5 Settembre 2012

Road Racing: Farquhar parla del suo ritiro, saluterà il motociclismo con un giro d’onore

Farquhar lascia il motociclismo

Non tornerà indietro sulla propria decisione di appendere il casco al chiodo. Ryan Farquhar, devastato dalla tragedia di suo zio Trevor Ferguson scomparso nel corso della gara riservata alle SuperTwins del Manx Grand Prix 2012, ha confermato ufficialmente la propria intenzione di ritirarsi in un comunicato stampa, dove ha spiegato nel dettaglio le sensazioni vissute in questi giorni e le ragioni di questo suo disimpegno dal motociclismo. “Per me le corse non saranno più la stessa cosa di un tempo“, spiega Farquhar, 199 vittorie nell’Irish Road Racing, in trionfo quest’anno tra le SuperTwins al TT, North West 200 e Ulster Grand Prix. “Sono distrutto dalla tragedia del Manx Grand Prix, per questo ho deciso di ritirarmi con effetto immediato. Perder mio zio Trevor è stato qualcosa che mi ha colpito nel profondo: è stato lui a farmi esordire in sella ad una moto, non ha mai mancato di seguirmi in questi anni ed è stato tra i più importanti sostenitori dei miei progetti e della carriera da pilota. Al Manx GP c’era stata la possibilità di farlo correre con la mia Kawasaki ER6 SuperTwin: non avrei mai dato la mia moto a nessun altro se non a lui, ma mai avrei immaginato di assistere ad una simile tragedia. Dopo la mia vittoria tra le Classic nella mattinata, stavo seguendo la gara della SuperTwins con Nigel e Trevor nelle prime due posizioni in sella alle mie moto. Poteva esser una giornata memorabile, tra le più belle della mia vita, invece è stata una tragedia. Ryan Farquhar ha vinto la sua ultima gara disputata, il Manx GP Formula Classic 500cc con una Paton Per questo non ho pensato ad altro se non a lasciare le corse. Non voglio che mia moglie Karen e le mie due figlie vivano qualcosa di simile. Mi sarebbe piaciuto vincere 200 gare nell’Irish Road Racing, 100 a Scarborough a fine settembre ed eguagliare il record di 11 vittorie di Bob Heath al Manx Grand Prix, ma non cambierò idea. Il motociclismo ha sempre fatto parte della mia vita, l’intento è di continuare a seguire Jamie (Hamilton) nel 2013, ma è ancora presto per parlare di quale sarà il futuro del mio team KMR Kawasaki. Avrei preferito non ritirarmi in circostanze simili, saluterò tutti a Scarborough e poi deciderò cosa fare nei prossimi anni.” Proprio a Scarborough, in occasione della “Gold Cup” in programma il 22-23 settembre prossimi, “Flying Ryan” saluterà il motociclismo percorrendo un giro dell’Oliver’s Mount in sella ad una delle sue Kawasaki, ricevendo un meritatissimo abbraccio del pubblico per quello che ha dato in oltre 15 anni di presenza nel Road Racing.

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