2 Luglio 2018

Valentino Rossi-Andrea Dovizioso, muro contro muro sul pasticcio olandese

Valentino Rossi perde il podio di Assen per una manovra azzardata di Andrea Dovizioso nel finale. Ma la Yamaha deve lavorare ancora sulla ECU per puntare alla vittoria

Doveva essere una gara da podio facile per Valentino Rossi, ma anche su un circuito favorevole come Assen la M1 è stata frenata dai ritardi sulla centralina unica Magneti Marelli. Un brutto segnale in vista del GP del Sachsenring, pista favorevole alle Honda, e dove i tecnici di Iwata non saranno ancora in grado di apportare aggiornamenti in materia. Per sperare in un passo avanti si dovrà attendere il test del post Brno dopo la pausa estiva. Potrebbe essere l’ultima occasione giusta per dare una spinta decisiva alle Yamaha e puntare su un finale di stagione quantomeno più competitivo.

ACCELERAZIONE IN TILT – La vittoria manca da oltre un anno e neppure la Cattedrale della MotoGP ha riservato sorprese agli uomini Yamaha. “Abbiamo ancora degli svantaggi nell’accelerazione – ha sottolineato Valentino Rossi -. Abbiamo un lavoro da fare che non può essere negato. Spero che potremo migliorare ancora la moto. La stagione è ancora lunga, abbiamo undici gare davanti a noi, ma quando si tratta di accelerazione dobbiamo fare progressi se vogliamo avere voce in capitolo nella vittoria“. La ciclistica della M1 è ottimale, è una moto facile da guidare e agile nei cambi di direzione, ma in quei segmenti dove interviene l’elettronica si formano delle lacune insormontabili e il vantaggio della concorrenza fa sentire tutto il suo peso: “La M1 è ancora una buona moto da guidare, molto stabile in frenata, ma spero in Giappone continuino a lavorare. Se riusciamo a migliorare possiamo vincere ancora nella parte finale della stagione, ma non sarà facile“.

IL PASTICCIO CON DOVIZIOSO – A rendere più complicato il week-end di Assen è arrivato il sorpasso “poco intelligente” di Andrea Dovizioso nelle fasi finali di gara. I due italiani erano in lotta per il podio, dopo quella manovra entrambi hanno dovuto cedere il passo ai tre spagnoli. Il Dottore era nel gruppo di testa fino all’inizio del penultimo giro, ha passato il forlivese al secondo posto nella chicane finale, ma il pilota della Ducati si è affiancato a lui nella curva 1. Entrambi sono finiti larghi, con Dovizioso che aveva appena concluso la curva e Rossi, sulla linea esterna, costretto a passare attraverso l’area di fuga. Il pesarese è scivolato in sesta piazza riuscendo a recuperare una sola posizione a spese di Crutchlow prima della fine della gara. “Sono un po’ triste perché penso che sarei potuto arrivare sul podio, ma alla fine sono arrivato quinto”, ha riassunto il campione di Tavullia. “Ho provato ad attaccare, a due giri dalla fine ero in una buona posizione e avevo il potenziale per il podio. Ma Dovizioso ha cercato di superarmi nella prima curva, ero molto forte in frenata e purtroppo è arrivato troppo veloce e ho dovuto uscire dalla pista. Per me è stato strategicamente poco intelligente, perché io e Dovi saremmo arrivati ​​secondo e terzo e così abbiamo perso molto, siamo arrivati ​​quarto e quinto. È un peccato, ma è così“.

LA RISPOSTA DEL DOVI – Al termine della gara Andrea e Vale hanno cercato di chiarirsi ma ognuno è rimasto sulle sue posizioni. Il pilota Ducati ha detto di comprendere il fastidio di Rossi quando ha perso il podio, ma ritiene anche che il pilota della Yamaha abbia fatto un errore a sfidarlo sulla linea esterna della curva 1. “Se mi metto nella situazione di Valentino posso capire perché era sicuro in quella posizione, ma non ho fatto qualcosa oltre il limite. Penso che abbia preso una decisione sbagliata… Lui era all’esterno e quando dentro c’è uno dei più forti, penso che sia una cattiva idea alla fine della gara. Questo è quello che è successo, mi dispiace per lui ma questa è la realtà. In quel momento entrambi i piloti, vorremmo uscire di fronte alla curva 1, ma lui era fuori, quindi ho controllato il freno. Non ho fatto qualcosa di pazzo e sono rimasto in pista“. Fine della storia.

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1 commento

  1. marcogurrier_911 ha detto:

    Ricordiamo che senza il 93 a marcare differenza ci sarebbero tre Yamaha davanti a tutti.
    La moto a me sembra più che altro lenta in velocità di punta, la Marelli come si sa è uguale per tutti e questa M1 ha tanti punti di forza…