26 Luglio 2012

MotoGP: le edizioni del GP di Laguna Seca dal 2005 al 2011

La storia della MotoGP al Mazda Raceway Laguna Seca

Dalla stagione 2005 la MotoGP è di scena sul mitico Mazda Raceway di Laguna Seca, già sede del Gran Premio degli Stati Uniti dal 1988 al 1994 (con la sola parentesi del 1992). In sei edizioni sin qui disputate del Red Bull US Grand Prix si sono evidenziati cinque differenti vincitori: Nicky Hayden (2005 e 2006), Casey Stoner (2007 e 2011), Valentino Rossi (2008), Dani Pedrosa (2009) e Jorge Lorenzo (2010). Una storia recente per la top class a Laguna Seca, ma ricca di gare emozionanti (su tutte il duello tra Valentino Rossi e Casey Stoner del 2008) dense di significati anche nella corsa al titolo mondiale. 2005: The Doctor, The Tornado and The Kentucky Kid Dopo 11 anni, il Motomondiale torna a Laguna Seca con la sola classe MotoGP che si rifà il look per il weekend: la Yamaha riporta in auge per le M1 di Edwards e Rossi colori di fine anni ’70 che hanno vestito i successi di Kenny Roberts Sr, la Suzuki guadagna l’apporto dela Red Bull, tuttora title sponsor del Gran Premio degli Stati Uniti. Al via per l’ottavo appuntamento stagionale si presentano 21 piloti, condizioni climatiche per una gara ben presto diventata un evento (diretta TV negli States, “VIP” come Michael Jordan e Brad Pitt al muretto box) ed un apprezzato film/documentario, dal tipo più azzeccato che si può: “The Doctor, The Tornado and The Kentucky Kid”. Sono loro a monopolizzare il podio al termine di un fine settimana vissuto con grande tensione: nelle prime prove libere “zampata” di Troy Bayliss, al comando nonostante la disastrosa stagione con la Honda RC211V del team di Sito Pons, ma anche un brutto volo di Marco Melandri, alla prima battuta d’arresto in un momento strepitoso vissuto con la Honda Gresini. Nelle qualifiche ufficiali Nicky Hayden non sbaglia nulla, pole position con 3 decimi di vantaggio su Valentino Rossi, in prima fila anche le Honda Pons di Barros e Bayliss: Edwards è 5°, Biaggi 7°, Melandri 11°, Capirossi addirittura 14°. La gara rispetta i pronostici, con Nicky Hayden (obbligato a vincere) al comando dal primo all’ultimo giro conquistando la prima vittoria in carriera nella top class nonostante una rimonta nelle battute finali della contesa delle due Yamaha ufficiali. Colin Edwards, secondo e protagonista di un bel recupero dopo una partenza da dimenticare, batte per la prima volta in un confronto diretto Valentino Rossi, terzo ponendo la parola fine ad una striscia di cinque vittorie consecutive (6 nelle prime 7 gare). Con Marco Melandri fuori al primo giro coinvolgendo l’incolpevole Alex Barros, in quarta posizione Max Biaggi vince la volata con Sete Gibernau lasciando Troy Bayliss al sesto posto davanti ad un sorprendente Makoto Tamada ed delusissimo John Hopkins. 2006: bis di Nicky Hayden, Valentino Rossi in fumo La MotoGP torna a Laguna Seca presentandosi con una situazione di campionato apertissima: dopo l’emozionante gara del Sachsenring Nicky Hayden conserva il comando della classifica seppur con soltanto 26 punti di vantaggio su Valentino Rossi, 29 sul compagno di squadra Dani Pedrosa all’esordio nella top class. Nelle prove, tuttavia, non ci sono gli abituali protagonisti al comando: nelle libere sorprende Kenny Roberts Jr con la KR211V su base Honda, nelle qualifiche l’esordiente Chris Vermeulen (doppietta da dominatore nel 2004 in Superbike) conquista la pole proprio per soli 153 millesimi di vantaggio su Colin Edwards, a seguire proprio KRJR con Dani Pedrosa 4° alla prima presa di contatto con Laguna Seca. Indietro i duellanti per il titolo: Nicky Hayden è 6°, Valentino Rossi addirittura 10°. Ben altro discorso in gara, dove il “Kentucky Kid” al 13° giro passa Chris Vermeulen e conquista una vittoria “mondiale” complice il concomitante ritiro per problema tecnico di Valentino Rossi, fermo a pochi giri dalla bandiera a scacchi con il motore in fumo. Sul podio oltre al “Mostro della Laguna” c’è Dani Pedrosa (scavalcando Rossi in campionato) ed un concreto Marco Melandri che si lascia alle spalle il tremendo weekend vissuto nel 2005. Chris Vermeulen, leader per i primi 13 giri, conclude 5° per un problema al pneumatico posteriore, passato anche da Kenny Roberts Jr. 2007: Casey Stoner senza avversari Il 2007 è l’anno di Casey Stoner e a Laguna Seca non sbaglia nulla: domina tutti i turni di prove libere, il Warm Up, conquista la pole position e la sesta vittoria stagionale. Una “mazzata” per il campionato in una gara a dir poco soporifera: pochi sorpassi, posizione stabilite sin dalle primissime tornate con l’australiano sul gradino più alto del podio davanti alla Suzuki di Chris Vermeulen (che riscatta la sfortuna del 2006) e a Marco Melandri con la Honda del team Gresini. In un podio monopolizzato dai “gommati” Bridgestone, Valentino Rossi 4° vince la “Michelin Cup” davanti a Dani Pedrosa, ritrovandosi tuttavia già a 44 punti da Stoner in classifica. Da evidenziare l’ottimo weekend della Kawasaki con ben tre ZX-RR nella top-10: sesto è Randy De Puniet davanti ad Anthony West, Roger Hayden (wild card per l’evento) conclude 10°. Costretto alla resa invece un’altra stella del motociclismo made in USA, Miguel Duhamel, chiamato dal team Gresini per sostituire l’infortunato Toni Elias. 2008: Il Duello Semplicemente “Il Duello” per una delle più belle gare della storia recente del Motomondiale. Laguna Seca 2008 sarà per sempre ricordata per il confronto tra Valentino Rossi e Casey Stoner: spettacolo in pista con una serie di 11 (!!) tra sorpassi e controsorpassi per una corsa ricca di significati. Stoner, presentatosi in California reduce da tre vittorie consecutive ed in piena rimonta nella classifica di campionato, come nel 2007 domina tutti i turni di prove con non meno di mezzo secondo di vantaggio sugli inseguitori. “Battere Stoner? Sì, se qualcuno gli spara…”, disse Valentino Rossi al termine delle qualifiche ufficiali prima di inventarsi una vera e propria impresa contraddistinta dal celebre sorpasso al “Cavatappi”. Nel dopo-gara non mancarono le polemiche per la condotta “aggressiva” dell’allora 7 volte Campione del Mondo, per una corsa che ha definitivamente segnato la stagione 2008. Al di fuori del duello per eccellenza, la corsa sarà ricordata per il secondo podio consecutivo a Laguna Seca di Chris Vermeulen (3° con la Suzuki) davanti ad Andrea Dovizioso, esordiente in MotoGP, battendo con la privata Honda Scot l’ormai ex-Mostro della Laguna Nicky Hayden. A terra Jorge Lorenzo per un brutto volo al primo giro, fuori gioco Dani Pedrosa, infortunato al Sachsenring, prendendo parte soltanto all’inaugurale sessione di prove libere del weekend. In ottava posizione un nome oggi noto della MotoGP: Ben Spies, alla seconda gara con la Suzuki, stremato al termine di un weekend dove ha preso parte anche all’AMA Superbike nonostante una debilitante influenza. 2009: Dani Pedrosa, ma che rischio! In piena “guerra” in casa Fiat Yamaha tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, da Laguna Seca esce vincitore a sorpresa Dani Pedrosa ponendo fine ad un digiuno di successi lungo ben 17 gare. Il pilota della Honda è letteralmente “spuntato” nelle posizioni di vertice soltanto nei primi giri di gara dopo prove anonime monopolizzate da Jorge Lorenzo: “Porfuera” fa sua la pole position, ma vola a terra nei minuti conclusivi delle qualifiche ufficiali rimediando una brutta botta al piede e alla spalla destra. Riuscirà, a fatica, a prendere il via ad una corsa concretizzando una splendida rimonta che lo porterà a ridosso di Valentino Rossi, secondo sul traguardo. Per non farci mancare nulla, la gara ha riservato un “finale thrilling”: Pedrosa, in vantaggio di 3″5 sulle Yamaha ufficiali, depaupera in due giri tutto il margine rischiando addirittura il sorpasso da Valentino Rossi all’ultima curva. Un brivido per il campione spagnolo, un weekend da dimenticare per le Ducati con Casey Stoner 4° davanti a Nicky Hayden, al via con una Desmosedici GP9 vestita dei colori “Stars and Stripes”. 2010: Jorge Lorenzo, una vittoria “mondiale” Prima della sosta estiva, la MotoGP per il nono round della stagione 2010 fa tappa a Laguna Seca con Jorge Lorenzo mattatore del campionato, ma con un Dani Pedrosa in grande rimonta. Il pilota della Honda le prova tutte, si prende qualche rischio di troppo tanto da volare a terra giusto ad 1/3 di gara nel tentativo di contenere l’avanzata del connazionale. Strada spianata verso la vittoria per “Porfuera” in sella ad una M1 contraddistinta dalla livrea celebrativa per il lancio della Fiat 500, sul podio si rivede Casey Stoner, 2° davanti a Valentino Rossi alla sua seconda gara dal rientro dopo l’infortunio rimediato al Mugello. Il 9 volte iridato respinge negli ultimi giri gli assalti di Andrea Dovizioso (4°) e Nicky Hayden (5°), lasciando Ben Spies in sesta posizione con la Yamaha Tech 3. Bella lotta a distanza anche per la undicesima posizione, con Roger Hayden, occasionale sostituto in LCR Honda dell’infortunato Randy De Puniet, che beffa sul traguardo Alex De Angelis in gara al posto di Hiroshi Aoyama con il team Honda Interwetten. A terra Marco Simoncelli, chiude ottavo Marco Melandri (tornato in Honda Gresini), due posizioni meglio di Loris Capirossi (10°). 2011: capolavoro di Casey Stoner con doppio-sorpasso da antologia Da una stagione all’altra, cambia tutto in MotoGP: Valentino Rossi affronta la sfida-Ducati, Jorge Lorenzo resta in Yamaha da Campione del Mondo in carica, ma è Casey Stoner a dominare la scena con la Honda RC212V ufficiale. Non una vittoria facile per l’australiano, partito male perdendo contatto dai fuggitivi Lorenzo e Pedrosa, ma in grado di concretizzare un doppio sorpasso da antologia: il primo al 17° giro sul proprio compagno di squadra al “Cavatappi”, il secondo (decisivo) su Lorenzo nel corso 26° giro all’esterno nel curvone successivo al traguardo da 260 km/h. Gara-capolavoro per Stoner che lascia Laguna Seca con 20 punti di vantaggio nei confronti di Lorenzo, lasciando agli avversari le briciole: 4° conclude Dani Pedrosa a precedere Ben Spies che ha completato la rimonta riuscendo a passare Andrea Dovizioso al penultimo giro. Valentino Rossi sesto vince il duello interno per la supremazia in Ducati con Nicky Hayden, al traguardo anche Loris Capirossi seppur soltanto in 12° e penultima posizione. Fuori gioco invece Marco Simoncelli, scivolato all’ingresso del “Rahal Straight” che porta al Cavatappi nel tentativo di passare Dovizioso per il quarto posto. Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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