27 Aprile 2018

MotoGP: Maverick Vinales a caccia del prossimo step a Jerez

Dopo un 2017 più difficile del previsto, Maverick Viñales sembra più soddisfatto della sua M1, come dimostra il secondo posto ad Austin. "Stiamo diventando forti, ma possiamo migliorare ancora."

Dopo tre gare Maverick Vinales è terzo in classifica piloti, a cinque punti di distanza dal leader Dovizioso. Dopo il quinto posto in Argentina il pilota di Figueres ha ammesso di aver scovato alcuni dettagli utili per domare meglio la sua Yamaha M1 e ad Austin la premonizione si è avverata. Un secondo posto che ha il sapore di vittoria, perché inizia a capire la gestione delle gomme, il potenziale del nuovo motore, il miglior feeling con il ritorno al telaio 2016. “Credo che la moto sia di ottimo livello e quando l’elettronica sarà migliorata, i risultati cambieranno totalmente”.

PASSATO – Un anno fa di questi tempi Maverick sembrava poter aprire una nuova era: padrone assoluto dei test invernali, tre vittorie e un podio nelle prime sei gare, fino a quando il cambiamento all’anteriore deciso da Michelin non ha gli ha messo il bastone tra le ruote frantumando ogni sogno iridato. Gara dopo gara le Yamaha hanno perso il bandolo della matassa, sperimentando sette diversi telai in una sola stagione, mappature e assetti differenti. Inizialmente l’unico colpevole sembrava fosse Michelin, l’incapacità di adattarsi alle nuove mescole, ma gradualmente è emersa la grande lacuna elettronica. Perché mentre Ducati e Honda facevano passi da gigante grazie all’innesto di ingegneri di scuola Magneti Marelli, nella fabbrica di Iwata si restava ancorati ad una situazione di stallo che impediva di tenere il passo degli avversari e di instaurare l’armonia perfetta per trovare grip al posteriore.

PRESENTE E FUTURO – Quest’anno nessuna mossa a sorpresa di Michelin, il lavoro sulla centralina procede a piccoli passi avanti, ma serviranno ancora lunghi mesi di lavoro. Lin Jarvis ha preannunciato che non ci sarà nessun ingaggio di pezzi da novanta dell’ingegneristica, ma si farà leva sulle risorse interne. Step by step Maverick Vinales sta ritrovando la retta via dopo aver chiesto a gran voce una moto leggermente differente da quella di Valentino Rossi: “Ci ​​siamo davvero goduti il ​​fine settimana ad Austin, stiamo facendo progressi. Marc e Honda hanno lavorato molto bene lì, soprattutto nelle curve strette. Ora non vedo l’ora che arrivi il prossimo weekend di gara”. Serviranno passi avanti non solo sull’elettronica, da cui chiede una guida più “selvaggia”, ma sul pacchetto complessivo della YZR-M1: “Nel motociclismo tutto è connesso. Se manca solo una piccola cosa il pilota non può spingere come vorrebbe. Le piccole modifiche che abbiamo apportato mi hanno dato l’opportunità di spingere di più e aumentare la fiducia”. Adesso l’attenzione è puntata non solo sulla gara di Jerez ma sul test del giorno dopo: “La mia stagione inizierà davvero solo quando avrò due giorni di test in cui posso davvero spingere e apportare grandi cambiamenti alla moto. È molto difficile nei weekend di gara. So che stiamo diventando sempre più forti” ha concluso Maverick Vinales, “ma abbiamo ancora molto spazio per migliorare”.

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