16 Ottobre 2011

MotoGP Phillip Island Gara: Stoner vince ed è Campione 2011

Secondo titolo in carriera, Dovi e Sic sul podio

Welcome to the Stoner Age. Con Jorge Lorenzo KO, nel giorno del suo 26° compleanno, nella “sua” Phillip Island, Casey Stoner conquista la vittoria e, soprattutto, il secondo titolo mondiale nella classe regina. Sul tetto del mondo nel 2007 con Ducati, oggi l’australiano bissa questo trionfo con la Honda, terzo nella storia della top class a riuscirci con due differenti case costruttrici dopo nomi leggendari del calibro di Giacomo Agostini, Eddie Lawson e Valentino Rossi. Nonostante l’uscita di scena del suo unico avversario Jorge Lorenzo (operazione in vista nelle prossime ore per la lesione alla prima falange dell’anulare della mano sinistra) e la pioggia comparsa a tre giri dall’esposizione della bandiera a scacchi, Stoner ha voluto onorare l’impegno a “Casey’s Island” a suo modo: prendendo tutto quello che c’era sul banco. Vittoria, pole position, giro più veloce, gara condotta dal primo all’ultimo giro, leadership in ogni turno di prove libere: in gergo motoristico si chiama “Grand Chelem”, un’impresa che sembra ormai la consuetudine per il bi-Campione del Mondo.

Consegnando alla Honda i titoli piloti e costruttori con due gare d’anticipo interrompendo un digiuno lungo 5 anni, Stoner chiude l’era 800cc della MotoGP con la festa più bella e la possibilità, con due gare ancora da disputarsi, di arricchire il bottino stagionale di 9 vittorie, 15 podi e 11 pole position. Numeri semplicemente straordinari per un’odierna prestazione altrettanto sensazionale, come dimostra il monumentale vantaggio acquisito sugli altri tre “Hondisti”, si fa per dire, alle sue spalle.

Il primo della lista risponde al nome di Marco Simoncelli, tornato sul podio dopo Brno, abile a chiudere in seconda posizione vincendo il duello con Andrea Dovizioso, in rimonta negli ultimi giri grazie a quello scroscio di pioggia che ha tratto in inganno Alvaro Bautista, Karel Abraham, Hiroshi Aoyama e Cal Crutchlow volati a terra. Con soli 14 piloti al via (assenti per infortunio Lorenzo, Spies e Cudlin), 9 sul traguardo, non c’è stata alcuna soddisfazione per Dani Pedrosa, 4°, nè tantomeno per la Ducati: Valentino Rossi è scivolato al 14° giro nel tentativo di passare Alvaro Bautista. Si salva soltanto Randy De Puniet, 6° nonostante un “dritto” a metà gara, mentre Nicky Hayden sconta il “cambio moto” in corsia box a 3 giri dal termine perdendo una quinta posizione ampiamente alla portata. Un disastro nel giorno del trionfo del grande “ex”: Casey Stoner è Campione del Mondo MotoGP 2011.

Cronaca di Gara

Non ci sono Damian Cudlin, Ben Spies e, soprattutto, Jorge Lorenzo, si parte in 14 con Phillip Island pronta a celebrare la grande festa di Casey Stoner. Allo spegnimento del semaforo non si fa trovar pronto Cal Crutchlow che spegne il motore, tutto risolto e prende il via la terz’ultima prova della stagione 2011. Stoner prende subito il comando su Nicky Hayden 2° a sorpresa davanti a Marco Simoncelli, Dovizioso, Bautista, Pedrosa, Rossi, Capirossi, via via tutti gli altri. Gruppo molto compatto, almeno per 3 curve: Casey Stoner senza particolari problemi chiude il primo giro in testa con 979 mdi vantaggio su Nicky Hayden, cambia nulla alle loro spalle, il primo sorpasso lo subisce proprio il “Kentucky Kid” al secondo giro in pieno curvone “Swan” a vantaggio di Marco Simoncelli.

Al terzo giro Stoner è già in fuga con 3″2 (!) su Simoncelli, Hayden, Dovizioso, Bautista e Pedrosa, non sembra tenere questo passo Rossi che resta in settima posizione. Mentre Dovizioso sfila Hayden in pieno rettilineo, Pedrosa si riporta sotto a Bautista riuscendo nel sorpasso alla “Siberia” con la Ducati #69 ora nel mirino. Ci vorrà ben poco per vedere il tri-campione del mondo lasciarsi alle spalle il suo ex-compagno di squadra, sono le uniche fasi emozionanti di una gara segnata già in partenza.

Ben presto si arriva al primo terzo di gara con Stoner in fuga, 5″ il margine su Simoncelli, Dovizioso terzo è in recupero, seguono Pedrosa, Hayden e Bautista in bagarre con Rossi in settima posizione. Più staccati un poker di combattivi piloti con Aoyama, Abraham, Crutchlow e Capirossi che concedono quello spettacolo che manca nelle posizioni di testa. Cosa ci vuole per vivacizzare la contesa? La pioggia! Incognita che si presenta al 9° giro, i commissari espongono la bandiera bianca che consente il cambio-moto in corsia box in regime “flag-to-flag”.

Per il momento il tempo sembra tenere, anche se inevitabilmente i piloti alzano il ritmo con il risultato di vedere un terzetto compatto di Honda ufficiali composto da Simoncelli, Dovizioso e Pedrosa in bagarre per la seconda posizione alle spalle dell’imprendibile Stoner. Nel frattempo per la quinta posizione Bautista sfila Hayden, ora raggiunto da Rossi che sembra in progressiva crescita a gara in corso. Il sorpasso avviene al 14° giro alla “Southern Loop”, Valentino prende fiducia e ci prova anche su Bautista nel tornantino in discesa “MG”: è davanti, ma ormai al punto di corda l’anteriore perde aderenza e si ritrova nelle vie di fuga. Che disastro, che dramma agonistico…

Primo pilota fuori dai giochi della contesa, ne restano 13 in gara con Stoner ora a + 7″4 su Simoncelli avvicinato da Pedrosa che, poco fa, è riuscito nell’intento di passare il compagno di squadra Andrea Dovizioso. Con la minaccia-pioggia definitivamente scongiurata, a 7 giri dalla bandiera a scacchi Dovi risponde al sorpasso subito dando vita ad un bel confronto destinato ad avvantaggiare Simoncelli, secondo con un tesoretto di 2″ da amministrare nelle battute finali della contesa.

Quello che succede però è davvero incredibile: a quattro giri dalla bandiera a scacchi la pioggia torna a far capolino a Phillip Island. La pista si bagna in un attimo, cadono subito in sequenza Karel Abraham, Alvaro Bautista, Cal Crutchlow e Hiroshi Aoyama, persino Casey Stoner rischia di ritrovarsi a terra al curvone “Swan”, intanto il primo a rientrare ai box per il cambio-moto è Nicky Hayden presto imitato da Loris Capirossi. Il countdown recita 3 giri al termine, Stoner prosegue, stesso discorso per Dovizioso che raggiunge e passa Simoncelli per la seconda posizione.

Meno 2 alla bandiera a scacchi e al bis “mondiale”, Stoner non si ferma e si mette a doppiare Abraham, Capirossi e Toni Elias; ultimo giro, la pioggia non è più una minaccia, Stoner indisturbato vince ed è Campione del Mondo MotoGP 2011. Secondo è Marco Simoncelli, Andrea Dovizioso chiude terzo, quarto è Dani Pedrosa, poker Honda con soltanto 9 piloti sul traguardo nella grande festa di Honda, ma soprattutto di Casey Stoner.

MotoGP World Championship 2011
Phillip Island, Classifica Gara

01- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 27 giri in 42’02.425
02- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 2.210
03- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 2.454
04- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 13.160
05- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 30.886
06- Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 48.800
07- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP11.1 + 1’16.314
08- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – a 1 giro
09- Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – a 1 giro
10- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP11 – a 2 giri

Alessio Piana

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