1 Aprile 2016

MotoGP Argentina Prove 1: exploit di Andrea Dovizioso

Su pista sporca Andrea Dovizioso primeggia nella FP1 MotoGP in Argentina davanti a Marquez ed Hernandez, 6° Rossi, 12° Lorenzo.

Con pista sporca a Termas de Rio Hondo è andata in archivio la FP1 della MotoGP che ha visto, proprio all’ultimo, Andrea Dovizioso assicurarsi il miglior riferimento cronometrico a precedere Marc Marquez e Yonny Hernandez, alle sue spalle le Suzuki di Maverick Vinales ed Aleix Espargaro con Valentino Rossi 6° e Jorge Lorenzo 12°.

Nei primi minuti comandano le Ducati con Barbera, Dovizioso, Redding e Hernandez ad occupare le prime posizioni, per poi trovare Smith, Marquez ed un’altra rossa, quella di Iannone. Ma saranno protagonisti anche Miller, Viñales e Aleix Espargaro, che si fanno vedere nella parte alta della classifica ingaggiando un “duello” con gli altri piloti sopraccitati. Non sembrano della partita i due piloti ufficiali Yamaha e Pedrosa, che si mantengono per molto tempo al di fuori della top ten.

Come anticipato all’inizio, la pista è piuttosto sporca ed i tempi chiaramente ne risentono, visto che siamo a ben tre secondi dalla miglior prestazione della scorsa stagione nel primo turno di libere. Negli ultimi minuti però assistiamo ad ulteriori tentativi da parte dei piloti di abbassare i propri tempi.

Con la bandiera a scacchi ormai esposta e Marc Marquez saldamente al comando, ecco arrivare Andrea Dovizioso che con un 1:43.684, unico assieme al catalano sotto l’1:44, ottiene il miglior tempo di questa prima sessione di libere. In terza posizione l’idolo di casa, Yonny Hernandez, a precedere le Suzuki di Maverick Viñales e Aleix Espargaro, mentre Valentino Rossi chiude in sesta posizione davanti a Dani Pedrosa. Riesce a rimanere in top ten Jack Miller, ottavo a fine sessione, davanti a Bradley Smith e Scott Redding.

Lontano il campione in carica Jorge Lorenzo, dodicesimo in queste FP1, così come Andrea Iannone, che non va oltre la diciottesima piazza. Da registrare ad una decina di minuti dalla fine la caduta di Pol Espargaro, costretto quindi a chiudere in anticipo il turno.

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