1 Maggio 2011

MotoGP Estoril Gara: Pedrosa batte Lorenzo, Rossi conclude 5°

Splendida affermazione di Pedrosa, Stoner è 3°

Litigate pure: io intanto realizzo una vera e propria impresa. Questo il pensiero di Dani Pedrosa che, a meno di un mese dall’intervento chirurgico alla spalla sinistra per limitare i problemi al braccio, conquista la prima vittoria stagionale, la 36° in carriera (13 in MotoGP), sovvertendo tutti i pronostici ed i valori in campo emersi nei turni di prove. Rimasto a seguire Jorge Lorenzo come un’ombra sin dallo spegnimento del semaforo, a 4 giri dalla bandiera a scacchi ha rotto gli indugi portandosi in testa ed in men che non si dica riuscendo ad allungare fino a consolidare un rassicurante margine di 3″.

Sono queste vittorie che dimostrano quanto sia bello questo sport ed il valore di Pedrosa, che nel week-end delle polemiche è stato zitto e si proietta a soli 4 punti in campionato da Jorge Lorenzo, confermatosi leader grazie a 20 preziosi punti pur perdendo la supremazia e imbattibilità a Estoril dove, dal 2008, ha sempre fatto centro. I due fuoriclasse della Spagna hanno dominato la corsa e abbozzano una fuga in campionato, con Casey Stoner che dopo il KO di Jerez rimedia una terza posizione senza mai riuscire a tenere il loro passo, un risultato positivo a seguito di un week-end dove non è mai stata trovata una messa a punto ideale della propria RC212V.

Non c’è stata alcuna gioia per Marco Simoncelli, volato a terra dopo sole 4 curve perdendo l’ennesima occasione importante per concretizzare l’atteso salto di qualità in gara dopo prove da protagonista. Con il “Sic” fuori gioco, Valentino Rossi pensava di puntare al podio, ma ben presto si è dovuto accontentare del confronto per la quarta posizione con Andrea Dovizioso, lontanissimi dalla coppia di testa. Il Ducatista è rimasto davanti per 28 giri eccezion fatta per gli ultimi 10 metri, con il forlivese vincitore della volata finale per soli 25 millesimi lasciando il 9 volte Campione del Mondo in 5° posizione (bissato il risultato di Jerez) e con 16 secondi da recuperare dalla coppia di testa: serviranno gli sviluppi che Ducati introdurrà domani nella giornata di test post-GP?

Pensando a Le Mans c’è Colin Edwards che conclude in sesta posizione davanti a Hiroshi Aoyama ed un positivo Cal Crutchlow, mentre Nicky Hayden conclude al 9° posto, Loris Capirossi 12° davanti soltanto all’infortunato Alvaro Bautista. Fuori gioco Ben Spies, medesima sventura per Hector Barbera nei primi giri di gara con 13 piloti classificati sul traguardo.

Cronaca di Gara

Tracciato in perfette condizioni, tutti i piloti in pista con la soluzione di mescola più morbida. Allo spegnimento del semaforo Lorenzo parte bene, tiene la prima posizione davanti a Dani Pedrosa, Marco Simoncelli e Casey Stoner che si prende un rischio incredibile in uscita dalla prima curva con una spettacolare imbarcata. L’australiano resta in sella davanti a Ben Spies e Valentino Rossi che passa Andrea Dovizioso, ma in uscita dalla “Curva VIP” il primo colpo di scena: vola in aria Hector Barbera con un violento highside, non inquadrato a terra c’è anche Marco Simoncelli che conclude, dopo soltanto 1 kilometro, una gara che doveva vederlo tra gli attesi protagonisti.

La corsa prosegue con Dani Pedrosa che conclude il primo giro in scia a Jorge Lorenzo, più staccato Casey Stoner in terza posizione davanti a Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Colin Edwards, non Ben Spies che ha visibilmente qualche problema con la propria M1. Più drastica la situazione per Karel Abraham, a terra nel corso del secondo giro probabilmente coinvolgendo anche Alvaro Bautisa che riparte ultimissimo. Giunti al terzo giro, Pedrosa viaggia in 1’38″274 e lima 1 decimo su Lorenzo, Stoner insegue a oltre 2″, a 3″5 Valentino Rossi pressato da Andrea Dovizioso. I due capoclassifica conservano un ritmo sull’1’38″0, staccano gli inseguitori (Stoner ora a 2″2, Rossi a 4″1), mentre si danno battaglia per la nona posizione Spies in difficoltà, le Ducati Pramac di Capirossi e De Puniet più Hiroshi Aoyama con l’unica Honda Gresini rimasta in gara.

Al settimo giro Lorenzo e Pedrosa sono praticamente appaiati, tengono lo stesso passo sull’1’38″1 separati da giusto 1 decimo, recupera qualcosa Casey Stoner pur pagando sempre 2″ netti alla coppia di testa. Altra vita per Valentino Rossi, a 5″9 contenendo per quanto possibile gli attacchi di Andrea Dovizioso ed un convincente Colin Edwards ora seguito dal compagno di squadra Cal Crutchlow che ha appena passato Nicky Hayden. Il “Kentucky Kid” si ritrova adesso in bagarre con Ben Spies, con i due che arrivano ad un contatto di lieve entità alla problematica piega della “Curva 3” consentendo a Crutchlow e Aoyama di allungare nella bagarre per la settima posizione, raggiunti ora da Randy De Puniet.

Giunti al 10° dei 28 giri in programma Dani Pedrosa ferma i cronometri sull’1’37″954 contro Jorge Lorenzo l’1’37″989: alla fotocellula del traguardo i due sono separati da 63 millesimi, non male per una fase statica e di studio della contesa. Rossi? Resta in quarta posizione a braccetto con Dovizioso, non c’è niente da fare per Ben Spies che nel tentativo di proseguire con evidenti problemi tecnici alla propria M1 finisce per volare a terra lasciando la decima piazza a De Puniet. Si migliorano ancora i due fuggitivi campioni iberici, con Lorenzo in 1’37″865, Pedrosa fa meglio e ferma i cronometri sull’1’37″844 lasciando così Stoner adesso a 2″7: la gara è soltanto un discorso a due per la vittoria. L’effettiva dimostrazione arriva a 12 tornate dalla bandiera a scacchi con Stoner che, misteriosamente, perde addirittura 2 secondi in un sol colpo probabilmente per un errore non inquadrato dalla regia internazionale.

Ultimo terzo di gara, Dani Pedrosa dà il via alle danze con l’1’37″770, nuovo giro veloce in gara anche se inizia la fase “critica” per le condizioni del suo braccio: per il momento resiste e si tiene a 1 decimo dal leader Jorge Lorenzo. Poche novità alle loro spalle, con Hiroshi Aoyama che passa Cal Crutchlow per la settima posizione, al tornantino “Gancho” Loris Capirossi scavalca Toni Elias per l’undicesima piazza.

A quattro giri dalla bandiera a scacchi, alla staccata della prima curva, Dani Pedrosa rompe gli indugi e conquista il comando; quasi sorpreso della manovra, Jorge Lorenzo prova subito a replicare commettendo un piccolo errore alla “Parabolica Interior” perdendo 4 decimi e contatto con la Honda #26 velocissima sul rettilineo dei box. La conferma arriva al giro seguente, con “Porfuera” che lascia altri 3 decimi al cronometro proprio mentre Dani Pedrosa sigla un 1’37″763, giro più veloce della gara, niente male quando si è giunti al rush finale con poco più di 10 kilometri da percorrere per raggiungere la bandiera a scacchi.

Pedrosa riesce ad allungare e centra la prima vittoria stagionale, Lorenzo secondo resta leader del mondiale con Casey Stoner 3° a completare il podio. La volata per la quarta posizione, complice una piccola sbavatura di Valentino Rossi, premia Andrea Dovizioso, lasciando Colin Edwards in sesta piazza davanti a Hiroshi Aoyama, Cal Crutchlow e Nicky Hayden. Qualche punticino per Loris Capirossi (12°) e Alvaro Bautista, tredicesimo a 44 giorni dalla frattura del femore sinistro rimediata a Losail.

MotoGP World Championship 2011
Estoril, Classifica Gara

01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 28 giri in 45’51.483
02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 3.051
03- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 7.658
04- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 16.530
05- Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 16.555
06- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 32.575
07- Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 38.749
08- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 40.912
09- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 54.887
10- Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 59.697
11- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1’00.374
12- Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 1’01.793
13- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 1’24.370

Alessio Piana

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