16 Ottobre 2014

MotoGP: la conferenza stampa pre-evento a Phillip Island

Le parole di Marquez, Lorenzo, Dovizioso, Smith...

Il Campione del Mondo MotoGP 2013-2014 Marc Marquez (Repsol Honda Team), Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP), Andrea Dovizioso (Ducati Team), Bradley Smith (Monster Yamaha Tech 3), Alex Marquez (Team Estrella Galicia 0,0 Moto3) e Jack Miller (Red Bull KTM Ajo Moto3) sono stati i protagonisti della consueta conferenza stampa pre-evento al Phillip Island Grand Prix Circuit. Di seguito la trascrizione completa con le parole dei sei piloti del Motomondiale presenti oggi in sala stampa. Marc Marquez parla da Campione del Mondo Laureatosi per il secondo anno consecutivo Campione del Mondo MotoGP e con tre gare d’anticipo, Marc Marquez comprensibilmente correrà con meno pressioni questo weekend a Phillip Island, ma con la determinazione di sempre per puntare alla vittoria. “Mi sento davvero bene“, ha ammesso il Fenomeno di Cervera. “Ora sono più libero, c’è meno pressione perchè il titolo ce lo siamo ormai portati a casa anche se c’è un pò di ‘stanchezza’ per aver centrato questo traguardo. Ad ogni modo questo weekend voglio far bene: Phillip Island mi piace, ho vinto qui in 125cc nel 2010 e nel 2012 mi sono laureato Campione del Mondo Moto2, si corre in una location speciale e l’atmosfera è meravigliosa. Ho tanta voglia di correr e, se possibile, ottenere un buon risultato“. Per poi festeggiare… “Non c’è stato tanto tempo per farlo visto che già domenica sera molti dovevano partire per l’Australia. Cercheremo di farlo qui dopo la gara!“. Magari celebrando un bel risultato del fratello Alex, capoclassifica di campionato Moto3: “Deve continuare a correre come ha fatto finora. Certamente cercherò di non mettergli ulteriore pressione addosso anche perchè in sella è lui da solo“. Teoria ribadita proprio da Alex: “Marc mi aiuta sempre: insieme analizziamo la pista cercando di individuare i settori dove posso avere qualche vantaggio e dove posso migliorarmi. Di questo lo ringrazio… e chissà che un giorno sarò io a poterlo aiutare!“. Jorge Lorenzo punta al secondo posto nel mondiale Reduce da due vittorie consecutive, grazie a questi risultati ora Jorge Lorenzo intravede, distante soli 3 punti, il secondo posto in campionato. “Non potendo vincere il mondiale chiuder secondo è un risultato positivo per il livello di questa categoria“, ha ammesso il quattro volte Campione del Mondo. “Ci tengo a questo risultato: sarebbe per il sesto anno di fila un piazzamento o in 1°, o in 2° posizione nella classifica finale, un traguardo di cui posso andarne fiero“. Obiettivi di campionato, ma anche del weekend. “Phillip Island è una pista unica, forse la più veloce del calendario: per me è sempre un piacere correr qui. Si adatta bene al mio stile di guida e alla M1, più rispetto alle prossime due tappe di Sepang e Valencia. Non sarà facile vincere, ma anche salire sul podio per il livello dei quattro piloti di testa. Mi conforta il fatto che Motegi non era a noi favorevole, eppur abbiam vinto“. C’è poi una spiegazione di questa crescita che gli ha permesso di esser il pilota con più punti all’attivo dal Sachsenring in avanti. “Semplicemente abbiamo messo insieme tutti i pezzi del ‘puzzle’: la moto è migliorata, ho ritrovato la miglior forma fisica, ora siamo competitivi, forti, consistenti ed i risultati lo testimoniano“. Andrea Dovizioso crede nel progetto Ducati Quinto in campionato, in pole a Motegi, Andrea Dovizioso si è detto soddisfatto di questa stagione. “Siamo cresciuti molto. Lo scorso anno eravamo distanti dai primi, mentre nell’ultimo periodo siamo sempre più vicini al podio. Soffriamo ancora rispetto a Yamaha e Honda nel ‘drop’ del pneumatico posteriore sulla distanza, ma sempre meno: progrediamo di gara in gara. In questa stagione siamo saliti sul podio e, a Motegi, abbiamo conquistato la pole che è sempre qualcosa di speciale… La gara è stata tutto sommato positiva ripensando al 2013: eravamo lontanissimi, mentre lo scorso weekend non eravamo così lontani“. Sarà così anche a Phillip Island? “Il circuito non è il massimo per il mio stile di guida, ma nei test dello scorso mese di marzo siamo andati bene con un passo vicino a Yamaha e Honda. Anche qui dipenderà dal calo della posteriore sulla distanza, per noi è ancora difficile gestirla, ma stiamo facendo progressi“. Di buon auspicio per il 2015. “Lo scorso anno avevo ‘scommesso’ sulla Ducati e di questo ne sono felice, ancor più pensando alla prossima stagione: credo fermamente in questo progetto, convintissimo di questa scelta“. Bradley Smith ed il confronto con Pol Espargaro Riconfermato per il terzo anno consecutivo in Yamaha Tech 3, Bradley Smith si aspettava qualcosa di meglio dal suo 2014. “La posizione in classifica non è delle migliori così come i risultati, ma analizzando nel dettaglio il mio rendimento posso esser abbastanza soddisfatto. In prova vado sempre forte per il nostro livello, così come in gara i tempi sul giro sono competitivi, non distanti dai primi. Mi manca un pò di consistenza ed è questo lo ‘step’ che devo realizzare per l’anno prossimo: imparo sempre da ogni weekend di gara, sto adattando sempre più il mio stile di guida con nuovo tecniche per sfruttar meglio la moto e gli pneumatici“. Inoltre il confronto con il compagno di squadra Pol Espargaro non gli pesa. “Pol era l’unico pilota che lottava con Marquez in Moto2: questo non bisogna sottovalutarlo quando si fanno determinati confronti. Si è adattato rapidamente alla MotoGP e c’è un fatto che mi rende orgoglioso: molti si aspettavano andasse molto più forte rispetto a me, invece tutto sommato siamo sempre lì a giocarcela. A questo va aggiunto che abbiamo un buon rapporto, senza dubbio positivo per tutto il team“. Capitolo gomme in MotoGP Tra le principali tematiche d’interesse del weekend, ancor più dopo le problematiche vissute lo scorso anno, c’è il ‘capitolo gomme’ con l’introduzione da parte della Bridgestone di un nuovo pneumatico anteriore asimmetrico. “Dopo i problemi del 2013 era necessario un cambiamento“, ha spiegato Marc Marquez. “Lo scorso anno era impossibile finire la gara, mentre questa volta la Bridgestone ci ha garantito che non ci saranno problemi. Non so in particolare come reagiscono le nuove specifiche con questo asfalto visto che non avevo provato qui lo scorso mese di marzo (per infortunio, ndr), ma dovrebbe tutto funzionare a dovere“. Ne è convinto anche Jorge Lorenzo. “Il problema di Phillip Island è che l’asfalto è molto abrasivo e per la Bridgestone resta difficile individuare una specifica senza un drop down eccessivo sul finale di gara. Anche nei test capitava negli ultimi 5 giri dopo un long run di ritrovarsi con il lato destro del pneumatico finito, ma non dovrebbe andare così questa volta: correremo anche con temperature diverse“. Pensiero condiviso anche da Andrea Dovizioso: “Dovremmo riuscire a finire la gara, mentre per l’anteriore asimmetrica non so cosa dire: non l’ho mai provata, ma sembra interessante…“. Lo conferma Bradley Smith: “L’ho provata a Brno e mi è piaciuta molto“. Alex Marquez e Jack Miller: duello mondiale in Moto3 Chiuso il discorso-campionato in MotoGP, resta in palio l’alloro in Moto3 con cinque piloti potenzialmente in corsa, ma soprattutto con Alex Marquez e Jack Miller racchiusi in soli 25 punti. “Disponiamo di un’ottima moto, cresciuta tantissimo nell’arco del campionato, gara dopo gara“, ha ammesso Alex Marquez. “Già in Qatar la Honda era competitiva, ma il grande passo avanti lo abbiamo concretizzato dal Mugello con novità motoristiche (nuovo corpo farfallato, ndr) e diverse migliorie nel telaio. Adesso sono in testa al mondiale e pienamente concentrato per vincere questo titolo. Credo che proprio la concentrazione farà la differenza da qui in avanti, specie in una categoria competitiva e difficile come la Moto3. Avrò un pò di pressione addosso, ma correrò come sempre, gara dopo gara“. A Phillip Island Marquez Jr dovrà confrontarsi con l’idolo di casa, Jack Miller. “Correr qui, specie in questo momento dopo due gare sfortunate, è il massimo. A Motegi è successo di tutto nel corso degli ultimi giri, vedevo piloti in sella a delle moto con cerchi-ruota gialli (Danny Kent e Brad Binder, ndr) ovunque. In quella staccata avevo chiuso all’interno vedendo Marquez all’esterno, ho staccato all’ultimo ed ho commesso un errore che l’ho pagato. E’ sempre problematico affrontare gli ultimi giri perchè non si sa mai cosa può succedere. Qui a Phillip Island, non perchè si tratta del mio circuito di casa, penso che possiamo andar bene. A Motegi eravamo in difficoltà in 6° marcia e accelerazione rispetto alle Honda, ma qui la KTM è stabile in frenata e ben si adatta alle caratteristiche della pista“. Chiarito infine l’ormai celebre contatto tra i due in gara ad Aragon. “Ci si può far nulla, c’è la direzione gara che decide“, ha detto Miller. “Sono cose che possono succedere, abbiamo già affrontato questo discorso in precedenza“, ha spiegato Marquez, a sua volta finito a terra al Mugello proprio in seguito ad un contatto causato da ‘Jackass’.

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