10 Agosto 2012

Rossi torna in Yamaha, il 15 agosto 2010 l’annuncio del divorzio

Oggi è il "Rossi Day", come a ferragosto del 2010

Dovrebbe (condizionale d’obbligo considerate le ultime evoluzioni del caso) esser più soltanto questione di ore. In mattinata la Ducati annuncerà la separazione con Valentino Rossi al termine del contratto vigente a scadenza 31 dicembre 2012, con il 9 volte Campione del Mondo destinato ad un “clamoroso” ritorno in Yamaha. L’annuncio, atteso originariamente per mercoledì 15 agosto, riproporrà la stessa prassi (a posizioni invertite) del 2010: un primo comunicato sarà emesso dalla casa di Borgo Panigale, seguirà a minuti l’ufficialità da parte della Yamaha. Risulta pertanto scontato riallacciarsi alla giornata di domenica 15 agosto 2010, con l’annuncio del divorzio tra Valentino Rossi e la Yamaha (dato per certo da almeno un paio di mesi) arrivato alle 18:00 in punto e dall’intestazione” “Yamaha and Valentino to part company at end of 2010”. “Yamaha Motor Co., Ltd. desidera annunciare che la partnership tra Valentino Rossi e la Yamaha terminerà al termine di questa stagione, quando Valentino percorrerà una nuova sfida. Yamaha e Valentino hanno trascorso insieme 7 fantastiche stagioni durante le quali sono stati vinti insieme quattro titoli mondiali MotoGP. Valentino è stato una parte importante nella storia di Yamaha e lo sarà per sempre. Yamaha è grata per il contributo di Valentino nei successi sportivi degli ultimi sette anni e desidera augurargli il miglior futuro possibile. Yamaha garantirà a Valentino tutti gli sforzi per le ultime 8 gare stagionali per concludere al meglio questa lunga e vincente avventura.” In allegato, oltre ad una dichiarazione di Lin Jarvis (“Il contributo di Valentino è stato indispensabile per rendere la Yamaha YZR M1 la “moto di riferimento” della MotoGP“), non è mancata persino una lettera scritta da Valentino Rossi, con alcuni passaggi significativi che oggi sono destinati a tornar d’attualità. “E’ molto difficile spiegare in poche parole cos’è stato il mio rapporto con la Yamaha in questi 7 anni. Tante cose sono cambiate da quel lontano 2004, ma soprattutto è cambiata lei, la mia M1. All’epoca era una povera MotoGP da metà schieramento, derisa da buona parte dei piloti e degli addetti ai lavori. Adesso dopo averla aiutata a crescere e a migliorarsi la vedi lì, sorridente nel suo box, corteggiata e ammirata, trattata insomma come la prima della classe. La lista delle persone che hanno reso possibile questa trasformazione è lunghissima, ma io vorrei soprattutto ringraziare Masao Furusawa, Nakajima ed il “mio” Atsumi in nome di tutti gli ingegneri giapponesi che hanno lavorato duro per cambiare faccia alla “nostra” M1. J.Burgess e tutti i ragazzi della mia squadra che l’hanno accudita con amore sulle piste di tutto il mondo, e anche tutti i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato nel team Yamaha in questi anni. Adesso però è arrivato il momento di trovare nuove sfide, il mio lavoro qua è finito. Purtroppo anche le più belle storie d’amore finiscono, ma ti lasciano un sacco di bei ricordi, tanti momenti paragonabili a quel primo bacio che ci siamo dati sull’erba di Welkom, dove lei mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto “Ti Amo”. Alle 18:30 seguì, nonostante una precedente “gaffe” delle 15:00 (il sito internet ufficiale riportava già l’intestazione “Rossi is Red”…), l’atteso comunicato stampa Ducati. “Ducati e Valentino Rossi hanno raggiunto un accordo che vedrà, per i prossimi due anni, il nove volte Campione del Mondo vestire i colori del Ducati Marlboro Team alla guida della “Rossa di Borgo Panigale”. L’arrivo di Valentino in Ducati apre un nuovo eccitante capitolo della storia sportiva della Casa italiana e del Motomondiale. L’opportunità di avere tra le proprie fila un pilota dalle straordinarie qualità umane e tecniche come Rossi è considerata da Ducati un grandissimo valore aggiunto per l’intero progetto MotoGP.” Nel medesimo comunicato, il Presidente di DMH Gabriele Del Torchio parlava di Rossi e Ducati come “Un binomio d’eccellenza nel panorama motociclistico mondiale, coerente con la nostra caratteristica di azienda italiana, portabandiera dei valori del “made in Italy” che trovano nella tecnologia, nel design e nella sportività gli elementi distintivi e la chiave del successo“, mentre Filippo Preziosi assicurava che “nel momento in cui Rossi salirà sulla Ducati potremo analizzare liberamente ogni dettaglio tecnico per sviluppare una moto sempre migliore che possa permettergli di esprimere il suo straordinario talento. Poter lavorare con lui rappresenta quanto di più stimolante ogni tecnico possa sperare“. Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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