5 Dicembre 2018

Penalità, ripartenze ed altro: le novità dalla MotoGP Grand Prix Commission

La Grand Prix Commission ha comunicato alcune novità per MotoGP, Moto2 e Moto3 in materia di gomme, penalità, ripartenze in caso di gara interrotta e molto altro. Ecco di che si tratta.

La stagione è ormai conclusa e siamo entrati nella pausa invernale, ma si lavora ancora in vista della prossima stagione: nei giorni scorsi la Grand Prix Commission si è riunita a Madrid per approvare alcune novità sportive, tecniche e disciplinari, effettive a partire dal campionato 2019. Ecco nello specifico di che si tratta.

Cominciamo con le regole sportive. In passato venivano assegnati punti alla fine della gara ai piloti che tagliavano il traguardo a contatto con la propria moto e non quelli che, per incidenti, riuscivano a chiudere la gara ma separati dalla propria moto (ricordiamo quanto successo a Bendsneyder nel 2017 ad Assen). Non sarà più così: in futuro infatti chi incapperà in questo genere di errori comparirà in classifica, segnando il tempo finale in base alla parte del pilota o della moto che taglierà il traguardo per prima. Si passa poi ai sostituti per infortuni dei piloti ufficiali: spesso i team Moto2 e Moto3 hanno attinto da altri campionati, come per esempio il CEV. Le presenze dei sostituti negli altri campionati non conteranno più come giorni di test e potranno avere luogo nei 14 giorni che precedono la tappa mondiale nello stesso tracciato.

Quest’anno poi non è mancata la ripartenza dopo una gara interrotta per vari motivi. C’è un chiarimento soprattutto per quanto riguarda i piloti che possono nuovamente tornare in azione dopo un incidente: oltre a chi stava svolgendo regolarmente la gara, saranno al via anche quelli che stavano cercando di riparare la moto, di tornare in pista o di rientrare in pit lane, rientrando nella categoria ‘attivi’ e ‘in competizione’. Saranno comunque i FIM MotoGP Stewards a giudicare caso per caso, senza possibilità di appello. Ridotto poi il tempo per comunicare le penalità inflitte in caso di sorpassi in regime di bandiera gialla o qualsiasi altra infrazione: l’informazione verrà comunicata al pilota nei successivi tre giri (e non più cinque).

Non sarà poi permesso accendere il motore all’interno del box, ma solamente in pit lane. Verranno poi introdotti nuovi riconoscimenti, ovvero quello del “Record sul Giro di tutti i tempi” (il miglior giro della storia su quel dato tracciato, includendo tutte le sessioni del Gran Premio) e del “Miglior Giro in Gara” (il tempo più rapido della storia durante una competizione). Arrivano nuovi cambiamenti poi per quanto riguarda le squadre che perdono le concessioni in MotoGP: i tester non potranno più provare su qualsiasi tracciato, ma ne dovranno essere indicati solo tre dai costruttori.

Tocca ora ai regolamenti tecnici. Ci saranno novità in Moto2, visto il cambio di motore da Honda a Triumph, ma questi cambi verranno resi noti solo successivamente. Si sa di più invece in materia di gomme: in MotoGP saranno disponibili un maggior numero di gomme, passando da 11 a 13 (sei anteriori, sette posteriori). In Moto3 e Moto2 invece non c’è un tetto massimo in questi casi, ma il minimo non dovrà scendere sotto i quattro set di gomme da pioggia per pilota.

Infine, ecco le novità disciplinari, con la lista delle penalità non soggette ad appello che viene aggiornata. Queste sanzioni sono soprattutto quelle che vengono assegnate ai piloti nel corso di una gara, come un cambio di posizione o un ride through, a volte sostituite da un’aggiunta di qualche secondo al tempo finale se non c’è la possibilità di scontare la penalità. Cambiano le regole: in caso di penalità di tempo assegnata per una sanzione non appellabile, anche questa penalità non sarà più soggetta ad appello.

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