11 Luglio 2016

Superbike Storie: Davide Giugliano e quella prima pagina mancata

Se il romano avesse sbancato gara 2 a Laguna Seca sarebbe finito in prima pagina sulla Gazzetta dello Sport. La Superbike delle occasioni sprecate

La prima vittoria in carriera avrebbe catapultato Davide Giugliano sulla prima pagina de La Gazzetta dello Sport, nell’edizione del lunedi, la più letta. Il Bandito e la Ducati in vetrina con il Portogallo campione d’Europa, Lewis Hamilton dominatore F1 e Ganmarco Tamberi oro nel salto in alto. Non è successo, peccato. Ma la storia, un po’ autoreferenziale, ci fa capire molte cose sull’attuale momento della Superbike.

RITORNO – Ci si interroga sul perchè il Mondiale alternativo abbia perso quota sui giornali, ma la ragione è semplicissima: l’ultimo successo italiano risale all’ottobre 2014, in Francia, ai tempi di Marco Melandri in Aprilia. Sono bastati due giri in testa di Giugliano per convincere la direzione della rosea che la Superbike, in caso d’impresa, avrebbe meritato la “prima”. Ma per motivi tecnici sarebbe dovuto accadere entro la mezzanotte e un quarto. La bandiera rossa uscita per il volo del polacco Pavel Szkopek ha vanificato il piano sul nascere. E qui viene fuori il primo problema “strutturale”: se programmi la corsa alle 23:30 in Europa, significa che ti frega sottozero dello spazio che la Superbike avrà sui quotidiani. Alla Dorna, per 2,4 milioni di motivi, interessa soltanto quello che chiede Mediaset. E’ un errore stategico marchiano, perchè la F1 – ad esempio – fa ovviamente l’interesse dei suoi clienti televisivi ma Ecclestone non si sognerebbe mai di sputare in faccia alla stampa. Tanto è che Pino Allievi, storica firma Gazzetta, è uno dei cento personaggi più influenti del paddock. Bernie una volta l’ha perfino portato con sé a trattare con gli organizzatori di Monza. O Ecclestone è un pazzo, o c’è qualcosa in Superbike che non quadra.

Davide Giugliano, 26 anni

Davide Giugliano, 26 anni

AZZURRO – L’altro aspetto, altrettanto “banale”, è l’importanza del fattore italianità. Prendete la Moto3, non si può dire che faccia scorrere fiumi d’inchiostro. Ma se vince Bagnaia e i nostri monopolizzano il podio diventa un argomento primario per stampa generalista: quando dominavano gli spagnoli trovavi due righe, e stop. In Superbike vincono sempre i britannici: se non è Rea, tocca a Sykes o Davies. Gente che per altro non “sfonda” neanche nel Regno Unito, figuriamoci sui giornali italiani. In quest’epoca la Superbike ha un pilota di punta italiano che non ha mai vinto, e questo pesa. Sono bastati due giri in testa a Laguna per far drizzare le orecchie alla direzione. Per altro, nonostante l’orario proibitivo e il ritardo per incidente, l’impegno della Gazzetta è stato massimo: giornalisti e personale tecnico sono rimasti operativi fino alle due di notte per “ribattere” il pezzo su gara 2 uscito in seconda edizione. Quindi non è vero che la stampa ha voltato le spalle. Sono altre le cause della mancanza di attenzioni.

OCCASIONI – La Superbike è la sagra delle occasioni perdute. Potrebbe essere un bellissimo show, ma in chiave mediatica c’è sempre qualcosa che va “storto”. E mettere in evidenza i problemi di gestione e posizionamento, la base di ogni sport professionistico, non è fare “sterili critiche”, come hanno detto in TV alludendo ovviamente a corsedimoto, ma avere a cuore il campionato. Nel paddock c’è parecchia agitazione, con sponsor, team di riferimento e grossi player sul piede di guerra contro la Dorna. Ma questo in TV non ve lo diranno. Ci penseremo noi.

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4 commenti

  1. Capitan Catarro ha detto:

    Nulla da eccepire per quanto riguarda l’aspetto commerciale televisivo gestito evidentemente male, ma sul fatto che un quotidiano “sportivo ” scelga o meno di dar spazio a un evento ” sportivo ” solo se la vittoria va o meno ad un pilota italiano è quanto meno se non uguale anche peggio della cattive scelte di chi gestisce la Tv e il totale disinteresse nei confronti di lettori o telespettatori…… che poi le maestranze siano rimaste attive sino alle due di notte per una ribattuta ( che qualora fosse stata inserita avrebbe poi solo coperto parzialmente il territorio e quindi sarebbe comparsa la notizia in prima pagina solo su pochissime città….. ) o i giornalisti attivi sino a quell’ora….. bè credo che sia abbastanza normale per chi fa questo mestiere…. ma i giornalisti mandano il pezzo e non sono da secoli in rotativa sino a tardi ma non ce li trovi neanche presto….:):)…. e avrebbero potuto comunque ( vista la citata disponibilità della direzione editoriale ) scrivere un bel pezzo su una gara che ha comunque visto un pilota italiano lottare sino all’ultimo senza mollare mai, in sella a una moto di una casa italiana ( di cui avete ben trattato il WDW ) in un mondiale monopolizzato dal dominio verde……. comunque gli spunti non mancano per parlare di sport oltre che polemizzare su tutto …. ( infatti il Vs pezzo di qualche ora dopo è sicuramente a testimonianza della bella gara di Davide Giugliano…quindi un filo contraddittorio su quanto esprimete prima.)…in sintesi …se si vuole parlare di corse, di storie di piloti, di tecnica, e di tutto quanto la passione per le moto rende così speciale, si può, su un giornale così come sul web….. anzi…proprio perché la Tv ha preso a pesci in faccia quest’appuntamento una buona scelta per un giornale sarebbe stata quella di scrivere ai propri lettori : ” noi siamo sul pezzo! vi raccontiamo noi Laguna Seca ! e via con articoli e storie che possano appassionare anche chi non segue abitualmente il nostro sport .. invece …non ha vinto un italiano che è arrivato secondo a un soffio e allora niente prima pagina ……. come scelta pare un pochino strana…..non da meno di mandare in onda le gare in differita ….

  2. Sbulbor ha detto:

    La Sbk è bella perchè non è ancora come la motogp e agli appassionati piacerà sempre, se poi diventerà come la motogp avrete da dire che lo sport è schiavo dello showbusiness e allora che facciamo? non credo che anticipare le gare in USA perchè “se poi vince giugliano facciamo in tempo a fare il titol(in)o sulla gazza” sia una buona soluzione.