11 Ottobre 2016

MotoGP Casey Stoner in Giappone? “Abbiamo chiesto, non ha voluto”

Il project leader di Ducati Corse Paolo Ciabatti rivela che l'australiano ha rifiutato di sostituire Andrea Iannone

A Motegi (Giappone) la Ducati avrebbe voluto affidare a Casey Stoner la GP16 lasciata vacante dall’infortunato Andrea Iannone ma l’australiano ha risposto “No grazie“.

Lo rivela Paolo Ciabatti, il direttore della squadra. “Abbiamo chiesto a Stoner di prendere il posto di Andrea ma non ha voluto. E non ci sarà neanche in Australia (23 ottobre, ndr), qualora l’assenza di Iannone perdurasse”

In Giappone la Ducati schiererà solo Andrea Dovizioso in quanto il tester Michele Pirro è impegnato a Valencia nei primi collaudi del prototitipo GP17 che lo stesso Dovizioso e il neocquisto Jorge Lorenzo proveranno nella prima uscita 2017 sempre a Valencia all’indomani della conclusione del Mondiale (15-16 novembre). Pirro volerà in Australia se Iannone darà forfait.

“A fine settimana farò una nuova TAC, la cosa fondamentale è che la vertebra (la terza dorsale, ndr) sia saldata” ha spiegato il pilota abruzzese infortunato ormai oltre un mese fa a Misano.  “Mi pesa un sacco ma dovessi cadere nuovamente in quel punto sarebbe molto pericoloso. La Tac parla chiaro e quanto è successo nel 2015 a Davide Giugliano (tre mesi di stop per un infortunio simile, ndr) parla chiaro”.

Andrea Iannone rinuncia a Motegi

 

 

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4 commenti

  1. c.elleun_79 ha detto:

    Coerente fino alla fine. Lasciò rifiutando le offerte da nababbi della Honda, disse che la MotoGP è una merda, torna per divertirsi, fare qualche tempo e ribadire la sua supremazia, la sua classe e confermare il mito del fuoriclasse (che è).

    Unico, insieme a Rossi, capace di mobilitare consensi genuini, lascia l’amaro in bocca a milioni di sportivi di tutto il mondo per non aver voluto tornare alle corse. Un vero peccato.

  2. Dlindlon ha detto:

    In questo frangente il canguretto è ben conscio che la GP16 accusa problemi di trazione e non digerisce al meglio le Michelin, le quali non garantiscono costanza ed uniformità di prestazione. Per assurdo il rischio potrebbe essere quello di finire addirittura dietro dietro le Aprilia (già successo). Parliamoci chiaro, Stoner non è uno che fa le cose tanto per farle.