6 Giugno 2016

TT Superstock Ian Hutchinson spara la doppietta E sono 13 trionfi

Il ritiro del grande rivale Michael Dunlop spiana la strada al biondo che straccia il record e scala la classifica dei più grandi di sempre.

E fanno tredici! Ian Hutchinson aveva cominciato la giornata dominando la gara 1 della Supersport ed ha chiuso conquistando la Superstock, uno dei piatti forti del programma del TT 2106.

DOPPIETTA – In poche ore il 36enne britannico ha messo a segno una travolgente doppietta facendo la differenza prima con la Yamaha R6 (Supersport) e poi guidando da fuoriclasse la BMW S1000RR del team Tyco, formazione satellite impegnata (ad altissimo livello) anche nel British Superbike. Un trionfo di grandissimo prestigio che ha fatto gonfiare il petto ai massimi responsabili del colosso di Monaco di Baviera planati a Douglas,  compreso il capo delle operazioni racing Berti Hauser.

Il pit stop di Hutchinson

Il pit stop di Hutchinson

LEVA CAMBIO – La schermaglia di mezzogiorno in Supersport sembrava il preludio dello scontro da titani ma purtroppo il confronto a distanza (al TT i piloti partono uno ogni dieci secondi) con Michael Dunlop è durato poco. La Hawk BMW è infatti rientrata mestamente ai box con la leva del cambio rotta, e addio sogni di gloria. Non è stata proprio giornata per Dunlop Junior, squalificato per irregolarità tecnica alle verifiche tecniche Supersport.  In quel momento, per la verità, Hutchinson aveva già preso in mano le redini della corsa che ha onorato tenendo un ritmo strepitoso: 17’00 il primo passaggio, con partenza da fermo (nuovo primasto Superstock!), 17″01 il secondo, 18″14 il terzo (con il pist stop per rifornimento e cambio gomme) e finale in 17’30”, quando la gara era già ampiamente in banca. Una prestazione da super asso.

ITALIANI OK – Hutchinson ha vinto con 24″ di margine ed è stato accompagnato sul podio da Dean Harrison e James Hillier separati da appena 1″9. Prestazione da incorniacere anche per i tre italiani presenti, tutti scesi sotto la barriera dei 19 minuti. Stefano Bonetti (Kawasaki) ha concluso 26°, due posizioni davanti Marco Pagani (BMW). Cresce in fretta anche il debuttante Alex Polita, 40° posizione.  Il programma riprende mercoledi 8 giugno con le gare Supersport 2 la Lightweight dove il nostro Stefano Bonetti punta al successo con la Paton S1.

Hutchison durante la gara...volava!

Hutchison durante la gara…volava!

POSTILLA –  Chi pensa che i piloti del TT siano solo dei pazzi scatenati che si divertono a giocare con il destino si  sbaglia di grosso. Certo, i rischi sono altissimi, perchè si corre a oltre 210 chilometri all’ora tra le case, i muri, gli alberi. Ma Hutchinson è anche un pilota di caratura sopraffina: pensate che in giorno, tra Supersport e Superstock, ha percorso a tutto gas 8 giri, cioè oltre 480 chilometri di gara, pari a quattro  GP della top class. Senza potersi permettere il minimo sbaglio, perchè al TT dieci centrimetri di traiettoria fanno la differenza tra la gloria e il disastro. Tecnica, coraggio, incoscienza: è il motociclismo, ragazzi.

Qui la cronaca della Supersport 1

Qui la cronaca della Superbike vinta da Michael Dunlop

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3 commenti

  1. marcogurrier_911 ha detto:

    Onore al merito a CorseDiMoto che rende omaggio e segue da vicino scrivendo assiduamente sulLA CORSA. Grazie e rispetto per questi eroi, bravo DottGozzi a scrivere TECNICA, non sbagliano niente, con due dirigibili sotto……

  2. andreattfan ha detto:

    “… è il motociclismo, ragazzi” sì, quello vero! Fortunatamente se ne parla sempre di più anche in Italia (non è mai abbastanza), anche grazie al capo dell’organizzazione del TT Paul Phillips, che ha sempre più nobilitato l’immagine del magico evento al di fuori della meravigliosa Isola di Man. Aspettando le sorprese in serbo, speriamo che Stefano Bonetti mercoledì ci regali quella più bella!