MotoGP Phillip Island: Dovi, ora serve un miracolo “Una grande delusione”
Il ducatista affonda (13° posto) e scivola a -33 punti da Marquez, su 50 ancora disponibili. Ma la speranza non muore mai.
Un anno fa Andrea Dovizioso a Phillip Island aveva fatto quarto. Un risultato che stavolta sarebbe stato utilissimo e avrebbe mantenuto la Ducati in gioco per il Mondiale. Invece il disastro totale, che ha convolto anche le altre GP17 di Jorge Lorenzo 15° e Danilo Petrucci 21°, è una mazzata quasi definitiva alle speranze del Dovi e del costruttore italiano (qui cronaca e classifica del GP)
INCUBO – Andrea Dovizioso, che partiva dalla quarta fila del GP d’Australia, non è riuscito a guadagnare delle posizioni al via ed è transitato undicesimo sul traguardo del primo giro. Il pilota italiano è poi arrivato lungo alla frenata della prima curva ed è sceso fino al ventesimo posto. Nonostante una buona rimonta, che lo ha riportato in undicesima posizione, Dovizioso non è però riuscito a risalire ulteriormente in classifica e nell’ultima curva del giro finale è stato superato da Redding e Pedrosa, terminando la sua gara in tredicesima posizione.
“La gara è stata una grande delusione e abbiamo perso davvero molti punti in classifica” ammette Andrea Dovizioso. “Sicuramente il mio errore di inizio gara ha complicato le cose e forse anche la scelta della gomma posteriore non è stata la migliore, ma su questa pista la nostra moto fa ancora fatica. Quest’anno siamo riusciti a migliorare molti aspetti e ad essere competitivi per tutta la stagione, però quando arriviamo su tracciati come questo, dove non ci sono grandi frenate e con curvoni molto lunghi, alcuni dei nostri limiti vengono amplificati: infatti qui a Phillip Island tutte le Ducati non sono state molto veloci. Peccato, perché in questo momento della stagione sarebbe stato importante essere più vicino a Marquez in classifica, ma adesso dobbiamo pensare alla Malesia, dove dovremo semplicemente dare il nostro massimo.”
JORGE LORENZO HA DETTO – “E’ stato un fine settimana da dimenticare, perchè non siamo mai riusciti ad essere competitivi. Partivo molto indietro e non sono riuscito a migliorare la mia posizione in gara: dopo una decina di giri ho iniziato a girare in modo abbastanza costante e qualche decimo più veloce di ieri, ma quando il rendimento della gomma posteriore è calato è stato impossibile mantenere quel ritmo. In generale qui tutte le Ducati hanno sofferto molto, con le diverse soluzioni di pneumatici a disposizione, ma adesso andiamo a Sepang con fiducia, perchè è una pista sicuramente più favorevole alla nostra moto”.
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