21 Giugno 2016

MotoGP: Assen, storia e tradizione, non più di sabato…

Per la prima volta ad Assen si correrà nella giornata di domenica, per una una storia lunga 86 anni.

Questo weekend i piloti del Motomondiale si sfideranno sul tracciato di Assen: una pista ricca di storia che, da più di sessant’anni fa parte del calendario, e viene ancora considerata la ‘Cathedral of Speed‘. Un importante appuntamento che quest’anno però non seguirà il consueto programma: da sempre la gara di Assen avuto luogo l’ultimo sabato di giugno per rispetto della tradizione religiosa Calvinista, mentre in questa stagione si svolgerà l’ultima domenica di giugno.

Gli inizi – Nella prima edizione, che ha avuto luogo nel 1925, il nome ufficiale era Dutch Tourist Trophy o Tourist Trophy van Assen. Non si può però parlare di un tracciato vero e proprio, perché l’evento si svolgeva su strade cittadine: un triangolo di 28,4 chilometri tra i villaggi di Rolde (che fungeva da partenza e arrivo), Borger e Schoonloo serviva come pista. L’anno successivo ci si sposta ad Assen, precisamente a sud di Drenthe, su un nuovo tracciato di 16,5 chilometri che verrà utilizzato fino al 1954, eccezion fatta per il periodo in cui scoppia la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1946 si torna a competere a livello nazionale, ma già dall’anno successivo l’evento torna ad essere internazionale. La prima edizione vera e propria del Gran Premio motociclistico d’Olanda risale al 1949, quando entra ufficialmente a far parte del calendario del Motomondiale.

Le modifiche – In occasione del venticinquesimo appuntamento del Dutch TT nel 1955 venne costruito un tracciato di 7,7 chilometri che venne utilizzato fino al 1984, quando subì importanti cambiamenti, specialmente per quanto riguarda l’anello nord, che ha portato la lunghezza finale a 6,1 km. Cinque anni dopo ci sono stati nuovi lavori di ristrutturazione che hanno portato ad un allargamento del circuito, passato da 7 a 10 metri, mentre nel 1992 il tracciato è stato definitivamente rimosso dal sistema pubblico stradale. Una decina di anni dopo ci sono stati ulteriori miglioramenti per facilitare gli appassionati: è stato aggiunto un parco in cui è possibile parcheggiare fino a 12000 moto. Sono stati realizzati miglioramenti anche per quanto riguarda la sicurezza dei piloti, con un ingrandimento delle vie di fuga in cui è presente la ghiaia e l’installazione di maggiori protezioni. I cambiamenti però continuano: nel 2006 viene eliminata tutta la prima parte del tracciato, molto veloce ed apprezzata, lasciando spazio a curve più lente ma anche a nuove tribune più capienti, per una lunghezza attuale di 4542 chilometri. Nel 2013 infine Dorna ha rinnovato l’accordo con il tracciato fino al 2021.

Il duello tra Rossi e Marquez del 2015

Il duello tra Rossi e Marquez del 2015

Albo d’oro – Il più vittorioso della categoria regina è senza dubbio Valentino Rossi: dal passaggio da 500cc a MotoGP, avvenuto nel 2002, il pilota di Tavullia ha ottenuto ben sette successi, l’ultimo dei quali proprio nel corso della scorsa stagione, nella quale ha conquistato anche la miglior pole position ed il giro più veloce. In seconda posizione come numero di vittorie c’è l’ex pilota Casey Stoner, vittorioso nel 2008 e nel 2012, mentre per quanto riguarda i piloti spagnoli ancora in attività, Jorge Lorenzo vanta una vittoria nel 2010, mentre Marc Marquez ha ottenuto il successo nel 2014 (dall’anno scorso detiene anche il record del tracciato in 1’33″617).

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