30 Maggio 2016

Tourist Trophy – 5 giorni L’era del Mito Giacomo Agostini

Ago ha vinto dieci volte il TT diventando uno dei Miti della madre di tutte le corse. Leggendari i duelli con Mike Hailwood. Poi disse basta

Dopo il trionfo di Tenni nel Lightweight TT del 1937 bisognava aspettare le prima edizioni del neonato Campionato Mondiale (istituito nel 1949)  per ritrovare gli italiani vittoriosi all’isola di Man. Ed i successi arrivarono numerosi, per merito di Ambrosini, Ubbiali e Provini, ma con una particolarità: i nostri piloti vincevano sempre e soltanto nelle Lightweight Races, cioè nelle gare riservate alle 125 ed alle 250, le due classi maggiori sembravano essere tabù per i nostri colori. Nello Junior (350cc) e nel Senior (500cc), pur se le motociclette italiane Guzzi, Gilera e MV Agusta la facevano da padrone, i piloti vincitori erano sempre di lingua inglese.

 

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1971 – Ago guarda sconsolato la sua 350 ammutolita a metà del primo giro; non rimane che appoggiarla ad una panchina di Ramsey

APPROCCIO – Ma dal 1965 le cose erano destinate a cambiare! Il conte Domenico Agusta aveva messo gli occhi su un giovane pilota che, appena promosso senior, aveva conquistato il titolo italiano con la Morini 250 monocilindrica, mettendo in riga la 4 cilindri Benelli di Tarquinio Provini, e si era messo in luce anche nelle poche apparizioni mondiali effettuate, quarto sia alla Solitude che a Monza: Giacomo Agostini. Nel 1965 il pilota di Lovere affiancava il grande Mike Hailwood nella squadra di Cascina Costa, ed in quell’anno alla sua prima apparizione sul Mountain Agostini conquistava un brillante terzo posto nello Junior, preceduto dall’esperto plurititolato Jim Redman con la Honda e dalla Yamaha di Phil Read, mentre nel Senior, vinto dal suo team-mate Mike Hailwood, era costretto al ritiro.

AGO MITO – Ma intanto l’aquilotto aveva preso le misure e quando nella stagione successiva, passato Hailwood alla Honda, si era ritrovato con i galloni di capitano, dava subito la prima unghiata dominando lo Junior TT ad una media record di 100,87 miglia orarie, con annesso giro veloce record. Così uno dei due tabù era stato infranto: per la prima volta nella storia un italiano vinceva lo Junior TT, anzi per la precisione un “non britannico” riusciva nell’impresa! Mancava ancora il Senior TT nel carniere, ed ancora una volta per la corsa più prestigiosa bisognava aspettare: vinceva infatti Hailwood, ma Agostini terminava alle sue spalle distanziato di un paio di minuti dopo oltre 350 chilometri di gara. Due curiosità caratterizzavano il TT 1966: la prima era che, a causa di uno sciopero dei marittimi le gare erano state spostate dal classico inizio giugno alla fine di agosto, la seconda che per la prima volta nella storia lo Junior TT adottava la partenza in linea anziché individuale.

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Fine di un’era. Agostini spinge la sua MV Agusta alla partenza del Senior TT 1972, è l’ultima volta che gareggerà all’isola di Man

MIKE THE BIKE – Nel 1967 l’attesa per la sfida Agostini/MV contro Hailwood/Honda era spasmodica; in quel momento “Mike the Bike” era in forma smagliante, e nell’edizione del “Diamond Jubilee”, il sessantesimo anniversario della corsa, Mike Hailwood con un trittico portentoso 250-350-500 realizzava l’invidiabile record di 12 successi; ma se “Ago” nello Junior aveva ceduto opponendo poca resistenza non era così nel Senior TT! Solo la rottura della catena della MV Agusta 3 cilindri nel corso dell’ultimo giro, quando guidava la corsa con 16” di vantaggio, consegnava a Hailwood la vittoria su un piatto d’argento! L’edizione 1968 si svolgeva tutta sotto l’insegna del tricolore, con un doppio successo di Agostini sia nel Senior che nello Junior, gara in cui aveva la meglio su Renzo Pasolini con la Benelli 4 cilindri. Finalmente! Mai prima un pilota italiano aveva vinto il Senior TT e mai un pilota “non britannico” si era aggiudicato la fenomenale doppietta. Oltre tutto proprio con la piccola 350 Agostini realizzava un record assoluto sul percorso totale con 168,65 km/h, nessuno aveva mai marciato a questa velocità.

 Il trofeo della “Vittoria Alata” offerto dal Marchese di Mouzilly St.Mars nel 1907 per il vincitore del T.T.. Oggi viene assegnato al vincitore del Senior TT

Il trofeo della “Vittoria Alata”.Oggi viene assegnato al vincitore del Senior TT

QUANTI RECORD – Uscita dalla scena mondiale la Honda Agostini ripeteva altre tre volte l’exploit del doppio successo, ma anche se la MV Agusta era obiettivamente superiore alle monocilindriche inglesi che costituivano la maggioranza dello schieramento al Tourist Trophy, i successi ottenuti negli anni dal 1969 al 1972 non possono e non devono essere sottovalutati, in primis perché ottenuti sempre a medie altissime, record o molto vicine, e poi perché su un tracciato così atipico gli specialisti britannici sono sempre una brutta gatta da pelare. In questi cinque anni l’unica gara sfuggita a Giacomo Agostini è stata lo Junior TT 1971, quando la sua 3 cilindri lo abbandonava a metà del primo giro per noie alle valvole, lasciando così via libera ai piloti di casa, fra i quali il più pronto a cogliere la palla al balzo era Tony Jefferies con una Yamsel.

PARLOTTI – Poi, nel 1972, un fatale incidente costava la vita a Gilberto Parlotti; il pilota triestino era in quel momento in testa al mondiale 125 con la sua Morbidelli. Da questo tragico episodio nasceva nei piloti la consapevolezza che, pur con tutto il suo fascino, non si potevano obbligare i piloti a venire a correre al TT, come comportava la validità mondiale della manifestazione. Abbandonata dai grandi protagonisti la gara perdeva progressivamente il suo fascino e dal 1976 la prova inglese valida per il mondiale GP abbandonava l’isola di Man per traslocare a Silverstone. Sarà la fine di un’era.

Palmarés di Giacomo Agostini al TT

Anno    Junior TT    Senior TT    Moto
1965    3°    Rit.    MV Agusta
1966    1°    2°    MV Agusta
1967    2°    Rit.    MV Agusta
1968    1°    1°    MV Agusta
1969    1°    1°    MV Agusta
1970    1°    1°    MV Agusta
1971    Rit.    1°    MV Agusta
1972    1°    1°    MV Agusta

Per ben 65 volte Agostini ha inoltre realizzato quello che gli appassionati britannici chiamano “ton up lap” cioè il giro percorso ad una media superiore alle 100 miglia orarie! Quando il TT ha iniziato ad essere disertato dai grandi protagonisti del mondiale, cioè dal 1973, lo score di Agostini in questa particolare classifica era di gran lunga il migliore nella storia del TT, poiché l’avversario più vicino, il grande Mike Hailwood, lo seguiva con 48 giri. Confessiamo di non sapere se oggi il limite di Agostini sia stato superato: probabilmente la risposta è affermativa, ma bisogna tener presente, oltre agli ovvi progressi meccanici dei mezzi in gara, che una volta i piloti disputavano generalmente due/tre gare nell’intera Race Week, mentre i piloti di oggi, senza assolutamente niente togliere al loro valore, hanno a disposizione due gare Superbike, la Superstock, due gare Supersport, la Lightweight, qualcuno addirittura anche la Zero TT elettrica, cioè molte più possibilità di poter realizzare questo fantastico exploit.

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