14 Febbraio 2016

Moto3: Maria Herrera al via del Mondiale 2016? Il sì è vicino

Dettagli da sistemare, ma con ogni probabilità Maria Herrera si ripresenterà nuovamente al via del Mondiale Moto3 2016

Come si suol dire in questi casi, restano solo da sistemare alcuni dettagli, ma di fatto Maria Herrera è vicina a trovar conferma al via del Mondiale Moto3 2016. Prima (e finora unica) motociclista a conquistare una vittoria nel CEV Moto3 (oltretutto in tre distinte occasioni tra il 2013 ed il 2014), dopo la chiusura del Team LaGlisse la talentuosa pilota di Toledo è ad un passo dal trovare l’accordo con il RBA Racing Team per la disponibilità di una KTM RC 250 GP.

DOPO LO SCONFORTO MARIA PUO’ SORRIDERE – Archiviata una positiva stagione d’esordio nel Mondiale, Maria Herrera si era trovata senza una sella a seguito dei problemi (di natura prettamente finanziaria) del Team LaGlisse. Forte di un contratto biennale siglato nel novembre 2013 (prima stagione portando in dote budget, seconda a titolo completamente gratuito), l’ex contendente al titolo del CEV in pochi giorni si era ritrovata senza le certezze di correre nel Motomondiale. Le problematiche ben note da tempo (nello specifico da un biennio a questa parte, forse più) della squadra iberica avevano lasciato la Herrera a piedi, lasciandosi andare a dichiarazioni tutt’altro che di buon auspicio in ottica 2016. Trascorso qualche giorno, l’intervento diretto da parte di Dorna e KTM ha riacceso le speranze della più veloce motociclista del pianeta, ormai prossima a finalizzare l’accordo con RBA Racing Team.

LA ‘GRANA’ REPSOL – A prescindere dal naufragio del Team LaGlisse, a Maria Herrera in questa situazione è mancato il supporto economico per poter competere nel Mondiale 2016. Repsol, al suo seguito sin dal 2011 (trionfale stagione nella PreMoto3 iberica), ha ritirato la sponsorizzazione personale nei suoi confronti quantificabile in una cifra più vicina ai 300.000 che ai 200.000 euro. Le dichiarazioni di Maria (“Il fatto che Repsol lasci il Mondiale per concentrarsi sul CEV ha influito non poco“) stessa e del padre Antonio dei giorni scorsi avevano scatenato le reazioni dei responsabili delle sponsorizzazioni Repsol, risolte con un tweet riparatore per ribadire la gratitudine della Herrera nei confronti della munifica casa petrolifera iberica.

COSA MANCA ALL’UFFICIALITA’? – Aspettando di definire un possibile ritorno di fiamma con Repsol, il paddock del Motomondiale si è mostrato decisamente interventista per il bene di Maria Herrera. A quanto pare i vertici Dorna/IRTA hanno garantito supporto in termini di bonus per quanto concerne le spese logistiche, in egual misura KTM avrebbe offerto la disponibilità a titolo sostanzialmente gratuito (cifra intorno ai 130.000 euro/stagione) dei pacchetti ‘motori’ e ‘telaio’ previsti dal regolamento. Restava più così soltanto (si fa per dire…) trovare una squadra, ma la soluzione era sotto il naso: RBA Racing Team, struttura che vanta già partner importanti (RBA stesso è uno dei più importanti gruppi editoriali spagnoli), decisa da tempo a ripresentarsi come nel 2015 con tre KTM al via accanto ai già annunciati Gabriel Rodrigo e Juanfran Guevara. Una moto, nei piani RBA, originariamente destinata all’altra ‘Lady’ del Motomondiale Ana Carrasco, negata in principio al team dall’IRTA via-circolare diramata a diverse squadre nell’ormai lontano mese di agosto 2015. Trovare una soluzione per un asset importante del circus MotoGP rappresentato da Maria Herrera, sportiva apprezzata con gran seguito da parte di appassionati e del pubblico generalista (vedi servizio andato in onda sulla CNN nei mesi scorsi), ha chiaramente fatto il resto.

ORA CACCIA AD UNA MOTO PER DALLA PORTA – Prossima ad esser sistemata Maria Herrera, ora sarebbe il caso di trovare una collocazione all’altezza anche per Lorenzo Dalla Porta, suo malgrado anch’egli vittima della situazione creatasi al Team LaGlisse. In evidenza nel CEV e nelle tappe del Mondiale da Indianapolis in poi (13 punti totalizzati, brillante 8° posto a Silverstone e nelle qualifiche di Misano), il pilota toscano merita indiscutibilmente di riprovarci nel contesto iridato.

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