23 Settembre 2018

MotoGP Aragón: Jorge Lorenzo pole tris, il rammarico cresce

Lo spagnolo sta volando con la Desmosedici, chissà come sarebbe andato il 2019 se fosse rimasto

E’ una MotoGP piena di controsensi. La Ducati ha (di gran lunga?) la moto migliore, ma non è mai stata veramente in gioco per il Mondiale.  E poi c’è il caso Jorge Lorenzo: tre pole di fila (qui cronaca e tempi della qualifica) e l’affiatamento con la GP18 in crescita esponenziale sarebbero il viatico per un 2019 da favola.Ma l’anno prossimo il maiorchino andrà a rafforzare ulteriormente la Honda che già aveva in mano  il jolly Marc Marquez. Ogni volta che la Ducati fa festa, dietro c’è sempre l’ombra di quello che poteva essere, e non sarà. “Peccato Ducati, c’è mancato veramente poco” si è rammaricato Jorge Lorenzo nella bella intervista di questa vigilia alla Gazzetta dello Sport che leggete qui. 

GUSTO – Almeno i ducatisti possono gustarsi l’attesa per il GP di Aragona che promette un Lorenzo scintillante. “Sono stati 2-3 giri lenti, tutti aspettavano tutti” racconta il cinque volte campione del mondo. “È stato difficile mantenere la calma e la concentrazione: ero a 200-300 metri dal gruppone, andavano veramente piano. Fortunatamente nell’ultimo giro hanno spinto e ho potuto farlo anch’io: io e Dovi abbiamo fatto un tempo simile, sono contento per la squadra. Per me era molto difficile conquistare la pole con la Ducati: sono stato quasi un anno e mezzo senza ottenerla. Adesso, però, sembra che ho imparato a sfruttare dell’extra grip delle gomme morbide e così è arrivata un’altra pole.”

GOMME – Il Motorland prepara una battaglia che vivrà sulla strategia e la gestione dell’aderenza. “Ogni pilota dovrà capire le sue sensazioni: certo è che se vai forte all’inizio, gli altri ti devono seguire e possono consumare le gomme. Non credo sia la scelta migliore gestire all’inizio, ma bisogna vedere come mi sentirò dopo i primi giri”.

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