6 Giugno 2011

Tourist Trophy Supersport Gara 1: vince Bruce Anstey dopo la tragedia di Derek Brien

Fuori Michael Dunlop e Donald

Dal lutto per la tragica scomparsa di Derek Brien al successo, l’ottavo personale al TT, di Bruce Anstey. Così si è aperta la giornata di lunedì 6 giugno all’Isola di Man con la prima gara della classe Supersport condizionata dal drammatico incidente nel corso del secondo giro di Derek Brien. Trentaquattrenne ex-vincitore al ManxGP, 13° lo scorso anno tra le 600cc e 9° al termine del primo giro del “Mountain Circuit”, Brien è stato vittima di un tremendo crash all’altezza di “Gorse Lea” dove ha perso la vita sul colpo. Tragica fatalità con i commissari che, doverosamente, hanno interrotto la corsa ripresa più tardi, proprio quando è arrivata la comunicazione della tragica scomparsa di Brien. Nel lutto per la terza grave perdita dell’edizione 2011 del TT dopo il fatale incidente dello scorso 1 giugno di Bill Currie e Kevin Morgan, la corsa è ripartita sulla distanza di 3 giri riammettendo i piloti in precedenza costretti al ritiro. Tra questi Michael Dunlop, fuori al primo via per un problema tecnico alla propria Yamaha R6 (con la quale vinse nel 2009), costretto alla resa anche al secondo start a “Ballig” per una caduta senza conseguenze quando si trovava al comando della classifica. Di certo non è stata una gara fortunata per la famiglia Dunlop, con Michael escluso dalla contesa insieme al fratello William (non partito per un problema al motore) e al cugino Sam Dunlop (caduto all’ultimo giro). Nonostante questa eccellente esclusione, la gara ha riservato altri colpi di scena a cominciare da Cameron Donald, leader grazie alla problematica sosta ai box di Gary Johnson, costretto al ritiro proprio negli ultimi kilometri in prossimità di “Kirk Michael” consegnando di fatto il successo a Bruce Anstey. Per il “Kiwi” si tratta del primo trionfo in questa edizione del TT, l’ottavo all’Isola di Man eguagliando nella classifica di tutti i tempi Phil Read, Ian Hutchinson, Jim Moodie e Chas Mortimer, spezzando un lungo digiuno che durava dal 2008 (vittoria di Gara 2 sempre tra le Supersport). Distanziato di 8 secondi dal pilota Padgett’s Honda ha concluso Keith Amor, 2° con la Honda privata targata KBMG, praticamente mai provata nel corso delle prove dove si è concentrato sulle 1000cc Superbike e Superstock prima dell’incidente rimediato nella giornata di mercoledì. A completare il podio Guy Martin, riammesso dopo la caduta del primo vita a “Creg-ny-Baa” passando la visita medica di controllo, deluso Gary Johnson che ha concluso al quarto posto dopo aver comandato la corsa prima di una lenta sosta ai box per il rifornimento posticipata rispetto a tutti gli altri protagonisti (Donald, Anstey, Martin, Amor). Con John McGuinness 5° sul traguardo con la seconda Padgett’s Honda, il nostro Stefano Bonetti con la sua Honda CBR 600RRha concluso 31° anche a seguito di una penalità di 30 secondi (eccesso di velocità in corsia box) con la possibilità di rifarsi nel tardo pomeriggio tra le Superstock con il via posticipato alle 18:30 locali. Cronaca di Gara Con Gara 1 della Supersport da disputarsi sulla distanza di 4 giri si apre la seconda giornata di gare all’Isola di Man con un bel sole a mitigare l’edizione 2011 del TT. Purtroppo per la rovinosa caduta nelle prove a “Keppel Gate” (salvato dall’air fence provvidenzialmente predisposto dai commissari a seguito del terribile crash di Donald del 2009) è costretto al definitivo forfait Ryan Farquhar: niente di rotto, ma tanto (e comprensibile) dolore alla schiena. Il dominatore del Road Racing 2010 non è l’unico a non prendere il via della contesa: fuori anche il portoghese Luis Carreira (sempre più protagonista delle corse su strada negli ultimi anni), parte in fondo al gruppo Adrian Archibald, niente da fare per William Dunlop, costretto al ritiro per un problema al motore alla propria Honda CBR 600RR preparata dal Wilson Craig Racing. Nonostante l’assenza di questi attesi protagonisti, alle 10:45 in punto prende il via Gara 1 della Supersport con John McGuinness (#1, Padgett’s Honda), Keith Amor (#2, KBMG Honda), Guy Martin (#3, Relentless Suzuki) e Cameron Donald (#4, Wilson Craig Racing Honda) in sequenza a prendere contatto con il Mountain Circuit. E’ proprio l’australiano a spiccare il miglior parziale al rilevamento di Glen Helen dove transita a 126.388 mph, 1 secondo di vantaggio su Michael Dunlop, 2 su Gary Johnson, a oltre 3″ McGuinness, Amor, Martin e Anstey con il nostro Stefano Bonetti che si ritrova in 30° posizione accusando già 20″6 di svantaggio dalla vetta. I piloti transitano a Ballaugh, al rilevamento della “Speed Trap” di Sulby (con una velocità massima di 270 km/h per Donald), ma è Michael Dunlop a prendere il comando a Ramsey con mezzo secondo di vantaggio sull’australiano. Dura poco la gioia del figlio dell’indimenticato Robert già vincitore tra le 600 nel 2009: viene segnalato fermo a “Gosseneck” per un problema tecnico (perdita d’olio dal radiatore), via libera per Donald che a “Bungalow” ha 9 secondi di margine su Johnson, 11 su Amor e Martin, a 15″ McGuinness. “Cam” chiude così il primo giro al comando vantando 13 secondi di vantaggio su Gary Johnson suo più diretto inseguitore, c’è Keith Amor al terzo posto (+ 14″95) seguito da John McGuinness (+ 19″88), Dan Kneen (+ 23″89) e Bruce Anstey (+ 25″55) con Wylie, Stewart, Brien e Lougher a completare la top-ten con Stefano Bonetti 29° che chiude il primo giro in 19’29″78 a 116.114 mph, 1 minuto e 30 secondi da recuperare dalla vetta. Così si può vedere manca Guy Martin, segnalato fuori gioco (e OK) a “Creg-ny-Baa”: il tabù-TT prosegue per il pilota di Kirmington. Fuori i fratelli Michael e William Dunlop, KO anche Guy Martin, i piloti ancora in gara hanno già iniziato il secondo giro con nessun cambiamento in classifica. Raggiunto il rilevamento di “Ramsey”, viene esposta la bandiera rossa: le prime informazioni parlano di un incidente a “Gorse Lea” con i commissari già in ricognizione a Glencrutchery Road e, come capita in questi casi, non si fa il nome del pilota coinvolto nell’incidente. Dopo una lunga sosta, la direzione gara decide di propendere per la formazione di una nuova corsa sulla distanza di tre giri alle 13:00 locali con la possibilità per i piloti ritirati di riprendere regolarmente il via. Buona notizia per Michael Dunlop, ma anche per Guy Martin che dopo l’incidente a “Creg-ny-Baa” passa la visita media di controllo e sarà regolarmente in sella alla Suzuki GSX-R 600 #3 di Relentless Suzuki by TAS. Comunicato anche il nuovo programma di attività della giornata: terminata la corsa della Supersport (il via alle 13:00) alle 14:45 il testimone passerà alle prove dei Sidecar, alle 16:15 del TT Zero, strade aperte fino alle 18:00 ed in conclusione alle 18:30 il via della Superstock. Alle 13:00 in punto si riparte, John McGuinnes con il #1 prende per primo il via con il riferimento di “Glen Helen” che premia Donald, leader per 17 centesimi su Michael Dunlop, a poco più di 1″ Anstey e Johnson, a 3″ McGuinness e Amor. A “Ballaugh” è Dunlop a passare in testa con un parziale di 132.920 mph, aumenta il proprio vantaggio tra “Ramsey” (+ 1″52), “Bungalow” (+ 0″22), “Cronk ny Mona” (+ 0″40) chiudendo in testa il primo dei tre giri previsti con un margine di 5 secondi su Donald, a seguire Johnson, Anstey, Martin, Amor, McGuinness con il nostro Stefano Bonetti 23° assoluto. Intanto, purtroppo, arriva la tragica notizia: Derek Brien, 34 anni, è morto a seguito del drammatico incidente a “Gorse Lea”. La corsa prosegue con McGuinness e Donald che anticipano la sosta ai box per il rifornimento, poco prima di un nuovo colpo di scena: Michael Dunlop, leader incontrastato fino a quel momento della contesa, cade a “Ballig”. Nessuna conseguenza fisica, tanta sfortuna consegnando così il comando a Gary Johnson (che deve rientrare per il pit stop) con 37 secondi di vantaggio su Donald, 41 su Anstey, a 43 Martin, a 44 Amor di poco davanti a Lougher e McGuinness. Johnson chiude il secondo giro in testa, ma rientra ai box per un vero e proprio “splash and go”: questo consente a Donald di riprendere il comando con 4 secondi su Anstey, 9 su Amor, Martin è a 10″ proprio davanti a Johnson che paga 14 secondi. Ha perso tanto tempo il pilota dell’East Coast Racing, per lui la lotta per la vittoria sembra ormai compromessa, non per Bruce Anstey che risulta leader al passaggio a “Ballaugh”. Dov’è finito Cameron Donald? E’ segnalato fuori gioco a “Kirk Michael”, che disdetta per il pilota australiano. La gara vede così Bruce Anstey in prima posizione a “Ramsey” con un margine di 7″4 su Keith Amor, 10″3 su Guy Martin, 14″3 su Gary Johnson, 17″9 su John McGuinness. Nel frattempo arriva la segnalazione che sempre a “Kirk Michael” Conor Cummins è costretto al ritiro (nessuna conseguenza fisica per il giovane pilota manxese, 9° al termine del secondo giro), poco più tardi è la volta di Sam Dunlop fermo a “Sulby”. Insomma, non fortunatissima la famiglia Dunlop in questa gara… Giunti all’epilogo della corsa, nessun cambiamento con Bruce Anstey che conquista la vittoria (l’ottava al TT eguagliando Rea, Hutchinson, Mortimer e Moodie) con 8 secondi di vantaggio su Keith Amor, 16 su Guy Martin, Gary Johnson vince la volata con John McGuinness per la quarta posizione. Il nostro Stefano Bonetti termina 31° complice un’infrazione al pit-stop aspettando la gara della Superstock in programma alle 18:30 locali. Isle of Man TT fuelled by Monster Energy Monster Energy Supersport, Classifica Gara 1 01- Bruce Anstey – Padgetts Motorcycles – Honda CBR 600RR – 54’40.01 (124.232 mph) 02- Keith Amor – KBMG Racing – Honda CBR 600RR – 54’48.40 (123.916 mph) 03- Guy Martin – Relentless Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 600 – 54’56.06 (123.628 mph) 04- Gary Johnson – East Coast Construction – Honda CBR 600RR – 54’57.24 (123.584 mph) 05- John McGuinness – Padgetts Motorcycles – Honda CBR 600RR – 54’58.45 (123.538 mph) 06- Dan Kneen – Marks Bloom Racing – Yamaha YZF R6 – 55’15.52 (122.902 mph) 07- Ian Lougher – Blackhorse Kawasaki Motors UK – Kawasaki ZX-6R – 56’10.74 (120.888 mph) 08- Ben Wylie – Ben Wylie Racing – Yamaha YZF R6 – 57’00.33 (119.136 mph) 09- Ian Mackman – Kemtile Racing – Triumph Daytona 675 – 57’16.07 (118.590 mph) 10- Daniel Stewart – Wilcock Consulting – Honda CBR 600RR – 57’25.17 (118.277 mph) 11- Mark Buckley – Energy Armor Racing – Kawasaki ZX-6R – 57’27.89 (118.184 mph) 12- James Hillier – Bournemouth Kawasaki Racing – Kawasaki ZX-6R – 57’28.57 (118.160 mph) 13- Roy Richardson – Barnes Racing – Yamaha YZF R6 – 57’29.83 (118.117 mph) 14- Adrian Archibald – AMA Racing Team – Yamaha YZF R6 – 57’42.84 (117.673 mph) 15- Robert Barber – PRB Racing – Suzuki GSX-R 600 – 57’44.35 (117.622 mph) 16- Roger Maher – Slick Performance – Yamaha YZF R6 – 57’56.04 (117.227 mph) 17- Russ Mountford – Northpoint Racing – Yamaha YZF R6 – 58’05.71 (116.901 mph) 18- Simon Fulton – Fulton Racing – Yamaha YZF R6 – 58’05.84 (116.897 mph) 19- Jim Hodson – Al Gibbon Pete Beale – Yamaha YZF R6 – 58’06.01 (116.891 mph) 20- Paul Owen – Team #98 – Yamaha YZF R6 – 58’16.34 (116.546 mph) 21- Michael Russell – Top Gun Racing – Honda CBR 600RR – 58’27.21 (116.185 mph) 22- Ian Pattinson – Merlin Sidecars – Yamaha YZF R6 – 58’29.06 (116.123 mph) 23- Robert Wilson – Stoddart Racing – Kawasaki ZX-6R – 58’34.81 (115.934 mph) 24- Ivan Lintin – Ivan Lintin Racing – Suzuki GSX-R 600 – 58’37.46 (115.846 mph) 25- Dean Harrison – Bell Yamaha – Yamaha YZF R6 – 58’38.23 (115.821 mph) 26- Daniel Hegarty – Crosslane Garage – Kawasaki ZX-6R – 58’47.97 (115.501 mph) 27- Daniel Cooper – Centurian Racing – Triumph Daytona 675 – 58’57.88 (115.177 mph) 28- David Hewson – Ch’Ien Acupuncture Clinic – Yamaha YZF R6 – 58’59.51 (115.124 mph) 29- Bill Callister – Kaka Racing – Yamaha YZF R6 – 59’02.63 (115.023 mph) 30- Scott Wilson – Diamond H Servlite – Yamaha YZF R6 – 59’02.99 (115.011 mph) 31- Stefano Bonetti – Speed Motor – Honda CBR 600RR – 59’09.87 (114.788 mph) 32- Paul Shoesmith – Ice Valley Motorrad – Yamaha YZF R6 – 59’14.36 (114.643 mph) 33- Brandon Cretu – HEL Performance – Yamaha YZF R6 – 59’19.95 (114.463 mph) 34- Gary Carswell – Carswell Racing – Kawasaki ZX-6R – 59’24.83 (114.307 mph) 35- Mark Miller – TC Racing – Honda CBR 600RR – 59’36.63 (113.930 mph) 36- Herve Gantner – Rhino Universal – Honda CBR 600RR – 59’37.49 (113.902 mph) 37- Maria Costello – CMS Costello Racing – Yamaha YZF R6 – 1h00’24.51 (112.425 mph) 38- David Madsen Mygdal – Quayside Tyre – Yamaha YZF R6 – 1h00’31.03 (112.223 mph) 39- Lee Vernon – Vernon Racing – Triumph Daytona 675 – 1h03’05.33 (107.648 mph) 40- Allan Brew – Mike and Dawn Jacobs – Kawasaki ZX-6R – 1h03’52.65 (106.319 mph)

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