Yamaha e ha voluto a tutti i costi in Bmw. Impossibile che Marco non abbia chiesto lumi e facile immaginare che risposte abbia avuto. Si dice che Spies non capisca di moto e che sia per questo motivo che in MotoGP non stia andando bene. Si dice anche che in un intero GP lui e il capomeccanico Tom Houseworth di solito muovano di uno-due clic la taratura delle sospensioni. Poco più. Se non è riuscito ad interpretare la YZF-M1, cioè la MotoGP al momento più completa, come se la caverà con la potentissima ma ancor grezza Bmw Superbike che solo Melandri finora ha domato?

“Uhhhmm…Ben Spies non l'ho scelto io!” ha puntualizzato Marco. Come a dire: se fosse toccato a me, avrei puntato su un altro. Non è un mistero che Melandri volesse accanto Carlos Checa. Che ha lo stesso manager personale e con il quale c'è da tanto tempo un ottimo rapporto. Tanto che, l'anno scorso, Melandri aveva scelto proprio Carlos come testimonial della sua bevanda energetica. Pagandogli perfino i premi per ogni vittoria e piazzamento sul podio!

Non è solo questione di amicizia, ovviamente, ma anche di convenienza. Melandri sa che da Checa non sarebbero arrivati colpi bassi, e sa anche di essere più veloce  di lui. La leadership in Bmw non avrebbe corso alcun rischio. Con l'altro non è detto: è facile immaginare che Texas Terror non torni in Superbike con l'idea di  fare il valletto.

Melandri è infastidito, non c'è dubbio. Mettetevi nei suoi panni: la Bmw non ne aveva azzeccata una nei tre anni precedenti, lui l'ha fatta vincere al quinto tentativo, mettendo in fila ben cinque vittorie in 17 gare. E' logico che si consideri salvatore dell'onore tedesco e che si aspetti il massimo riconoscimento. La Bmw finora ha vinto solo con lui e non stiamo parlando di Honda, Yamaha, Ducati e Aprilia, che hanno dietro una scia di campionissimi. I tedeschi a Melandri devono tutto.

Invece nel momento topico del Mondiale (sei gare in un mese!) sono uscite a ripetizione voci sull'arrivo di Spies, che la Bmw (italiana) si è ben guardata di smentire, anzi orgogliosa di far  sapere che stanno mettendo in piedi un dream team. Logico che Marco si senta sottovalutato. E pensiamo che la sera, prima di addormentarsi, nei giorni scorsi si sarà dentro tante volte: “Ma non vi bastavo io?”

Last but not least: Melandri ha rivelato che Spies ha firmato con BMW una lettera d'intenti, che non è proprio un contratto, anche se ci somiglia. Al 99% l'affare si farà, ma nelle stanze segrete del paddock girano voci strane. Vi stupireste se Ben trovasse in extremis una squadra MotoGP con una moto (buona) disponibile? Io no. Date un'occhiata all'ipotetico schieramento della MotoGP 2013: chi potrebbe arrivare al posto di Alvaro Bautista?

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