8 Maggio 2018

MotoGP: la corsa contro il tempo di Valentino Rossi

Valentino Rossi attende le soluzioni della Yamaha per lo sviluppo della M1. Dopo il test di Jerez si punta sulle prossime prove al Mugello e in Catalunya

Una giornata di test non può bastare per colmare il gap Yamaha dagli avversari. Spiragli di soluzioni sono state avviate nella giornata di prove ufficiali IRTA, ma bisognerà proseguire il lavoro nel prossimo test al Mugello in programma nel week-end. Piccole correzioni che possono aiutare Valentino Rossi e Maverick Vinales a rialzare la testa dopo la batosta andalusa, consapevoli che per raggiungere i livelli di elettronica di Ducati e Honda una stagione intera potrebbe non essere sufficiente, relegando la M1 in balia delle caratteristiche dei vari circuiti e delle temperature dell’asfalto che, quando raggiungono una certa soglia, possono mettere in crisi il posteriore e causare spinning. (Biglietti per GP Mugello, qui le offerte)

TEST DI ARAGON – Il meteo piuttosto mite non ha aiutato i tecnici di Iwata a trovare una soluzione alla mancanza di grip. “Il nostro obiettivo principale per noi oggi era trovare una soluzione ai problemi affrontati durante il fine settimana, purtroppo le condizioni meteorologiche non erano altrettanto calde e soleggiate come lo erano ieri, ma eravamo comunque in grado di confrontare con successo i set-up – ha spiegato il team manager Maio Meregalli -. Abbiamo provato anche alcune nuove soluzioni ed è stato positivo notare che abbiamo notato un vantaggio. Ora lasceremo gli ultimi giorni alle spalle, i nuovi dati hanno sollevato l’umore della squadra e da qui ci concentreremo completamente sul futuro, mentre ci prepariamo per il prossimo Gran Premio a Le Mans”.

PROSSIMI TEST – Il prossimo appuntamento non è lontano, il circuito francese sulla carta dovrebbe essere favorevole alle Yamaha e un’ulteriore debacle sarebbe un duro colpo per le speranze iridate di Valentino Rossi. “Abbiamo provato soluzioni diverse, alcune erano migliori, altre meno, ma siamo migliorati un po’. Al prossimo test avremo qualcosa di più importante da provare; le nuove gomme Michelin (mescola morbida al posteriore)sono molto buone, hanno dato più aderenza e si può andare più veloce, quindi hanno dato un buon feeling”. Alcuni aggiornamenti hanno funzionato, altri meno, quindi bisognerà attendere il prossimo test al Mugello per avere conferme, seppur sia impensabile di trovare a breve termine un modo per riempire il vuoto della centralina elettronica. Senza abbastanza grip al posteriore, di conseguenza con una scarsa capacità di accelerazione, l’assalto al podio diventerà un’impresa difficile in ogni week-end.

IL SOGNO DEL TITOLO – Prima del test in Catalunya, in programma il 18 giugno, difficile prevedere importanti aggiornamenti sulla ECU. Ammesso di riuscirci sarà tardi per rincorrere il sogno del decimo titolo mondiale. Valentino Rossi avverte una certa fretta nella risoluzione dei problemi Yamaha perché sente che il tempo stringe e le possibilità di raggiungere il suo obiettivo si affievoliscono con il passare delle settimane. “Ho detto cose dure, ma non sono arrabbiato. Ho parlato di problemi che vanno avanti da alcuni mesi. Mi piace lavorare con Yamaha e fidarmi di loro. Questa è una situazione difficile per noi. Spero di poterli motivare così. I prossimi mesi saranno molto importanti per noi”, ha aggiunto al termine del test. “Rispetto alla Yamaha ho più fretta, perché probabilmente correranno per altri cento anni, mentre a me non rimane molto tempo. Certo, il titolo è sempre l’obiettivo. Ecco perché sto ancora guidando. “

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