MotoGP Silverstone: Andrea Iannone, qui la Suzuki un anno fa vinse…
La GSX-RR che con Maverick Vinales volava, adesso si è dissolta. Risalire sarà dura. Ecco perchè.
Chi se lo ricorda? Un anno fa, a Silverstone, la Suzuki trionfò con Maverick Vinales. Sembra trascorso in secolo. Con Andrea Iannone la stessa moto in Austria non è stata battuta soltanto dalle grandi corazzate della MotoGP ma anche da Aprilia e perfino da KTM, appena affacciatasi alla top class. Risalire sarà dura, ecco l’analisi pubblicata mercoledi 23 agosto su La Gazzetta dello Sport in edicola.
MOTO – La Suzuki si ritrova ad inseguire sotto tutti gli aspetti: ciclistica, consumo, gomme, motore, elettronica. La mancanza di risultati ha portato nervosismo dentro al box: è cambiato a campionato iniziato il capo progetto e c’è anche meno armonia tra chi lavora col pilota e lo stesso Iannone. Il quale ha le sue colpe.
PILOTA – Andrea, le cui qualità non si discutono, ha sempre avuto bisogno di stimoli. Era così anche in Ducati: Non poteva accettare di venir battuto da Dovizioso e questo lo faceva andare sempre più forte. Magari cadeva un pò troppo ma i risultati non mancavano. Fino ad adesso, in questo 2017, Iannone ha corso praticamente da solo, Alex Rins, al debutto in top class, si è subito fatto male e per Andrea è stato fin troppo facile dire che la moto non è competitiva. Così si è toccato il fondo. E non sarà facile risalire.
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