24 Aprile 2014

Moto2: news e curiosità alla vigilia del GP d’Argentina

Assente Herrin, ritorna da wild card Sebastian Porto

Dopo Losail e Austin, il Mondiale Moto2 fa tappa all’Autodromo Termas de Rio Hondo (Argentina) per il terzo round della stagione 2014. Circuito nuovo, tante novità per la “middle class” a cominciare da un’assenza importante e da un ritorno prestigioso in qualità di wild card… Frattura alla clavicola, fuori gioco Josh Herrin Tra i “rookie” più attesi della stagione 2014, Josh Herrin, Campione AMA Superbike in carica, sarà costretto a saltare il Gran Premio di Argentina in seguito alla frattura della clavicola in due punti rimediata per una caduta in allenamento con il Supermotard. Già sotto i ferri nella giornata di lunedì, il talentuoso pilota americano già vincitore della 200 miglia di Daytona spera di rientrare a Jerez. Per il GP d’Argentina l’AirAsia Caterham Moto Racing Team ha deciso di non trovare un sostituto dell’infortunato Herrin, schierando una sola Caterham-Suter per Johann Zarco. Sebastian Porto torna da wild card Se mancherà all’appello Josh Herrin, il Gran Premio d’Argentina segna l’eccezionale ritorno nel Motomondiale in qualità di wild card di Sebastian Porto, vice-Campione del Mondo 250cc 2004 alle spalle di Dani Pedrosa, ritiratosi dall’attività agonistica nel 2006 salvo ripensarci lo scorso anno. Il pilota argentino, 35 anni compiuti, aveva esordito proprio in Argentina sul circuito di Buenos Aires da wild card nel Mondiale 125cc 1994. Passato successivamente alla quarto di litro dove ha corso con Aprilia (anche del top team Aspar), Yamaha e Honda (con i colori Repsol e Telefonica del team di Alberto Puig), in carriera Porto si è aggiudicato 7 vittorie, 19 podi e 12 pole position. Tornato alle competizioni lo scorso anno laureandosi Campione Argentino Supersport in sella ad una Yamaha R6, successivamente il nativo di Rafaela ha trovato l’intesa con il TSR Motorsport per i conclusivi due eventi del CEV Moto2 2013 (sul podio nell’ultimo round a Jerez) e per tutta la stagione 2014, comprese diverse wild card mondiali. A Termas de Rio Hondo Sebastian Porto correrà con una KALEX preparata sempre dal TSR Motorsport, per l’occasione iscritta sotto le insegne del “Team Argentina” patrocinato proprio dall’Autodromo Termas de Rio Hondo. Sebastian Porto torna da wild card Sfuma la wild card per Ezequiel Iturrioz Se Sebastian Porto ha ottenuto il lasciapassare per correre da wild card il Gran Premio a Termas de Rio Hondo, è sfumata in questi giorni questa opportunità per il connazionale Ezequiel Iturrioz, abitualmente impegnato nel CEV Moto2 con una Suter MMX2 del PL Racing, conosciuto nel Motomondiale per aver disputato gli ultimi round 2013 con la KALEX del team Blusens Avintia a partire dal round di Misano in sostituzione di Toni Elias, passato al Mondiale Superbike. Laureatosi per due volte Campione argentino e latinoamericano Supermotard (nel 2011 in trionfo nella finale in prova unica disputatasi in Colombia), nel 2012 Iturrioz si era trasferito in Spagna per correre nel CEV Moto2 con una AJR del team MR Griful, formazione che, nel recente passato, aveva lanciato nel motociclismo che conta Jordi Torres. Originariamente Iturrioz aveva ricevuto il via libera per correre in Argentina, ma sono sorti problemi imprevisti proprio nelle ultime settimane. “Sono davvero molto dispiaciuto perchè ho fatto davvero di tutto per prender parte a questo Gran Premio“, ha dichiarato Ezequiel Iturrioz. “Desidero tuttavia ringraziare chi mi è stato vicino in queste settimane: è un momento difficile, ma guardo avanti“. Tito Rabat e Nico Terol con i riferimenti dei Test 2013 Oltre a Sebastian Porto, nel Mondiale Moto2 ci sono due piloti che hanno avuto l’opportunità di conoscere con largo anticipo le peculiarità dell’Autodromo Termas de Rio Hondo: il capoclassifica di campionato Tito Rabat e Nico Terol. I due piloti iberici avevano preso parte lo scorso anno ai Test organizzati nel mese di luglio per le classi MotoGP e Moto2, viaggiando sostanzialmente sugli stessi tempi: 1’48″592 per Tito Rabat (all’epoca con la KALEX del Pons Racing), 1’48″727 per Nico Terol (Suter Aspar), entrambi mostratisi soddisfatti del layout del tracciato. “Il circuito mi piace parecchio“, aveva fatto sapere Tito Rabat. “Ci sono curve veloci, altre più lente, un buon compromesso per offrire gare spettacolari. Il circuito a mio avviso è promosso, così come sono rimasto sorpreso dal pubblico: si respira davvero una grande passione, nonostante sia stato un test c’era davvero tanta gente!“. Dello stesso avviso Nico Terol: “E’ stata un’esperienza positiva, il circuito è ben fatto, l’unico appunto è che non c’era proprio grip: penso che nel weekend di gara sarà diverso con le tre classi del Motomondiale in pista“. Nico Terol in azione a Rio Hondo lo scorso anno Alejandro Marinelarena verso il rientro Sfortunato protagonista di un brutto incidente lo scorso 27 febbraio nel corso di un Test privato con la Tech 3 Mistral 610 sul circuito di Le Castellet, Alejandro “Alex” Marinelarena in questi giorni ha iniziato la riabilitazione per tornare quanto prima in sella. Rimasto per qualche giorno in coma farmacologico per le lesioni alla testa (Marinelarena ha perso subito conoscenza), Alejandro presso la Clinica de Navarra sta proseguendo il programma di recupero, anche se resta tuttora incerta la data del rientro. “Quando mi sono svegliato, ho visto che il mio braccio era messo male e ho intuito, ovviamente, di aver avuto un incidente, ma ho immaginato che fosse successo solo uno o due giorni prima“, ha spiegato in un’intervista al sito web ufficiale della MotoGP il vice-Campione CEV Moto2 in carica. “Quando invece mi hanno detto che risaliva a 20 giorni, sono rimasto scioccato. ‘E’ stato così terribile?’ Chiesi. Poi mi hanno spiegato tutto, diversi medici sono venuti a trovarmi; ho cominciato a capire quello che era successo, non deve esser stato facile per la mia famiglia e le persone della mia squadra. Quando ho avuto l’incidente, c’era molta preoccupazione sulle lesioni alla testa. L’impatto che ho avuto è stato così forte che ho perso conoscenza. Le ferite alla testa erano le più preoccupanti. Da quando sono tornato a casa, ho potuto recuperare e riposare meglio e sto seguendo un programma di riabilitazione. Stiamo concentrandoci in particolare sul tema dell’equilibrio. Inoltre sto usando uno strumento speciale per aiutare le ossa fratturate a rimettersi insieme e sto facendo anche esercizi per la spalla per ottenere più movimento. Il mio obiettivo? Tornare presto in sella e coronare il mio sogno di correre nel Motomondiale“. In sostituzione di Alejandro Marinelarena il Team Tech 3 ha ingaggiato Ricky Cardus, per anni al via del Mondiale Moto2, attualmente impegnato nel CEV Moto2 con una Speed Up del Boe 41 Motorsport di Aleix Espargaro. Maverick Vinales da record Un predestinato. Al suo secondo gettone di presenza nel Mondiale Moto2, Maverick Vinales si è aggiudicato la vittoria al Circuit of the Americas di Austin: un record assoluto per la rinnovata “middle class”, avvicinando precedenti similari di piloti in grado di vincere in 250cc all’esordio (Manuel Poggiali nel 2003 a Suzuka, Dani Pedrosa nel 2004 a Welkom). Per “Mack” si tratta uno dei tanti record personali in una carriera davvero invidiabile, dove ha finora vinto tutto quello che c’era da vincere nei trofei promozional-propedeutici della penisola iberica (Copa RACC 50cc, Copa Metrakit Open 50cc, Metrakit MiniGP dove è stato campione spagnolo, internazionale e mondiale), titolo nel CEV ed Europeo 125 GP 2010, vittoria alla quarta presenza nel Mondiale 125cc 2011 a Le Mans, Campione del Mondo Moto3 lo scorso anno. Doveroso sottolineare che Vinales ad Austin si è aggiudicato la vittoria a 19 anni e 91 giorni, secondo pilota più giovane a centrare un’affermazione in Moto2 dopo Marc Marquez (a 18 anni e 87 giorni). Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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