21 Marzo 2017

MotoGP Qatar Tutto pronto per la 1° gara, meteo permettendo…

Scatta in Qatar la stagione 2017 della MotoGP con l'incognita meteo: i valori in campo e le peculiarità del tracciato di Losail.

Conclusi ufficialmente gli ultimi test, entriamo ormai nella settimana che ci porta al primo Gran Premio della stagione, come ormai da tradizione sul tracciato di Losail sul quale si correrà in notturna, unica di questo tipo presente nel calendario del Motomondiale. A partire da giovedì cominceremo a farci un a prima idea dei piloti da tenere d’occhio nel corso della stagione per la lotta al titolo iridato. L’incognita principale è rappresentata dalle condizioni meteo, vista la pioggia torrenziale del weekend appena trascorso: in caso di maltempo infatti i piloti Moto3 e Moto2 rimarrebbero fermi ai box, mentre per la MotoGP ci sarà la possibilità di correre anche in condizioni di gara bagnata.

IL CIRCUITO – Costruito in appena un anno a pochi chilometri da Doha, capitale dello stato del Qatar, il Losail International Circuit viene inaugurato ufficialmente nel 2004 e da allora è una presenza fissa nel calendario della MotoGP. L’unico cambio riguarda il giorno della gara: in origine questa veniva disputata di sabato, mentre è dal 2008 che la tappa qatariota è diventata notturna. Il tracciato si snoda per 5830 metri ed essendo situato nel deserto è circondato da erba sintetica per impedire che la sabbia finisca in pista. Ben 16 le curve che i piloti devono affrontare, 10 a sinistra e 6 a destra, con un lungo rettilineo di 1068 metri.

I VALORI IN CAMPO – A poco più di una settimana dagli ultimi test ufficiali, svolti proprio sul tracciato di Losail, la categoria regina si prepara a vivere il primo GP della stagione. Le prove non sono state particolarmente esaltanti per il campione in carica Marc Marquez, scivolato ben cinque volte nella tre giorni di test, ma chiaramente il pilota catalano rimane il favorito anche in questa nuova stagione. Chi si è messo particolarmente in luce nel precampionato è Maverick Vinales: appena arrivato in Yamaha, “Mack” ha stampato il miglior tempo in tutte e quattro le sessioni di test invernali, cosa che sembra già candidarlo alla lotta per l’iride. Una novità è rappresentata anche da Jorge Lorenzo, neo acquisto Ducati, che nel corso dei test ha realizzato dei progressi per quanto riguarda il processo di adattamento, ma non dimentichiamoci di Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso: qualche problema di troppo per il Dottore durante i test, comunque fiducioso per quanto riguarda la stagione, mentre il catalano rincorre ancora il suo primo titolo iridato, mai ottenuto nonostante sia uno dei piloti più vincenti in MotoGP.

Per quanto riguarda il Ducatista invece, c’è ottimismo, anche se sia lui che il team di Borgo Panigale sembrano “nascondersi” in attesa dei primi riscontri nel corso del primo weekend di gara. Tra i rookie, i nomi più in vista sono stati sicuramente quelli del duo Tech 3: Jonas Folger e Johann Zarco infatti si sono avvicinati sempre di più ai primi, chiudendo stabilmente in top ten negli ultimi test. I due esordienti saranno sicuramente da tenere d’occhio nel corso della stagione, così come l’evoluzione di Red Bull KTM Racing, che dopo la wild card a Valencia 2016 debutta ufficialmente nel Motomondiale con Bradley Smith e Pol Espargaro. Attenzione anche ad Aprilia Racing Team Gresini, al via quest’anno con Aleix Espargaro ed il debuttante Sam Lowes, con lo spagnolo mostratosi particolarmente rapido nel corso dei test, ma saranno da analizzare anche i progressi di Suzuki, al via con la nuova coppia formata da Andrea Iannone e dal rookie Alex Rins.

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