29 Agosto 2017

MotoGP Andrea Dovizioso, che storia: dalla fame al sogno Mondiale

La Gazzetta dello Sport racconta i sacrifici che il pilota del momento ha dovuto fare per arrivare al vertice. "Ho pensato anche di smettere." E invece....

Andrea Dovizioso è il pilota dell’anno. Sbancando Silverstone non solo è tornato al comando della MotoGP ma è anche diventato l’unico top rider ad aver firmato quattro successi in questa stagione. La Gazzetta dello Sport in edicola martedi 29 agosto gli dedica una pagina. Ecco alcuni passaggi.

MOTOCROSS – “E’ l’unica cosa che mi dà la stessa adrenalina di una MotoGP, in certi frangenti anche di più. Il motocross è libertà, terra, sporco“. Quando parla di motocross a Dovizioso si illuminano gli occhi. “E’ passione, voglia di giocare”.

PRESSIONE – Qualche anno fa, in un passato più recente di quanto si possa pensare, quando le cose andavano piuttosto male, il Dovi aveva anche valutato di smettere di fare il pilota professionista e di continuare, da dilettante, in fuoristrada. “Se non fai certi risultati di schiacciano, vieni giudicato male anche se magari fai quarto, quinto o sesto. Ti senti come se fossi uno di metà gruppo del CIV (il campionato italiano, ndr) non uno dei protagonisti della MotoGP.”

FAME – Come tanti ragazzi della sua età oggi nel Mondiale, i sacrifici sono stati tanti. “Il mio babbo (Antonio, ndr) era pazzo, appassionato, mi portava a girare, ma non avevamo mezzi. Partivamo per la gara senza avere i soldi per tornare indietro. Non è una battuta: mangiavo nei camper degli altri piloti, perchè se aspettavo mio babbo…Lui non pranzava, figurarsi se lo devo fare io.

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