20 Febbraio 2017

KTM si presenta per il triplo programma MotoGP, Moto2 e Moto3

Presentazione in grande stile per la KTM che sarà presente in tutte le classi del Motomondiale: Moto3, Moto2 e MotoGP con Pol Espargaro e Bradley Smith.

KTM si presenta ufficialmente: nella città austriaca di Munderfing la squadra ha illustrato il proprio impegno nel Motomondiale, decisamente importante vista la sua presenza quest’anno in tutte e tre le categorie. Dopo il titolo conquistato nettamente in Moto3 l’anno scorso con Brad Binder, la squadra austriaca punta non solo a mantenere questo livello nella categoria minore, ma a rendersi protagonista anche in Moto2 ed in MotoGP, ben conscia delle difficoltà da affrontare soprattutto nella categoria regina.

Come ha sottolineato fin da subito Stefan Pierer, CEO KTM, “Esordire in MotoGP, conoscendo l’alto livello di competizione, è una grande sfida. La compagnia si è sforzata molto per arrivare pronta già ai primi appuntamenti. Per noi si tratterà di un’altra dimensione, ma non vediamo l’ora di cominciare. Per noi è un sogno diventato realtà. Il nostro obiettivo era continuare con gli stessi piloti per aiutarli così a progredire nella loro carriera“.

Sul palco si sono poi presentati i sei piloti, chiamati a difendere nelle tre categorie i colori Red Bull e KTM: parliamo di Pol Espargaro e Bradley Smith in MotoGP, Miguel Oliveira e l’esordiente Brad Binder in Moto2, Niccolò Antonelli e Bo Bendsneyder in Moto3. I piloti, presentatisi in tuta, hanno poi rivelato al pubblico presente i colori delle sei KTM con coi disputeranno la stagione 2017 nel Campionato del Mondo MotoGP.

Si comincia poi che le dichiarazioni del piloti, partendo dalla categoria regina. “La moto è ancora un po’ selvaggia“, ha dichiarato Pol Espargaro, “ma bisogna considerare che è una moto nuova rispetto alle altre presenti in MotoGP. Stiamo lavorando molto, ogni volta che saliamo in sella realizziamo dei grossi passi avanti“. “C’è parecchia pressione“, ha poi aggiunto Bradley Smith, “raggiungere un team ufficiale è sempre un sogno, ma è anche impegnativo. Abbiamo lavorato molto in questi test e non vedo l’ora di capire cosa potremo fare nel 2017. Ora mi sono lasciato alle spalle tutti gli infortuni e sono pronto a dare il massimo“.

Pol Espargaro posa accanto la KTM RC16 MotoGP (Instagram @MotoGP)

Pol Espargaro posa accanto la KTM RC16 MotoGP (Instagram @MotoGP)

È il turno dei piloti che correranno in Moto2. “Sono contento di far parte del progetto e di essere tornato con KTM“, ha dichiarato Miguel Oliveira, “sarà una nuova sfida in Moto2. Al momento durante i test è andato tutto bene, dobbiamo migliorare qualcosa ma ci siamo“. Per Brad Binder, campione Moto3 in carica, è una sfida ancora più difficile e complicata a novembre da una frattura-lussazione dell’avambraccio sinistro: “Ora mi sento bene, domani avrò una visita e sono sicuro che mi daranno l’ok per tornare in sella. Il passaggio di categoria sarà un ulteriore impegno, ma dovrò lavorare tanto e dare sempre il massimo“.

Tocca poi ai due piloti Moto3, chiamati ad un compito non indifferente dopo il titolo di Binder. “Il mio obiettivo è mantenermi costantemente in top ten“, ha dichiarato Bo Bendsneyder, alla seconda stagione con il team di Aki Ajo, “vorrei puntare anche al podio, ma intanto bisogna mantenersi sempre tra i primi dieci. La moto è davvero bella, non vedo l’ora di guidarla!” C’è entusiasmo anche da parte di Niccolò Antonelli, neo arrivato nel team austriaco: “È un orgoglio essere parte di questa famiglia. La moto è bellissima, ora devo solo lavorare su di me per ottenere buoni risultati. Prendere il posto di Binder non è facile, visto quello che ha ottenuto, ma darò il massimo“.

In chiusura, la parola a Mike Leitner, Direttore Tecnico della squadra in MotoGP: “Abbiamo lavorato davvero tanto nel corso di quest’ultimo anno per lo sviluppo del progetto ed è bello vedere a che punto siamo già arrivati, stiamo lavorando nella giusta direzione. Sarà un insieme di sfide molto complesse, ma puntiamo a motivare i ragazzi e ed a farli sentire a posto in pista“.

Siamo tutti fieri di essere parte del progetto“, ha poi aggiunto Aki Ajo, che invece si occupa della gestione dei team nelle due categorie minori: “Sarà difficile perché le aspettative sono molto alte, ma dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro senza pensare ad altro. In Moto2 partiamo praticamente da zero, quindi non possiamo aspettarci troppo subito: vogliamo arrivare sul podio, vincere delle gare, ma ci vorrà tempo. In Moto3 siamo stati sempre molto competitivi, contiamo di esserlo anche quest’anno“.

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