21 Giugno 2013

Tourist Trophy: si sono svolti i funerali del compianto Yoshinari Matsushita

1.500 persone presenti a Saitama

Si sono svolti nella giornata di ieri a Saitama i funerali del compianto Yoshinari Matsushita, 43enne motociclista giapponese (pilota, tester, giornalista) tragicamente scomparso lo scorso 26 maggio a seguito di una caduta a “Ballacrye” nel corso della prima giornata di prove del Tourist Trophy 2013 all’Isola di Man. Sin dalla veglia funebre di mercoledì oltre 1.500 persone tra colleghi piloti, addetti ai lavori ed appassionati hanno reso omaggio a “Yoshi” presso la Yasuragi Minami-Urawa Hall di Saitama, ambasciatore delle corse su strada in Giappone, ma anche apprezzato giornalista nelle più rinomate riviste del settore in madrepatria. Yoshinari Matsushita Nei giorni scorsi inoltre Chieko Matsushita, moglie di Yoshinari, ha scritto questa lettera che racconta il sogno di Matsushita ed il messaggio che ha sempre voluto trasmettere in questi anni. “Cari amici e sostenitori di Matsu Innanzitutto, desidero scusarmi di cuore a tutti colori che hanno supportato in questi anni Yoshinari Matsushita a concretizzare il proprio sogno di correre al TT per questo sfortunato epilogo. Ha sempre desiderato di correre al TT, è sempre stato questo il suo obiettivo: per questo voglio ringraziarvi perchè per quattro anni ha avuto modo di prender parte al TT. A tutti voi va il mio più sincero ringraziamento. Penso che Yoshi oggi sia deluso per non aver potuto terminare il TT quest’anno, per questo, ne sono certa, la sua volontà è di scusarsi con ognuno di voi per non aver portato a termine questo traguardo. Sono convinta che Matsu in questi anni si sia sentito a casa all’Isola di Man, tutti nel paddock lo hanno accolto come in famiglia. Mi ha sempre detto che l’Isola di Man è qualcosa di fantastico, immersa nella natura, con un clima favorevole ed un luogo meraviglioso per salire in sella ad una moto. Quando ho assistito per la prima volta al TT sono rimasta impressionata dalla velocità delle moto: sinceramente mi ero chiesta come si potesse disputare una simile gara così pericolosa, ma l’atmosfera che si respirava, la cordialità di tutta la gente ha reso unico poter assistere all’evento. Di questo devo ringraziare Matsu per avermi permesso di assistere, insieme a nostro figlio, al TT. Matsu diceva sempre che è sempre meglio accettare una sfida per non avere mai rimpianti nella vita, perchè non si sa mai quando si muore. Per questo, anche se non era poi più così tanto giovane, ha voluto correre in questi anni: il suo desiderio è sempre stato quello di trasmettere agli altri il messaggio ed il desiderio di voler realizzare i propri sogni. Mi sono opposta a questa sua volontà di correre al TT, ma ne comprendevo le sue ragioni: sarebbe bello ora che tutte le persone alle quali Yoshinari ha trasmesso questa sua volontà potessero continuare il loro sogno di correre in moto. A nome di Matsu, desidero ringraziare dal profondo del mio cuore tutte le persone che gli sono state vicine in questi anni e lo hanno aiutato ad inseguire questo sogno“.

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