MotoGP Andrea Iannone: “Nel 2016 la Suzuki aveva meno vincoli”
L'abruzzese parla del momento difficile. "Ma la GSX-RR è una buona moto, io non mi preoccupo."
Andrea Iannone non si sta godendo la pausa MotoGP come avrebbe voluto. Pesano il difficile adattamento con la Suzuki, i risultati che non arrivano, e anche la strigliata arrivata da Kevin Schwantz, uomo immagine della marca di Hamamatsu, che ha accusato il pilota abruzzese di non impegnarsi abbastanza.
“Questa è la pausa più difficile della mia vita” ha ammesso Andrea Iannone in un’intervista trasmessa da Sky. “Purtroppo non sono mai arrivato alle vacanze con tutte queste difficoltà, e la cosa pesa molto soprattutto quando ci tieni a ottenere risultati importanti. Queste però sono come delle lezioni di vita che aiutano a crescere: io non mollo e continuo ad allenarmi con l’obiettivo di portare la Suzuki al top”.
Andrea Iannone si è fatto anche un’idea precisa sul perchè la Suzuki GSX-RR volasse nel 2016 con Mavericks Vinales mentre adesso stenti ad affacciarsi nella top ten. “Godevamo di un regolamento diverso, con meno vincoli rispetto all’attuale, ma la moto è buona e può diventare competitiva. Al Sachsenring sono caduto, perchè volevo portare a casa un bel risultato. Anche quando sono arrivato in Ducati, nel 2013, ho avuto dei problemi, forse più gravi di quelli di oggi. Per cui per me è come ripetere un cammino già fatto. Non sono preoccupato perchè credo nella mia squadra e nelle persone che mi circondano.”
Nei giorni il team manager Davide Brivio aveva smentito le voci di rottura tra Suzuki e Iannone: “Rispetteremo il contratto con Andrea.”
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