1 Novembre 2018

MotoGP, Vinales chiede una Yamaha M1 diversa da Valentino

Maverick Vinales chiede più potere decisionale nel box Yamaha dopo la vittoria in Australia. "Nulla contro Valentino, ma abbiamo sensazioni diverse".

Maverick Vinales arriva in Malesia con maggior fiducia dopo la vittoria di Phillip Island e i capelli rasati a zero per mantenere fede ad una promessa fatta nel venerdì delle libere in caso di trionfo. A lui il merito di aver interrotto la scia negativa dei 26 GP senza vittoria, una macchia indelebile nella storia della Yamaha in MotoGP, adesso al lavoro per riassaporare quanto prima la dolcezza della vittoria (qui gli orari TV del GP Malesia)

Due Gran Premi per tentare l’assalto al terzo posto detenuto da Valentino Rossi a 15 punti di distanza, un podio mondiale immaginario che a livello simbolico può significare molto in vista della prossima stagione e, soprattutto, in termini di sviluppo della M1. “E’ stato molto importante per Yamaha chiudere questa brutta esperienza, per tutta la squadra giapponese, per la fabbrica. Stanno lavorando molto duramente e li ringrazio di aver fatto un grande sforzo… Sono molto felice di essere il pilota che ha spezzato la serie perdente, è importante per loro e anche per me. Così quando prendo una decisione lo farò con maggior fermezza e sarà più importante per il futuro“.

Maverick Vinales arriva in Malesia con la stessa sensazione con cui ha iniziato a Phillip Island, senza alcuna pressione, senza alcun risultato prefissato in mente. Perché buona parte dell’attenzione è già rivolta al prossimo anno e al prototipo 2019. “La vittoria mi darà sicuramente molto credibilità nella scelta dei cambiamenti, quindi sono molto contento, ne avevamo davvero bisogno… Sono in Yamaha da due anni, quindi lavoreremo sicuramente in un modo diverso rispetto alla preseason 2018 e sarà molto positivo“. Il pilota spagnolo chiede maggior peso decisionale nella squadra, “ovviamente non ho nulla contro Rossi. Alla fine, Valentino è uno dei più grandi della storia quindi è normale che Yamaha abbia voluto continuare la sua esperienza lo scorso anno perché è un grande pilota, può vincere gare. È davanti a me in campionato, quindi è la prima Yamaha, ma guido molto diversamente, forse lo stile non è molto diverso, ma lo sono le mie sensazioni sulla moto“.

Da tempo Vinales chiede ai vertici di Iwata una moto differente per poter esprimere tutto il suo potenziale, senza dover sottostare alle impressioni del compagno di team. Dal canto suo Valentino Rossi è consapevole della richiesta di Mack e fa spallucce: “Non so se la mia moto il prossimo anno sarà molto diversa da Maverick. Ma non penso che sia un problema, perché Yamaha è in grado di fornire due moto diverse a due piloti diversi“. Dal prossimo anno ognuno per la sua strada, con le sue sensazioni, le sue soluzioni, le sue richieste. Entrambi con l’obiettivo di riportare la Yamaha a giocarsela con Honda e Ducati su ogni tracciato. Un obiettivo che non appare per nulla scontato.

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