24 Marzo 2018

Superbike Thai: Jonathan Rea sbaraglia gara 1, Marco Melandri solo 8°

Il fuoriclasse Kawasaki domina l'apertura di Buriram e approfitta dei problemi del ducatista, sempre leader Mondiale

Sulla pista magica (6 trionfi in 7 gare) Jonathan Rea torna imbattibile, riporta sul trono la Kawasaki e annulla quasi completamente il vantaggio del leader Mondiale Marco Melandri affondato in ottava posizione. Un brutto risveglio per la Ducati che aveva aperto le danze con un doppio trionfo in Australia.

MITICO – Scattato dalla pole, il tre volte campione del Mondo ha impiegato un paio di giri per scrollarsi di dosso il gruppo e guidare indisturbato fino allo scoccare dei venti giri. Per Rea si tratta del 55° centro nel Mondiale, ormai ad un soffio dai 59 successi del recordman storico Carl Fogarty. Il bello (anzi il brutto, visto in ottica ducatista…) è che Jonathan ha sbaragliato anche con la gomma “sbagliata”, cioè la media, dopo aver compiuto le varie simulazioni della vigilia sempre con la soffice. Con la stessa soluzione l’altra Kawasaki di Tom Sykes, sesto, ha beccato sette secondi mentre a Marco Melandri è andata ancora peggio. Dopo una gara da gambero si è dovuto accontentare di miseri otto punti (contro 25 di Rea) salvando il primato iridato per appena due lunghezze.

ARRIBA FORES! – Con la gomma giusta (soffice) Chaz Davies ha salvato il podio (terzo) compiendo una bella rimonta dalla terza fila (nono in avvio). Ma il gallese non è riuscito a piegare uno splendido Xavi Fores che ha dato seguito alla sequenza di giri veloci del venerdi centrando un fantastico secondo posto, ad appena 1″550 dal Cannibale Rea. Okay, la Panigale del team Barni non è proprio “privata”, perchè ha la stessa elettronica e vari componenti della “Factory”. Ma è pur sempre gestita da una piccola struttura, anche se abituata a vincere gare e titoli come quella bergamasca. Fores, velocissimo anche a Phillip Island, è terzo in campionato a soli nove punti dalla vetta!

HONDA SUPER – In gioco per il podio è stata a lungo anche la Honda rinvigorita dall’arrivo di Leon Camier. Non è questione di elettronica, la CBR-RR va forte anche con la Cosworth, per cui a questo punto non è proprio scontato che da Aragon si decida di passare alla Marelli invocata dai piloti 2017. La Yamaha invece non riesce a fare l’ultimo passo verso le posizioni che contano: Alex Lowes, primatista in FP4, si è fermato al quinto posto pagando oltre 7 secondi al vincitore. Nel limbo anche l’Aprilia, relegata in nona posizione con un Eugene Laverty che non riesce ancora a trovare continuità sulla distanza. La V4 di Noale ha preceduto la MV Agusta di Jordi Torres, velocissimo sul giro secco ma poi in crisi sul passo. Non è una novità.

classifica gara 1

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