18 Ottobre 2017

MotoGP 2018 Novità in materia di airbag, wild card e test privati

Obbligatorio l'airbag a partire dalla prossima stagione, oltre ad un numero massimo di wild card per stagione. Cambiano poi le regole per quanto riguarda i test privati MotoGP.

Sono state rese note alcune decisioni prese in seguito ad una riunione avvenuta il 14 ottobre della Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna), Paul Duparc (FIM), Herve Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), contando anche sulla presenza di Carlos Ezpeleta (Dorna), Mike Trimby (IRTA, segretario dell’incontro) e Corrado Cecchinelli (Direttore della Tecnologia). Tutte le novità saranno effettive a partire dal 2018 o dal 2019.

Cominciamo con le nuove decisioni tecniche, che dovranno essere rispettate fin dall’inizio della prossima stagione. In primis, tutti i piloti presenti nel Motomondiale dovranno essere dotati di un sistema di airbag in grado di ridurre al minimo il rischio di infortunio. Nella categoria Moto2 poi, ogni fabbrica di telai avrà la possibilità di testare i chassis assieme ai motori Triumph per un massimo di dieci giorni, scegliendo qualunque pilota preferisca.

Si parla delle wild card in MotoGP, con i piloti designati in queste occasioni che avranno al massimo tre motori destinati esclusivamente a questo uso. Il numero dei piloti che avranno queste possibilità nel corso della stagione però sarà al massimo di tre per ogni costruttore, eccezion fatta per quelli che beneficiano di alcune concessioni e che potranno avere un massimo di sei wild card stagionali. I piloti infine non avranno la possibilità di disputare gare consecutive.

Si parla poi di regolamenti sportivi, cominciando dall’uso delle giornate di test privati per la categoria regina: non cambiano le sessioni ufficiali, con due giorni previsti dopo il GP di Valencia, tre occasioni da tre giorni di test ciascuno su tracciati extraeuropei e tre possibilità di provare per una giornata dopo i Gran Premi. Oltre a questo ogni squadra avrà a disposizione cinque giornate di test privati con i propri piloti ufficiali, su piste che potranno essere indicate dai team.

Dopo il divieto delle prove invernali, sarà possibile spendere tre giorni di test prima di un evento, mentre altri tipi di prove possono essere realizzati solo in seguito ad un Gran Premio. Due le maggiori novità: non sarà più possibile girare nei 14 giorni precedenti ad una tappa iridata proprio sulla pista che verrà utilizzata e durante l’estate non si potranno più realizzate test, obbligando quindi squadre e piloti a rimanere fermi dal 16 luglio al 2 agosto 2018.

Nel 2019 però la situazione dei test per la categoria MotoGP cambierà ancora, cominciando dai test da tre giorni da realizzare fuori dall’Europa che verranno ridotti a due giornate effettive di prove. I cinque giorni di test privati rimangono, ma due di questi dovranno essere realizzati obbligatoriamente nel periodo che va dall’ultimo GP della stagione al 30 novembre, mentre le giornate restanti potranno essere usate su qualunque pista a discrezione delle squadre, anche se non nei 14 giorni precedenti all’evento sulla pista scelta.

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