9 Novembre 2017

MotoGP Jonas Folger ha la Sindrome di Gilbert

La malattia che aveva fermato Folger alla vigilia della tripletta asiatica ha ora un nome. Servirà una cura adeguata ed al momento non si può stabilire una data per il suo rientro.

Ci sono novità per quanto riguarda le condizioni di salute di Jonas Folger: i malesseri che hanno costretto il rookie tedesco a fermarsi prima del trittico asiatico ora sono stati collegati alla Sindrome di Gilbert, una patologia benigna del fegato. Oltre a ciò, si aggiunge un danno alle corde vocali riportato in seguito ad una caduta ad Aragón: perché la voce del pilota Monster Yamaha Tech 3 torni completamente normale occorreranno anche un paio d’anni.

Di ritorno dal Giappone, dove le sue condizioni fisiche erano peggiorate sensibilmente alla vigilia del Gran Premio, Folger si era recato a Monaco al Centro di Medicina Sportiva per sottoporsi ad approfonditi esami: il risultato è stato appunto la scoperta della Sindrome di Gilbert, un disturbo genetico che colpisce il 2%-5% della popolazione. Per farla semplice, il fegato delle persone affette da questa patologia non elimina correttamente la tossina prodotta dalla disgregazione dei globuli rossi.

Questa malattia, riscontrata solo adesso nel pilota, ha raggiunto il culmine proprio alla vigilia della tappa giapponese, quando Folger non aveva nemmeno la forza sufficiente per alzarsi dal letto la mattina. Ora sarà necessaria una specifica dieta per iniziare questa disintossicazione e pulire così il corpo da queste tossine. Come accennato poi, in seguito ad una caduta ad Aragón il tedesco ha accusato una lesione al nervo della corda vocale destra, provocando problemi quindi alla voce che potranno risolversi in 1-2 anni. L’obiettivo principale però rimane sempre il ritorno in sella alla M1 del team Monster Yamaha Tech 3, che non ha ancora una data precisa.

“Finalmente la situazione è chiara e possiamo muoverci di conseguenza” ha dichiarato Folger. “Le ultime sei settimane sono state molto difficili, non sapevo cosa mi stesse succedendo o perché il mio corpo perdesse completamente energia. Fin dal 2011 convivo con segnali di questo tipo ma sono sempre riuscito ad uscirne, pur non sapendo cosa fosse. Sfortunatamente è servito un episodio molto più serio per diagnosticare la situazione, ma sono grato di avere delle risposte. Mi manca la mia squadra, così come gli amici nel paddock. Ho ricevuto tantissimi messaggi di supporto non solo dai fan, ma anche dai colleghi e dai media: per me significa davvero tanto. Voglio ringraziare Monster Yamaha Tech 3 e tutti i miei sponsor per la fiducia e l’appoggio. Tornerò più forte che mai, pronto a lottare al vertice in MotoGP.”

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