28 Febbraio 2017

Moto3 Presentato il British Talent Team, al Mondiale con McPhee

Una squadra in Moto3 con John McPhee e l'istituzione della British Talent Cup dal 2018: Dorna punta forte sul mercato britannico.

Il motociclismo britannico comincia oggi una nuova tappa: a Londra è stato presentato infatti il nuovo British Talent Team, che grazie anche al supporto di Dorna esordirà quest’anno nella categoria Moto3 del Campionato del Mondo MotoGP con una Honda che verrà guidata da John McPhee. Oltre a ciò, è stato presentato anche il progetto che porta alla nascita della British Talent Cup, che prenderà il via nel 2018.

Sotto due bandiere inglesi giacciono le due Honda con cui si realizzeranno questi progetti: la prima viene rivelata dal pilota inglese, mentre Alberto Puig, Talent Promotion Director e Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna, si occupano di ‘togliere i veli’ alla moto con cui avvieranno il campionato dei giovanissimi piloti inglesi. Le procedure di candidatura saranno dal 5 maggio al 18 giugno, mentre la selezione dei piccoli talenti avverrà esattamente una settimana prima del Gran Premio di Silverstone (che si svolgerà dal 25 al 27 agosto).

Il primo a parlare è Alberto Puig, che subito spiega il progetto nel Motomondiale: “Dorna ha supportato molti piloti in giro per il mondo in questi anni, per esempio in Spagna, in Asia… Ora ci concentriamo anche in Gran Bretagna, una terra di talenti, ed è nato così un campionato per i giovanissimi piloti e volto anche a supportare i piloti attuali, come McPhee. Come età, John è nel periodo giusto e penso che col tempo possa diventare un riferimento per i più giovani. Da parte nostra, vogliamo fare il meglio possibile: abbiamo un grande team che lavora intensamente e per quanto mi riguarda cercherò di fare di tutto per dare il mio contributo ed aiutare John“. Si parla poi anche della British Talent Cup: “Sono due le parole che identificano tutti questi progetti sviluppati con la collaborazione di Dorna: promozione ed aiuto. Vogliamo trovare talenti ed aiutarli, in modo da permettere loro di accedere ai campionati che poi potranno portarli nel Motomondiale“.

La livrea della Honda NSF250RW del British Talent Team affidata a John McPhee

La livrea della Honda NSF250RW del British Talent Team affidata a John McPhee

La parola poi a Jeremy McWilliams, Talent Scout del progetto: “Prima di tutto ringrazio Dorna per il supporto al progetto. Il mio ruolo sarà quello di aiutare John ad esprimere il suo potenziale in pista, capire dove può migliorare, seguirlo al box, aiutarlo ad allenarsi. Per quanto riguarda le aspettative, dobbiamo essere realistici: il livello è alto e noi puntiamo ad arrivare presto in top ten, aiutati dall’esperienza di John, che però si è appena rimesso da un infortunio importante“. Capitolo British Talent Cup: “Si è creata una grande collaborazione tra campionati inglesi ed il Campionato del Mondo. Questo nuovo progetto sarà molto importante per scoprire nuovi talenti ed aiutarli nel loro percorso formativo. Sarà un’opportunità incredibile per i giovani piloti“.

Compare sul palco anche John McPhee, già in tuta e chiamato ad un importante compito in Moto3: “Il progetto è davvero promettente, farò il massimo per dimostrare il mio potenziale e ringraziare per la fiducia. Sono convinto che possiamo fare un buon lavoro. È bello tornare a lavorare con Honda, un team professionale e con cui mi trovo bene. Al momento mi sento già comodo in sella, ma continueremo i test la prossima settimana per migliorare ancora. Alberto e Jeremy mi stanno già aiutando a migliorare sia come pilota che come persona, sono davvero grato ad entrambi“. Per quanto riguarda gli obiettivi per il 2017, “ogni pilota vuole vincere, ma siamo realistici e sappiamo che è un progetto nuovo. Dobbiamo lavorare e passo dopo passo i risultati arriveranno”.

È il turno poi di Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna: “La Gran Bretagna è un posto in cui si vive una grande passione per lo sport motociclistico. Le cose stanno andando davvero bene, stanno nascendo sempre nuovi talenti e noi vogliamo dare ai giovani piloti inglesi la possibilità di correre con noi, cercando di mantenere i costi bassi, ma fornendo loro un modo per arrivare col tempo a competere nel Motomondiale“.

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