26 Febbraio 2017

Supersport Roberto Rolfo trionfa “E’ stato come vincere al TT!”

Roberto Rolfo trionfa in Supersport, fa vincere la MV Agusta e gode. "Come vincere al TT" Una squadra privata di quattro persone guida il Mondiale!

Adoro questa pista, si va forte come al Tourist Trophy: vincere qui dà ancora più gusto!” Roberto Rolfo, 35 anni, si gode l’applauso del pubblico australiano. Ha sbancato la mini gara Supersport, per un solo millesimo di margine sulla Yamaha ufficiale del francese Lucas Mahias.  Ci è riuscito con la MV Agusta F3 gestita da Factory Vamag, che a dispetto del nome è un team privatissimo, di appena quattro persone, con sede a Mantova. Nel motociclismo moderno è ancora tempo di miracoli. Basta metterci coraggio e talento.

Roberto corre da una vita, a Phillip Island ha gareggiato 21 volte con moto di tante categorie. Qui aveva già trionfato nel 2003, con la Honda 250, nella stagione  che lo vide giocarsi il Mondiale in volata con Manuel Poggiali. Non saliva sul gradino più alto dalla Malesia 2010, in Moto2. In tutto ha vinto 5 gare Mondiali, in tre categorie diverse.

Una delle gare più belle che ho mai fatto. Non mi piacciono le gare sprint, avrei voluto correre una gara normale. E sono pure partito male, ero dodicesimo al primo giro. Ma ho visto che recuperavo bene, mi sono fatto sotto e all’ultimo giro ho fatto le mie linee. L’arrivo è stato incredibile, non mi ero mai emozionato così tanto.”

Immaginavi un colpaccio così?

“Fin dai test siamo andati forte. Anno scorso la MV Agusta Vamag non andava, avevamo mille problemi. Adesso va veramente bene, ho la moto giusta per me.”

Come si vince nel Mondiale Supersport con un team privato?

“Hanno fatto un lavoro esagerato, ho a disposizione due persone che arrivano dal team ufficiale e adesso la F3 funziona. Eccome. Non siamo in tanti, ma non importa, è tutta gente di qualità. Siamo forti.”

Roberto Rolfo, 35 anni, 5 vittorie Mondiali

Roberto Rolfo, 35 anni, 5 vittorie Mondiali

Con Phillip Island è sempre stato amore.

“Adoro questo tracciato, mi sono sempre trovato bene. Nel 2001 feci il podio con l’Aprilia, nel 2003 ho vinto con la Honda. E’ passato un po’ di tempo ma l’amore tra me e questa pista continua. E’ diversa da tutte le altre, vai a Valencia e non ti diverti. Qui è un’emozione incredibile, ogni giro, ogni curva.”

E adesso che succede?

“Continuiamo a lavorare a testa bassa, perchè non sempre ci troveremo così bene. La MV Agusta qui va forte ma sulle piste stop and go soffriamo di più, ho guidato tante moto e ho chiara la situazione. Il mio obiettivo è stare davanti sennò non correrei. Ho sempre puntato al massimo, poi dipende da quello che hai in mano.”

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